Superman: Stagioni

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Superman: Stagioni (in originale Superman: for all seasons), che ho letto grazie al suggerimento nella top ten del Sommobuta, è una miniserie in 4 parti del '98, scritta da Jeph Loeb e disegnata da Tim Sale, gli stessi che stanno dietro alla splendida Batman: Il lungo Halloween.

Si tratta dell'ennesima riscrittura delle origini dell'azzurrone. Qui ci concentriamo sul periodo del passaggio da ragazzone di campagna a Smallville a uomo di città a Metropolis.
Ci viene quindi raccontato il passaggio all'età adulta, non da Superman stesso ma da quattro diversi punti di vista esterni.

Non ci sono supercattivi, botte da orbi e gente che attraversa i palazzi dopo ogni pugno: la storia si incentra su Clark Kent e il suo rapporto con chi gli sta incontro, dai genitori a Lana Lang agli amici di Smallville.


Tutto viene raccontato con tono leggero, quasi poetico, impreziosito da disegni con uno stile e colori particolari, che ho trovato non particolarmente belli in senso generale ma ottimi rispetto alla storia che raccontano.


Una storia davvero bella, che consiglio di recuperare.

Luthor con i capelli! Sacrilegio!

Forse potrei dilungarmi un po' di più, ma devo ammettere di essermi un po' stufato, non di questa storia ma della famiglia Kent in generale: dopo l'uscita dell'ultimo film su Superman ho deciso di recuperare le sue storie migliori, col risultato di sentirmi raccontare mille volte le sue origini.
In pratica buona parte delle storie più belle di Superman sono riscritture della stessa.

Quest'effetto mi piace molto!

Questo non abbassa il valore delle singole storie, ovvio. Ma, se per caso avete intenzione di leggerle tutte, vi consiglio di lasciar passare un po' di tempo tra l'una e l'altra, o arriverete a desiderare ardentemente un'orribile morte per Jonathan Kent e i suoi dannati pistolotti sull'amore e il coraggio e i valori dei veri americani mangiatori di pannocchie.

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