Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Laggiù nel profondo è un racconto lungo di Joe Lansdale, pubblicato in Italia da Alta Fedeltà in un'edizione speciale che associa al racconto un fumetto di Luca Crovi e Andrea Mutti tratto dal racconto stesso.
La trama di Laggiù nel profondo: il mondo è stretto nella morsa di una nuova era glaciale, alla quale si aggiungono misteriose e malevoli ombre viventi che minacciano gli abitanti superstiti. Ma c'è un trio di supereroi che ricorda molto i Fantastici 4, composto da John il Cervello, dalla sua donna Stretch in grado di allungarsi e dal di lei fratello Buck, uno bruto di aspetto scimmiesco dotato di superforza. John il Cervello ha individuato l'origine delle anomalie nell'Inferno stesso e, dopo aver evocato Virgilio come guida, scende giù nel profondo con i suoi compagni a bordo di una Chevy speciale del '57, modificata in modi che farebbero morire d'invidia anche Batman, deciso a trovare l'origine dell'anomalia e prenderla a cazzotti.
Sedetevi con noi e facciamo quattro chiacchiere. No, la birra non ve la paghiamo.
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giovedì 30 maggio 2019
lunedì 27 maggio 2019
Ghost trick - detective fantasma, per Nintendo DS
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Ghost trick - detective fantasma, uscito per Nintendo DS nel 2010 per mano di Capcom, è una via di mezzo tra un puzzle game e un'avventura grafica.
Il protagonista, Sissel, muore all'inizio del gioco, e si risveglia come fantasma privo di memoria. Gli si presenta una sorta di spirito guida che gli rivela che ha tempo solo fino all'alba prima di "ascendere", quindi se vuole scoprire la verità su sé stesso deve farlo prima di allora. E la strada per scoprirla passa per capire chi l'ha ucciso e perché.
Ghost trick - detective fantasma, uscito per Nintendo DS nel 2010 per mano di Capcom, è una via di mezzo tra un puzzle game e un'avventura grafica.
Il protagonista, Sissel, muore all'inizio del gioco, e si risveglia come fantasma privo di memoria. Gli si presenta una sorta di spirito guida che gli rivela che ha tempo solo fino all'alba prima di "ascendere", quindi se vuole scoprire la verità su sé stesso deve farlo prima di allora. E la strada per scoprirla passa per capire chi l'ha ucciso e perché.
giovedì 23 maggio 2019
Undead - gli immortali, di dare Dacre Stoker e Ian Holt. Il seguito ufficiale di Dracula!
Salve a tutti, È Il Moro che che vi parla!
Dracula è uno dei personaggi più riutilizzati da altri autori oltre al suo creatore, secondo forse solo a Sherlock Holmes. Ma quello di cui andiamo a parlare è l'unico, vero, seguito ufficiale di Dracula.
Questo perché tra i nomi dei due autori figura uno che di cognome fa Stoker.
Apriamo una piccola parentesi sui due autori, riportando le loro biografie come sono scritte nel libro.
Dacre Stoker
Di origine canadese ma da anni residente negli Stati uniti, è il pronipote di Bram Stoker, il famoso autore. Campione mondiale di Pentathlon e allenatore del team canadese di Pentathlon alle Olimpiadi di Seul del 1988, vive nel South Carolina con la moglie e i loro due figli. Undead è il suo primo romanzo.
Ian Holt
È appassionato di Dracula fin da giovane, tanto che ha visitato la Transilvania e ha anche passato una notte tra le rovine dello storico castello del Conte nella città di poenari. Membro della Transilvania Society of dracula, vive a Long Island ed è storico, documentarista, e sceneggiatore. Undead è il frutto di anni di ricerca sul mito dei vampiri e sulla figura di dracula.
lunedì 20 maggio 2019
La trilogia di Maze Runner, l'unico young adult decente che io conosca.
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
In questi lidi abbiamo già parlato del genere young adult, e abbiamo già detto quanto mi faccia cagare.
Parlando di libri, ho voluto leggere qualcosa (per l'esattezza Twilight [ammetto di essere stato incuriosito dal fenomeno mediatico], il primo volume di Hunger Games, Warm Bodies, il ciclo di The Giver, se vogliamo possiamo metterci dentro anche i primi tre libri di Licia Troisi e, tirandola per i capelli, gli ultimi di Terry Brooks, fino all'ultimo, in realtà un audiolibro), e mi sono ripromesso che non ci sarei cascato più. I film sono di più semplice fruizione, quindi qualche volta ci sono cascato ancora, vedi il primo, secondo e terzo film di Hunger Games (se ho visto il quarto, francamente non me lo ricordo), e qualcos'altro che non ho avuto voglia di recensire sul blog, come il primo Divergent, Warm Bodies, e qualcos'altro che ora non mi viene.
