martedì 5 settembre 2023

Opinioni in pillole, sequel di film d'azione: The King's Man - Le origini, Fast X, John Wick 4

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Un altro articolo in cui metto insieme opinioni brevi se non brevissime, su cose che ho visto/letto/giocato e a cui non mi andava di dedicare articoli più lunghi e dettagliati. Questa volta ci concentriamo su tre film che sono tutti nuovi capitoli di noti franchise d'azione. 


The King's Man - Le origini recensione

The King's Man - Le origini

Da un certo punto di vista The King's Man - Le origini (The King's Man, 2021) è un film sorprendente, cioè se lo si confronta con i suoi predecessori.
King's Man - Secret Service e King's Man - Il Cerchio D'Oro erano film d'azione caciarona, con i protagonisti intenti ad acrobazie da supereroe e gadget da 007. The King's Man - Le Origini sceglie un approccio diverso. Certo, sempre di film d'azione si tratta, ma non più così caciarona. L'azione è decisamente più diluita e meno esagerata (invece di sembrare supereroi i protagonisti sembrano "solo" eroi di film d'azione), c'è tempo per approfondire la trama e i personaggi, e il contesto è più realistico. Beh, un pochino.

The King's Man - Le origini recensione

Siamo al tempo della prima guerra mondiale, che scopriamo essere dovuta alle macchinazioni di un supercattivone. Ciononostante, il modo con cui la storia del film si intreccia con la Storia, quella vera, risulta abbastanza credibile, o almeno non stride troppo.
A parte quello la trama risulta abbastanza già vista, basata principalmente su un ragazzo che vuole fare il soldato contro la volontà del padre, e ci riesce grazie a un sotterfugio. Si notano comunque un paio di interessanti colpi di scena.
Insomma non è un film che vi cambierà la vita, probabilmente nemmeno la giornata, ma si lascia guardare e si fa notare soprattutto per il cambio di rotta rispetto ai predecessori. E mi è piaciuto molto il combattimento contro il Rasputin "ballerino", anche se la scena della chiesa del primo capitolo rimane insuperata.
Nota a parte per l'uso degli attori: carina l'idea di fare interpretare allo stesso attore tutti e tre i capi di stato coinvolti (Re Giorgio V d'Inghilterra, il kaiser Guglielmo II e lo zar Nicola II), ma poi sfrutti così poco gli altri "nomi grossi" coinvolti? Quante parole dice Stanley Tucci, quattro?


Fast X recensione

Fast X

E cosa c'è da dire su Fast X? E' uguale a quelli prima, almeno dal 5 in avanti. Niente più corse clandestine, molta più azione di tipo spionistico, il che pone questa saga in direttissima concorrenza con Missione: impossibile. Ma qui la maggior parte dell'azione è a bordo di automobili rombanti. Valori della "familia", Toretto e parenti più o meno acquisiti coinvolti loro malgrado in un gioco spionistico da un supercattivo da fumetto (in questo caso interpretato da Jason Momoa, che ci regala una sua versione del Joker anche discreta).
La trama è un buco con le esplosioni intorno, quindi non parliamone più. Questi film si guardano per l'azione e l'azione c'è, Toretto e la sua "familia" continuano a fare cose assurde prendendosi bellamente gioco di qualsiasi legge della fisica e, lo ammetto, cominciano anche a stancare un po'.
La continua ricerca dell'esagerazione porta a violarne un po' troppe stavolta, di leggi della fisica, violazioni che oltretutto ormai ti aspetti. Siamo arrivati a un punto in cui i nostri piloti superumani non riescono più a stupire, perché ormai l'impossibile lo hanno superato sgommando con il capitolo precedente, e questo non riesce ad alzare l'asticella. Non che sia facile farlo senza dotare i personaggi di veri superpoteri, comunque.
Beh, un momento: abbiamo gli hacker che hackerano le cose con la sola imposizione delle mani, gente che prevede il futuro dimostrandosi preparata per cose che non poteva in alcun modo prevedere, Brie Larson e Charlize Theron che picchiano senza nemmeno sudare decine di uomini ognuno grosso il quadruplo di loro e armati... Direi che come superpoteri siamo abbastanza ben messi.

Alcune parti sono ambientate in Italia (Roma e Torino spacciata per Roma, si vede che costava di meno) e se guardate il film in lingua originale potrete divertirvi moltissimo a sentire come questi parlano in "italiano". Ci sono anche un paio di canzoni italiane, una dei Maneskin e l'altra non la conosco. Parlando di canzoni, buona parte dei 340 milioni di dollari del budget se ne saranno probabilmente andati per i diritti di tutte le canzoni che partono e smettono dopo cinque secondi.

