martedì 30 maggio 2023

12 minutes, loop temporali su PC (e qualsiasi altra piattaforma di gioco moderna)

12 minutes recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Arriviamo a casa, salutiamo nostra moglie e ci prepariamo per la cena. Alla porta però suona un tizio che dice di essere un poliziotto, accusa nostra moglie di omicidio e lega lei e noi, iniziando poi a farle domande su un orologio.
Ah, e siamo bloccati in un loop temporale.

Se il tipo ci malmena o ci ammazza, ricominciamo dall'inizio. Se usciamo di casa, ricominciamo dall'inizio. Se riusciamo a resistere per dodici minuti senza farci picchiare o uccidere, ricominciamo dall'inizio.

Sta a noi a questo punto capire come uscire da questa situazione, passando prima dal capire cosa sta succedendo: chi è questo tizio che accusa nostra moglie di omicidio? Lei avrà davvero ucciso qualcuno? E cos'è questo orologio?

martedì 23 maggio 2023

Macchine mortali: e se Dominic Toretto fosse il sindaco di Londra?

Macchine mortali  recensione
Salve a tutti, è il Moro che vi parla!

Altro giro altro recupero, questo articolo aleggiava tra le bozze del blog come l'odore del gorgonzola nel frigorifero dal 2019. Ed era già praticamente completo, mancavano solo le immagini, non ho idea del perché l'abbia lasciato lì... diciamo che me ne sono dimenticato, come mi sono dimenticato del film, stando anche a quanto avevo scritto nell'articolo nel 2019, come vedete qui di seguito. Ci sono addirittura dei riferimenti all'attualità di quattro anni fa!


Ci sono film che, dopo visti, lasciano ben poco. Ho iniziato a scrivere questo articolo due giorni dopo aver visto macchine mortali (Mortal Engines, 2018), E infatti ho dovuto concentrarmi e fare mente locale per ricordarmi bene cosa avevo visto e decidere cosa scrivere.
Ho i primi 2 libri della saga di macchine mortali, ma non li ho mai letti. Sono lì a prendere polvere in libreria. Alla fine è arrivato prima il film, quindi ho la mezza idea che la lettura sarà ulteriormente procrastinata. A quei libri dedicai un articolo specifico un po' di tempo fa. Ora credo che siano stati tradotti anche gli altri due volumi.
È una storia dedicata a un pubblico adolescente, eppure esito a inserirla nel sottogenere dello Young Adults, sottogenere che odio come gli asparagi e che ha caratteristiche precise e inquadrate, perché, nonostante la presenza di protagonisti giovani e belli (la cicatrice sul volto della protagonista è poco peggio di un'acne) e dall'innamoramento facile, non ho riscontrato le altre tematiche tipiche dello Young Adults, quali la ribellione dei giovani verso lo status quo imposto dagli adulti, la generale stucchevolezza e quelle altre cose di cui abbiamo già parlato in questo blog (in particolare qui).

martedì 16 maggio 2023

Blast e Il Rapporto di Brodeck, di Manu Larcenet

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Oggi una doppia recensione per due fumetti dello stesso autore, Manu Larcenet. Io li ho letti nell'ordine in cui li trovate in questa recensione, non nell'ordine di uscita che è inverso. Anche le recensioni sono state scritte in tempi diversi.

Blast e Il Rapporto di Brodeck, di Manu Larcenet recensione

Il rapporto di Brodeck

In biblioteca mi hanno proposto questo volumone, l'integrale di Il rapporto di Brodeck, tratto da un romanzo di Philippe Claudei. Un malloppo da 330 pagine edito da Coconino Press, stampato in senso orizzontale, come il mio amato Eternauta.
Il volume è cartonato bello pesante (MOLTO pesante) con pagine spesse, e manca del tutto di redazionali o qualsiasi cosa che non sia il fumetto nudo e crudo. 
Io non l'avevo preso in considerazione, è piuttosto lontano dalle mie letture solite, eppure il bibliotecario ci ha visto giusto perché l'ho trovato molto bello.
Nonostante il peso del volume, la storia è abbastanza semplice: siamo in un paesino sperduto tra le montagne sul confine tra Francia e Germania, poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, e un uomo viene ucciso. I colpevoli sono la maggior parte degli uomini adulti del paese. Proprio questi uomini incaricano Brodeck, in quanto unico letterato del paese e in contatto con il governo centrale per i rapporti sullo stato di boschi, fiumi e sentieri che invia regolarmente, di scrivere un rapporto sui fatti, in modo da scagionarli o quantomeno da rendere la loro colpa meno grave.
Ma Brodeck, un uomo che per miracolo è riuscito a tornare da un campo di concentramento nazista, sa che la colpa di questi uomini è tutt'altro che leggera.

martedì 9 maggio 2023

Benoit Godbout per i Masters of the universe, stavolta in un mash up con i Thundercats!

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

L'artistia Benoit Godbout ha pubblicato sul suo account Instagram una fantastica serie di disegni, nei quali immagina una fusione tra i MOTU e i Thundercats! Sebbene io dei Thundercats ne sappia meno che niente, quindi non riesca a indovinare quasi nessuno deiThundercats con cui i Masters sono mischiati, non posso non trovare fantastiche queste creazioni.
E il bello è che ha scritto anche delle biografie per ognuno dei personaggi da lui creati!
Meno bello è che io NON HO AVUTO VOGLIA di tradurre tutte le biografie, quindi ve le beccate in lingua originale!



masters of the universe - thundercats mash up Benoit Godbout

Sun-Cub from planet Thundera and Star-Child from planet Eternia are celestial children of light, born of the Star Seed. When empathically reaching across the universe looking for friendship with one of their own, the children merged the reality of their respective home worlds, creating a totally new yet familiar world for them to meet in.

martedì 2 maggio 2023

Opinioni in pillole, giochi tristi: Gris e Inmost

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

I due giochi di cui voglio parlarvi oggi hanno parecchie cose in comune: sono entrambi del 2019, sono entrambi platform in 2D, entrambi piuttosto semplici da portare a termine, ed entrambi parlano di argomenti maledettamente tristi.

Gris, recensione


Gris

Diciamo la verità: all'inizio Gris è una vera palla.
Stavo già lamentandomi della stampa di settore che lascia recensioni entusiastiche gridando al capolavoro per giochi che capolavori non sono, ma devo dire che andando avanti le sensazioni migliorano.
Gris è un platform surreale, dove niente sembra avere un senso logico. La protagonista, muta e di cui non conosciamo nulla, si muove in un mondo onirico e fantastico. Niente trama, niente nemici, ambientazine onirica: ce n'è a sufficienza per creare una pretenziosa cagata.
E in effetti questa è la sensazione dell'inizio del gioco, quando ci si limita ad andare sempre avanti senza niente da fare che guardare questi fondali disegnati con un certo stile. Stile nemmeno particolarmente originale, le strutture arabeggianti non sono di certo una novità e le aree forestali  mi hanno ricordato molto il cartone animato francese Floopaloo.

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