Devo ammettere, però, che rispetto ad altre saghe simili questi Maze Runner hanno effettivamente un paio di marce in più (i film, i libri non li ho letti né lo farò).
giovedì 16 maggio 2019
Il design cyberpunk-horror di Laser Light Skeletor
Salve a tutti, è il Moro che vi parla!
L'altro giorno mi è capitato di andare a sgattare nello scatolone dove tengo i vecchi Masters miei e di mio fratello, in cerca di qualcosa che fosse è ancora abbastanza integro (sì, non eravamo molto delicati con i nostri giocattoli), da passare a mio figlio perché finisca di distruggerli.
Qualche collezionista inorridirà, ma nessuno dei miei Masters, e dico nessuno, è in condizioni da esposizione... e poi, francamente, sono convinto che i giocattoli debbano servire per giocarci. Mi fa più piacere vedere mio figlio che gioca con i miei giochi, piuttosto che vederli chiusi in una vetrinetta.
Scusate la digressione, e torniamo a parlare dell'argomento di questo post, è cioè del design di Laser Light Skeletor, conosciuto anche come Skeletor Occhi di Fuoco.
Perdonate l'ulteriore digressione: questa versione di Skeletor viaggia regolarmente intorno ai €400 su ebay... senza scatola. E' abbastanza raro perché uscito in quantità limitata, quando la popolarità della serie era ormai alla fine. Ma tanto il mio ha il braccio rotto e incollato, e la pila che è rimasta dentro ne ha completamente ossidato l'interno, quindi presumo che valga più o meno uno sputo e una pernacchia.
L'altro giorno mi è capitato di andare a sgattare nello scatolone dove tengo i vecchi Masters miei e di mio fratello, in cerca di qualcosa che fosse è ancora abbastanza integro (sì, non eravamo molto delicati con i nostri giocattoli), da passare a mio figlio perché finisca di distruggerli.
Qualche collezionista inorridirà, ma nessuno dei miei Masters, e dico nessuno, è in condizioni da esposizione... e poi, francamente, sono convinto che i giocattoli debbano servire per giocarci. Mi fa più piacere vedere mio figlio che gioca con i miei giochi, piuttosto che vederli chiusi in una vetrinetta.
Scusate la digressione, e torniamo a parlare dell'argomento di questo post, è cioè del design di Laser Light Skeletor, conosciuto anche come Skeletor Occhi di Fuoco.
Perdonate l'ulteriore digressione: questa versione di Skeletor viaggia regolarmente intorno ai €400 su ebay... senza scatola. E' abbastanza raro perché uscito in quantità limitata, quando la popolarità della serie era ormai alla fine. Ma tanto il mio ha il braccio rotto e incollato, e la pila che è rimasta dentro ne ha completamente ossidato l'interno, quindi presumo che valga più o meno uno sputo e una pernacchia.
lunedì 13 maggio 2019
Martin Mystere, Le nuove avventure a colori
Salve a tutti, è il Moro che vi parla!
Non ho calcolato granché questa miniserie al tempo in cui è uscita. Forse perché Martin Mystere, di cui ho letto i primi 150 numeri circa, all'epoca mi era già venuto un po' a noia. Ne ho sempre amato la capacità di inventarsi storie intriganti, spesso originali o quantomeno originali rielaborazioni di tematiche già viste. Le prime storie però erano più avventurose, poi dopo un po' è diventato noiosetto. Non mi dispiaceva ancora leggerlo, ma trovandomi nella necessità di fare due conti e di rinunciare a qualcosa, a Martin Mystere è andata male.
Ciò non toglie che consideri il secondo albo gigante di Martin Mystere e il primo crossover con Nathan Never tra i migliori fumetti italiani che ho letto.
Recentemente mi è capitato di riuscire a recuperare questa miniserie completa nel mercato dell'usato, e mi sono lasciato attirare.
La miniserie non vuole essere, come immaginavo inizialmente, una rinarrazione delle prime avventure del detective dell'impossibile, riviste in una chiave moderna e con un personaggio opportunamente ringiovanito.
Si tratta invece delle avventure di un Martin Mystere alternativo, certamente più giovane (Martin Mystere è uno dei pochi personaggi del fumetto che invecchia, un tempo all'unisono con il suo creatore ma presumo che negli ultimi tempi abbia rallentato [Alfredo Castelli ha più di 70 anni, Non credo che le storie più moderne del personaggio vedono in azione un settantenne]), ma soprattutto localizzata in una linea temporale diversa. E non sono le sue prime avventure, il personaggio ci viene presentato come un avventuriero, detective e studioso già esperto e con una lunga storia alle spalle, piuttosto le ultime.