Fast X recensione

Un passo indietro rispetto al capitolo precedente, che era più assurdo e caciarone (ma più noioso tra una scena d'azione e l'altra). Certo che fare qualcosa di più che mandarli in macchina nello spazio sarà difficile.
Inoltre, se è vero che i film della saga sono tutti legati da una continuity discretamente stretta, questa volta ci giochiamo addirittura il colpo alla Infinity War (o Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte uno, se volete, uscito quest'anno anche lui. Altra prova a dimostrare che il concorrente diretto è proprio Tom Cruise). Il film finisce né più e né meno che sul più bello, lasciandoci ad aspettare il seguito, ben consci, almeno per quanto mi riguarda, che quando lo vedrò non mi ricorderò più come finisce questo nemmeno per sbaglio.

Comunque da vedere per chi ama gli inseguimenti in auto e le cose che esplodono anche quando non dovrebbero. 


John Wick 4 recensione

John Wick 4

John Wick 4 altro non è che il quarto capitolo di una serie cinematografica che ha già detto tutto quello che aveva già dire, allora continua a ripetere la stessa cosa ma strillando più forte. 

Il nostro John Wick continua a scappare dalla "tavola", manco fosse il pranzo di Natale coi parenti, intenzionato in realtà a ucciderli tutti. Ci si inventa giusto alcuni nuovi codici o rituali particolari per questa "tavola", che continua a essere la solita surreale organizzazione mondiale di assassini.
Nuovi cattivi fighi che fanno i cattivi fighi, tra cui spicca Donnie Yen nei panni dello spadaccino cieco Caine, citazione vivente anche di sè stesso, visto che interpretava un guerriero cieco (ma forse lì era più un arciere, se ricordo bene) anche in Rogue One. Almeno lì aveva la scusa che riusciva a usare la Forza (pur non essendo un jedi, quindi anche lì la scusa non è che reggesse troppo).
Trama quindi come se non ci fosse, rimane quello che si è visto anche nei precedenti: Keanu Reeves che ammazza un sacco di gente, demolendo interni di edifici dotati di design ricercati e surreali.

Surreale è anche vedere tutti questi stuntman e professionisti marziali, Donnie Yen in primis che nonostante l'età è in forma smagliante, e non dimentichiamoci altri mostri del menare come un truccatissimo Scott Adkins e il gigantesco Marko Zaror, cercare di rendere credibile che quel ciocco di legno di Keanu Reeves riesca a menarli tutti (mostri che vanno aggiunti ad altri santi dei calci in faccia menati da Wick nei precedenti film, quali Mark Dacascos, Yayan Ruhian o Cecep Arif Rahman). Meno male che ha i proiettili infiniti, d'altronde si sa che le pistole vanno ricaricate solo nei momenti di pausa delle sparatorie.

John Wick 4 recensione

Il primo John Wick aveva un super-killer che ammazza laqualunque per vendicare il suo cane, era qualcosa di nuovo? Non sul serio (per dire, in The Protector Tony Jaa menava mezza Tahilandia per ritrovare il suo elefante), ma al momento in cui è uscito con la sua esagerazione così action anni '80 unito con un'estetica moderna ha saputo dare nuovo slancio al genere e generare una discreta sequela di cloni. John Wick 2 inseriva tutta la "lore" della setta, congrega, organizzazione o quel che è degli assassini, aggiungendo un fattore d'interesse alla semplicità di un ex killer incazzato in cerca di vendetta. ll 3 e il 4 continuano per la stessa strada del 2, risultando perfettamente sovrapponibili. Sono sicuro che tra qualche giorno nella mia memoria le scene dell'uno o dell'altro inizieranno a mischiarsi allegramente.

E tra i difetti mettiamoci anche la lunghezza bulimica, quasi tre ore sarebbero troppe anche per film con trame più corpose, con due ce la saremmo cavata più che egregiamente. In questo però ci viene in aiuto la struttura del film e la possibilità di guardarlo comodamente su Amazon Prime, che si ricorda dove ci eravamo fermati la volta prima: John Wick 4 è strutturato a scene d'azione quasi completamente staccate l'una dall'altra, il che agevola l'interruzione e la ripresa in una visione successiva, come se stessimo guardando una serie televisiva. Non credo che sia stato fatto apposta, ma funziona.

