Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Avendo solo da poco ho iniziato ad interessarmi al mondo dei librogame, gli strumenti a mia disposizione per recensire un libro di questo tipo sono abbastanza limitati.
L'unico libro game "fisico" che ho giocato (andavo ancora a scuola, quindi si parla di ere geologiche fa) era una storia di vampiri di cui non ricordo il titolo. Più di recente ho giocato su Android i primi due capitoli della serie Sorcery! di Steve Jackson, e ho iniziato più volte Fra tenebra e abisso.
Quello che è un po' mi blocca nei libro game (nonché il motivo per cui continuo a riiniziare Fra tenebra e abisso e non lo finisco mai) è questa cosa di doversi segnare statistiche e punteggi e fare calcoli. È una cosa che, semplicemente, non ho voglia di fare, per questo preferisco giocare con app che si memorizzano questi dati per conto loro.
Invece gioco volentieri alle avventure testuali, di alcune delle quali ho già parlato in passato su questo blog, e alle storie a bivi (sempre tutto sul cellulare o sul tablet). Per i precedenti articoli sul blog a riguardo seguite questo link. Beh, poi ci sono le storie a bivi di Topolino, naturalmente.
Steam Romance di Mala Spina appartiene a quest'ultima categoria, infatti si tratta di una storia a bivi, che non richiede di memorizzare statistiche, vincere combattimenti o risolvere enigmi. Senza Topolino, però.
L'ambientazione è il tipico steampunk ottocentesco, senza particolari guizzi di originalità (ma lo steampunk, se non si prendono in considerazione i suoi derivati quali dieselpunk, decopunk, atompunk, eccetera, è un'ambientazione molto codificata e precisa, e qualsiasi modifica alle basi rischia di farti scivolare immediatamente in un altro sotto genere).
Fin dal primo capitolo ci viene data la possibilità di scegliere quale dei due personaggi seguire: Giulietta, la gentildonna in viaggio verso Parigi diretta alla scuola che dovrà frequentare, oppure Luigi, operaio caldaista in forze al dirigibile su cui entrambi si trovano. Dirigibile sul quale iniziano a verificarsi strani furti, a opera di meccanodroni impazziti, su cui i due protagonisti si trovano a indagare separatamente.
Le strade dei due si incrociano alcune volte, e in quelle occasioni ci viene data la possibilità di scegliere se continuare a seguire il punto di vista con cui siamo arrivati fino a lì o passare all'altro.
Solo poche volte sono incappato in un game over, segno che il libro è studiato per non essere punitivo, ma piuttosto per far godere al lettore la storia, o meglio le diverse versioni della stessa che l'autrice ci racconta.
Nel mio primo playthrough (è un termine dei videogiochi, il secondo che uso dopo "game over", si useranno anche per le storie a bivi?) ho seguito sempre il punto di vista di Giulietta, ho portato a termine la storia ma non sono riuscito a svelare tutti i misteri, tanto da darmi l'impressione di una storia che prevede un sequel.
Nel mezzo ho letto un altro libro, uno normale (l'incubo di Hill House, ne parleremo prossimamente), poi ho giocato di nuovo seguendo il punto di vista di Luigi. Però stavolta ho tenuto il segno in quello che ho individuato come essere il punto di snodo centrale, da cui si dipanano, se ho contato giusto, quattro percorsi. I capitoli finali sono due, o almeno io ne ho trovati due (uno buono e uno cattivo), ma i modi di arrivarci sono diversi, dopo quel punto di snodo.
Fino a quel punto di snodo le storie dei due personaggi corrono parallele, la vicenda è la stessa ma raccontata da due diversi punti di vista. Da quando i due cominciano ad agire insieme, invece, le scelte hanno poi effetti diversi sullo svolgimento della trama.
Ho trovato il walkthrough di Luigi più lineare di quello di Giulietta, soprattutto verso la fine, dove ci sono diversi capitoli, anche consecutivi, che non consentono nessuna scelta e rimandano semplicemente al capitolo successivo.
Esplorare i diversi percorsi e anche indispensabile per avere un quadro più o meno completo di quello che sta succedendo su quei dirigibile.
Più o meno perché, anche se ho provato più o meno tutti i percorsi, io non sono riuscito a farmi un'idea chiara su diverse cose. Nel dubbio che fosse un limite mio, ho chiesto all'autrice stessa su Facebook: effettivamente è previsto un seguito, ed è per questo che molte cose rimangono non spiegate.
Diciamo che Mala Spina ha voluto mantenere il focus su due personaggi coinvolti loro malgrado in una vicenda più complessa di quella che si svolge al di sotto i loro occhi, e quindi fuori anche dalla vista del lettore. Gli accenni a questa storia più grande dei personaggi che la vivono sono più interessanti dei personaggi stessi, che sono pur simpatici ma molto stereotipati e già visti.
Il libro scorre via liscio, abbastanza divertente, Ma questa sensazione di incompletezza mi ha dato un po' fastidio, forse soprattutto perché non me lo aspettavo.
Il Moro
Sedetevi con noi e facciamo quattro chiacchiere. No, la birra non ve la paghiamo.
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Bene!
RispondiEliminaQuello che posso dire non fa testo più di tanto, perché è trascorso un trentennio dal mio utimo librogame... penso però che le aspettative con un mezzo del genere vadano per forza tenute a bada. Nel senso che non dava più di tanto ai tempi, e oggi i limiti sono sempre i medesimi.
RispondiEliminaBeh, oggi in più si possono creare librogame online, che danno molte possibilità in più... Tipo "Fra tenebra e abisso". Anche io mi sto cimentando nella scrittura di una storia a bivi con "aggiuntine", in formato html...
EliminaE' da un po' che non ci sentiamo ma ai tempi di facebook avevo una bella amicizia digitale con Mala Spina, persona deliziosa e disponibilissima. Non sapevo si dilettasse di avventure testuali, ma apprezzo la scelta dell'argomento ^_^
RispondiEliminaP.S.
nel cassetto ho un racconto inedito ambientato in uno degli universi narrativa di Mala Spina: dopo aver letto un suo ebook non ho resistito ad ambientare in quel mondo una mia storia. Alla fine è venuta fuori così "diversa" che da anni aspetta in una cartellina...
Ciao Lucius! Devi deciderti a levarlo da quel cassetto :D
EliminaInteressante. Era uno dei titoli recentemente usciti per la Acheron Books che mi aveva colpito.
RispondiEliminaIl fatto che non sia abbastanza punitivo mi lascia abbastanza dubbioso sul risultato finale ma aspetto di dargli una lettura prima di tirare le conclusioni.
Ciao Moro! Mi dispiace che non ti abbia soddisfatto del tutto, mi pareva carino lasciare un paio di punti in sospeso come attacco per l'episodio successivo.
RispondiEliminaAlla prossima!
Lì secondo me dipende un po' da come viene presentata la cosa. Se tu mi metti in chiaro da subito che è previsto un secondo episodio, allora io so che ci saranno cose che si risolveranno la prossima volta. Se questo non è chiaro da subito e le cose irrisolte sono tante, allora un po' ti spiazza.
EliminaIl fulcro della storia, cioè "ferma i Gremlins e salva il dirigibile" si esaurisce con il volume
EliminaSì infatti, come detto in recensione, si capisce che il focus sia stato mantenuto su due personaggi che si trovano in mezzo a una situazione che non capiscono appieno, e che è più grande di loro. In un caso come questo, probabilmente è realistico pensare che i personaggi in questione non debbano per forza scoprire tutti i misteri. Questi cattivi moderni, che non ci fanno più lo spiegone, dove finiremo... :-D
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