Ultimamente vado solo più su retrogames e giochi indipendenti: sono un amante del 2D, cosa volete farci. Calcoliamo anche che il mio computer non è minimamente in grado di fare girare un tripla A moderno...
Sono però iscritto a Epic Games Store, dal quale si può scaricare un diverso gioco gratuito ogni due settimane, e in periodo natalizio sono andati in download gratuito tutti e tre gli ultimi Tomb Raider, quelli del "reboot". Con il secondo e il terzo non ci provo nemmeno, ma il primo gira più che bene anche sul mio catorcio, anche se devo fare attenzione a tenerlo rialzato se no poi scalda troppo.
La mia precedente esperienza con Tomb Raider è ferma al secondo episodio sulla prima Playstation. che non mi era neanche piaciutò granché. Al primo però sono legato anche sentimentalmente, all'epoca ci avevo giocato un sacco.
Questo nuovo comunque c'entra poco, stiamo parlando di generazioni completamente diverse, ormai. Ammetto che il primo impatto all'avvio del gioco è stato shockante per me, con questa grafica ultra dettagliata e realistica. Niente tette a piramide per Lara, quindi e il sistema di gioco più che il primo Tomb Raider ricorda altri giochi attuali basati su un sistema che io chiamo "stanze e corridoi".
Ho notato che molti giochi moderni adottano questo schema: alternano sezioni action con combattimenti all'arma bianca o da fuoco, a seconda dell'ambientazione, in aree limitate (le "stanze", che possono essere anche spazi aperti ma comunque limitati), con sezioni di solito platform (tipo God of War, per dirne uno) o esplorative (come il recente Control), i "corridoi" che collegano le "stanze".
Anche Tomb Raider del 2013 funziona secondo questo schema, anche se a volte i "corridoi" sono molto grandi ed esplorabili, pur senza mai diventare un open world.
A parte mirabili esempi di equilibrio come il già citato god of War, di solito le due "anime" di questi giochi non sono approfondite allo stesso modo. In Tomb Raider le sparatorie non sono particolarmente ben riuscite, si spara quasi sempre con la stessa arma stando nascosti per lo più sempre dietro lo stesso riparo (sì, i nemici mi sono sembrati piuttosto stupidi, non so come sia messa l'intelligenza artificiale nei giochi tripla A più moderni), finché i nemici finiscono o finché non ci si rompe le scatole e ci si butta in mezzo: ho notato infatti che le sparatorie sono quasi sempre seguite da un filmato, e molte volte se si riesce ad arrivare in mezzo ai nemici si "triggera" la cutscene successiva senza bisogno di ammazzare proprio tutti.
In alcune, rare occasioni si può usare un approccio stealth, ma solo in momenti predeterminati.
Devo dire che in un gioco dalla grafica così realistica (beh, rispetto a quello a cui sono abituato, almeno) vedere gente che viene colpita da una pallottola nel petto barcollare appena, e che basta stare un po' al coperto senza farsi colpire per qualche secondo per guarire completamente, fa un po' strano.
Meglio le sezioni platform, nelle quali Lara può usare le doti acrobatiche che l'hanno resa famosa (aiutate dalle tette a piramide, ovviamente) e che hanno visto nel tempo innumerevoli imitatori. Sezioni ambientate in scenari spettacolari da vedere, su numerosi livelli in cui arrampicarsi. Queste sezioni acrobatiche ed esplorative (si può girare per gli scenari in cerca di munizioni e oggetti vari) sono il vero motore portante del gioco, e sono spesso interrotte da eventi interattivi dal gusto molto cinematografico.
Cinematografico, appunto, quindi passiamo a parlare della storia: questa dovrebbe essere la prima avventura della giovane Lara Croft, avventura nella quale ha coinvolto altri ricercatori nella ricerca (scusate il gioco di parole) di un'antica civiltà perduta su un'isola in mezzo all'oceano. Peccato che l'isola in questione sia sempre circondata da tempeste che paiono essere di natura magica, tempeste che attirano sulle sue coste tutte le navi e gli aerei che passano da quelle parti, per poi impedire la fuga ai sopravvissuti.