Ora che abbiamo parlato dei difetti di questo specifico film, parliamo dei pregi, che sono comuni all'intera saga.

Keanu Reeves: sarà pure un ciocco di legno, ma è chiaramente appassionato e disposto ad allenarsi e a mettercela tutta. Per riuscire a fare quello che gli vediamo fare si è allenato per mesi, il che permette di fare delle riprese di combattimenti anche piuttosto lunghe. E poi: siamo sicuri che metterci al posto un Jason Statham sarebbe stata una scelta migliore? Una delle cose che rendono intrigante John Wick è che sembra sempre cavarsela per un pelo, spesso grazie a colpi di fortuna. Nessuno riesce a farlo fuori, eppure non sembra davvero superiore e da sempre l'impressione di esserci andato dannatamente vicino. Gli si può perdonare di non avere un'idea di come si usa un nunchaku. 

John Wick 4 recensione

Abbiamo poi una regia, una fotografia, una messa in scena, delle scenografie e soprattutto un budget che le altre produzioni dello stesso genere non possono nemmeno sognarsi. E come non lodare le riprese dei combattimenti, che finalmente, e dico finalmente, non usano mai un rallenty né  shakerano mai la telecamera, rendendo chiarissimo tutto quello che succede ed esaltando le performance dei combattenti. 

L'intera saga è un monumento a un cinema di menare che prima del primo John Wick era relegato a produzioni di second'ordine. Possiamo solo dire grazie a John Wick per tutto l'amore che porta per il genere a cui appartiene e a cui ha saputo dare nuovo lustro. Peccato che dal secondo capitolo in avanti i film siano tutti perfettamente sovrapponibili, in una continua riproposizione degli schemi che hanno dimostrato di funzionare. Ma bisogna battere il ferro finché è caldo, e allora tanto vale farlo con un nunchaku.
Se nel farlo questa saga continuerà a regalarci scene incredibili come quella nella rotonda dell'Arco di Trionfo o quella sulla scala del Sacro Cuore, continui pure a battere.

Il Moro

Gli altri film d'azione di cui ho parlato in questo blog

7 commenti:

  1. Incredibile come il portabandiera del cinema di menare dell'ultimo decennio sia uno che a menare non è capace!

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  2. John Wick ormai lo si aspetta come il Natale, anche se ogni capitolo perde qualcosa in coreografie e credibilità.
    Quanto a The King's Man ho ancora gli incubi per l'orripilante scena "p0rn0" con Rasputin, per il resto mi è piaciuto molto!

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    1. Grande Rasputin!
      https://www.youtube.com/watch?v=16y1AkoZkmQ

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  3. «Il nostro John Wick continua a scappare dalla "tavola", manco fosse il pranzo di Natale coi parenti» voglio questa frase stampata come fascetta su tutte le edizioni Blu-ray del film! :-D
    Ormai non recupero più, stavolta hai trattato film che ancora non ho visto, non riesco proprio a trovarne la voglia. In realtà il Wiccko l'avrei vistucchiato, il problema è che quando finalmente dopo mille ore dello stessa scena d'azione - e del nunchku usato come bastone, Santo Bruce lo maledica! - pensavo che finalmente 'sta roba fosse finita... era passata appena un'ora! La vicenda doveva ancora cominciare e io ero a pezzi come se avessi visto tre "Via col vento" di seguito!
    Naaaa, sono troppo vecchio per questi seguiti...

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    1. P.S.
      Considera che sono talmente fan di Fast&Furious da avere tutti i film in Blu-ray, fino al 9, ma onestamente dopo essere andati nello spazio con le auto-astronavi ho perso interesse: ho sempre difeso i Toretti e mi sono sempre gustato i nuovi episodi, ma ora sono andati là dove nessun fan è disposto a seguirli.

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    2. Più che altro, una volta che sono andati nello spazio in macchina, cos'altro vuoi fargli fare? Rispetto al precedente questo film risulta più frizzante in generale (quello prima quando smettevano di fare tamarrate e iniziavano a parlare ti addormentava meglio di una bastonata sulla nuca), ma non allo stesso livello di esagerazione, quindi perde qualcosa. E poi la storia si tronca a metà, dimmi te se devo rimanere in sospeso fino al prossimo film per sapere quale burrone Vin Diesel salterà in auto la prossima volta.

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  4. Ho visto anche John Wick 4 e sinceramente posso classificare l'intera serie soltanto come pornoviolenza. Che poi un attore reputato "profondo" come Keanu Reeves vi sia finito dentro, poi...

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