venerdì 6 marzo 2015

Le storie di Perfection, di Germano "Hell" Greco - recensione

autori autoprodottiSalve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Una malattia chiamata Agave sta sterminando la maggior parte delle donne del mondo. Lo sviluppo delle intelligenze artificiali ha però permesso la creazione di androidi, i più sofisticati dei quali quasi  indistinguibili da un essere umano, che stanno sostituendo rapidamente l'elemento femminile in ogni famiglia.
E' un futuro tecnologicamente avanzato, nella tradizione del cyberpunk, ma ancora più cupo e decadente di quello a cui siamo già abituati dai romanzi classici del genere.

A differenza della classica ambientazione fatta di megalopoli e corporazioni qui siamo in uno sperduto paese del Texas, con più scorpioni che abitanti, polveroso e secco come la gola di un alcolizzato in astinenza.
Su ogni pagina incombe la cupa ombra della fine, e qui il cyberpunk si avvicina all'apocalittico, perché le ginoidi (femminile di androide) non sono ancora in grado di procreare. E la sperduta cittadina sembra davvero uscita da una di quelle storie post-apocalittiche dove il deserto ha preso il sopravvento sulla civiltà.



Qui, a Perfection, si compiono i primi esperimenti per la trasmissione di energia wi-fi: non ci sarà mai più bisogno di ricaricare né i cellulari né i replicanti, perché l'energia correrà nell'etere. Ma che conseguenze può avere quest'onda di energia sempre presente sulle ginoidi e, perché no, sugli uomini?

Si tratta di una raccolta di racconti più o meno brevi, o forse sarebbe meglio parlare di capitoli, ognuno con un diverso protagonista, che vanno a comporre una storia. Le vicende dei personaggi si intersecano concorrendo, come pennellate di diverso colore e spessore, un bell'affresco di questa società futura sull'orlo di una fine che viene attesa con un senso di ineluttabilità.


Illustrazione di Giordano Efrodini

Il world building deve molto a un mucchio di opere, forse più cinematografiche che letterarie, che devono aver iniziato a sedimentare nella testa di Germano già dagli anni '80. Forse non ci sono, quindi, vere e proprie novità, ma non importa quando queste idee e impressioni sono mixate in maniera sopraffine.

Come al solito la scrittura di Germano è piuttosto criptica. L'autore non ammette distrazioni e non fornisce spiegazioni, e a volte può risultare un po' difficile seguire alcuni passaggi. Posso dire comunque di avere avuto maggiori difficoltà a seguire altre opere di Germano: in Perfection è riuscito a non tradire il suo stile consentendo comunque una lettura abbastanza agevole, a patto che ci si concentri su quello che si sta leggendo.
Peccato che sia un "primo volume", e quindi si concluda lasciando molti interrogativi in sospeso.

In conclusione, un ottimo libro che consiglio spassionatamente (e che cavolo, sono giusto un paio di euro su Amazon!) e del quale aspetto ansiosamente il seguito.

L'ebook, autopubblicato, esce con l'etichetta Moon Base Factory, un collettivo di autori che collabora per realizzare ebook di qualità. Fatevi un giro sul loro sito.

Il Moro

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