Tanti sono stati i naufraghi negli anni che sull'isola si possono trovare le vestigia di molte civiltà diverse. Questo sembra affascinante, ma in realtà noi durante il gioco troviamo ben poco di questo, e ci muoviamo piuttosto nelle baraccopoli costruite dai naufraghi più moderni. A parte alcune tribù di cannibali che si vedono pochissimo, infatti, tutti quelli che si trovavano già sull'isola nel momento del nostro arrivo sono una specie di cultisti agli ordini di un predicatore pazzo.
Ci si muove quindi essenzialmente in due tipi di ambientazioni: le strutture raffazoonate che si inerpicano le une sulle altre arrivando a volte a sembrare dei veri palazzi fatti di pezzi di recupero, lamiere, travi, sbarre di ferro, e in parte minore delle aree con strutture in legno in stile cinese. Forse il tutto risulta un po' poco vario, ma immagino che ogni gioco della serie sia caratterizzato da strutture di stile e provenienza storica differente, quindi variare di più qui avrebbe potuto voler dire poter variare di meno nei giochi successivi.
Ma questo passa in secondo piano di fronte a lei, Lara : qui alla sua prima vera esperienza sul campo, ed è un'esperienza estremamente traumatica. Lara vede morire degli amici in modo orribile, e pure per colpa sua visto che sua era l'idea della spedizione, e si trova sbattuta in un mondo dove chiunque vuole ucciderla, e da cui non c'è modo di fuggire. È pesta, gliene succedono di tutti i colori, A ogni passo sfugge alla morte per un un soffio, e questo è ben visibile su di lei. Le espressioni del volto, il corpo che si copre di ferite, l'ottimo doppiaggio, ne fanno una vera eroina riluttante, sempre sull'orlo del baratro, sia fisico che psicologico. Certo, Il fatto che durante le sezioni di combattimento uccida senza pietà centinaia di persone fa un po' traballare la sospensione dell'incredulità...
Ecco, forse sarebbe stato meglio limitare queste sezioni di uccisioni che rovinano l'atmosfera, potenziando piuttosto l'approccio stealth.
Il Tomb Raider del 2013 insomma è un signor gioco, seppur non esente da difetti. Godibilissimo anche a distanza di quasi dieci anni, se non siete di quelli che contano i fili d'erba e passano le giornate a riprovare il benchmark per ottimizzare le prestazioni: saranno gli occhi di retrogamer, ma mi sembra che anche tecnicamente non sia poi invecchiato granché.
Poi se lo trovi in promozione gratis, eh...
Il Moro
Grandi i ragazzi di Epic, sempre grazie per i regali, e comunque giocato a tutta la trilogia, che nel complesso proprio non male ;)
RispondiEliminaMi sto facendo una videogiocoteca sulle spalle di Epic che non ti dico!
EliminaGuarda caso ci ho giocato a luglio e ho provato a platinarlo ad agosto (mi mancano tutti i trofei online). Ne parlerò da me prossimamente, quando troverò spazio, tempo e voglia di buttare giù due righe.
RispondiEliminaA differenza tua ho adorato il secondo, mentre non ho mai giocato al primo.
A me l'intelligenza artificiale ha soddisfatto. I nemici seguono un percorso prestabilito, come è giusto che sia. Se cambiassero sempre, risulterebbe impossibile lo stealth, che io sono riuscito a portare a termine nel 99% delle situazioni.
Sulle uccisioni concordo con te ma Lara è sempre stata così, nel lato action è una che fa carneficine. Ricordi le doppie pistole dei primi 4 per PSX? In quei frangenti era più uno sparatutto che un titolo d'avventura ed esplorazione con arrampicate.
Il secondo non è che non mi sia piaciuto, non l'ho mai provato perché non mi girava! ora però col computer nuovo dovrei farcela, tanto l'avevo preso con Epic quando era gratis, quindi prima o poi ci proverò.
EliminaLe sparatorie e Lara che ammazza nemici a frotte ci sta con la "lore" del personaggio, ma qui lei dovrebbe essere alle prime armi e shockata dagli eventi, e lo è per la storia e le cutscene, ma appena le metti un'arma in mano fa una strage. Dopo poi torna subito a recitare la parte del pulcino bagnato. Sembra bipolare.
Ahahah è vero, 'sta Lara è abbastanza lunatica! 🤣
EliminaOdiosa quando frignava, subito dopo un filmato!
E con che coraggio si metteva a frignare dopo aver lasciato dietro di sé una scia di cadaveri?!🤣
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