Non ho calcolato granché questa miniserie al tempo in cui è uscita. Forse perché Martin Mystere, di cui ho letto i primi 150 numeri circa, all'epoca mi era già venuto un po' a noia. Ne ho sempre amato la capacità di inventarsi storie intriganti, spesso originali o quantomeno originali rielaborazioni di tematiche già viste. Le prime storie però erano più avventurose, poi dopo un po' è diventato noiosetto. Non mi dispiaceva ancora leggerlo, ma trovandomi nella necessità di fare due conti e di rinunciare a qualcosa, a Martin Mystere è andata male.
Ciò non toglie che consideri il secondo albo gigante di Martin Mystere e il primo crossover con Nathan Never tra i migliori fumetti italiani che ho letto.
Recentemente mi è capitato di riuscire a recuperare questa miniserie completa nel mercato dell'usato, e mi sono lasciato attirare.
La miniserie non vuole essere, come immaginavo inizialmente, una rinarrazione delle prime avventure del detective dell'impossibile, riviste in una chiave moderna e con un personaggio opportunamente ringiovanito.
Si tratta invece delle avventure di un Martin Mystere alternativo, certamente più giovane (Martin Mystere è uno dei pochi personaggi del fumetto che invecchia, un tempo all'unisono con il suo creatore ma presumo che negli ultimi tempi abbia rallentato [Alfredo Castelli ha più di 70 anni, Non credo che le storie più moderne del personaggio vedono in azione un settantenne]), ma soprattutto localizzata in una linea temporale diversa. E non sono le sue prime avventure, il personaggio ci viene presentato come un avventuriero, detective e studioso già esperto e con una lunga storia alle spalle, piuttosto le ultime.
giovedì 9 maggio 2019
Blood Drive
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Anche voi piangete per la fine di Ash Vs. Evil Dead? Anche a voi sembra che passi davvero troppo tempo tra una stagione e l'altra di Z Nation?
Beh, ho la serie televisiva giusta per rifarvi la bocca: Blood Drive!
La trama in soldoni: futuro distopico in cui gli Stati Uniti sono stati divisi in due da una "crepa", un vero e proprio immane crepaccio dal quale hanno iniziato a uscire strani miasmi che hanno costretto gli abitanti ad abbandonare la zona. In qualche modo che non ho capito questo ha reso il petrolio molto raro, così che la benzina è diventata carissima.
Ma forse c'è una soluzione a questo problema, visto che qualcuno sta organizzando illegalmente (o meglio, sarebbe illegale se la mega corporazione di turno non si fosse già letteralmente comprata la polizia) una corsa di macchine attraverso ciò che resta degli Stati Uniti, con una particolarità: le auto in questione non vanno a benzina... Ma a sangue. E dispongono anche di un comodo frullatore dentato per carne e ossa.
Solo più due poliziotti onesti rimangono nella polizia. Uno viene coinvolto suo malgrado nella corsa, finendo a fare da copilota a una stangona di quelle che si possono vedere, davvero, solo nei film trash (e nei porno). L'altro viene rapito dalla mega corporazione di cui sopra e torturato da una ginoide che ama i completi da dominatrice sadomaso...
E questa è solo la prima puntata.
Anche voi piangete per la fine di Ash Vs. Evil Dead? Anche a voi sembra che passi davvero troppo tempo tra una stagione e l'altra di Z Nation?
Beh, ho la serie televisiva giusta per rifarvi la bocca: Blood Drive!
La trama in soldoni: futuro distopico in cui gli Stati Uniti sono stati divisi in due da una "crepa", un vero e proprio immane crepaccio dal quale hanno iniziato a uscire strani miasmi che hanno costretto gli abitanti ad abbandonare la zona. In qualche modo che non ho capito questo ha reso il petrolio molto raro, così che la benzina è diventata carissima.
Ma forse c'è una soluzione a questo problema, visto che qualcuno sta organizzando illegalmente (o meglio, sarebbe illegale se la mega corporazione di turno non si fosse già letteralmente comprata la polizia) una corsa di macchine attraverso ciò che resta degli Stati Uniti, con una particolarità: le auto in questione non vanno a benzina... Ma a sangue. E dispongono anche di un comodo frullatore dentato per carne e ossa.
Solo più due poliziotti onesti rimangono nella polizia. Uno viene coinvolto suo malgrado nella corsa, finendo a fare da copilota a una stangona di quelle che si possono vedere, davvero, solo nei film trash (e nei porno). L'altro viene rapito dalla mega corporazione di cui sopra e torturato da una ginoide che ama i completi da dominatrice sadomaso...
E questa è solo la prima puntata.
lunedì 6 maggio 2019
N di meNare e Riviera Napalm
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
N di meNare e Riviera Napalm sono due volumi pubblicati all'interno della collana Lethal Books, a opera di quello che non ho capito bene se va considerato un collettivo di autori o un movimento letterario (o una banda di cialtroni), ma che si dà l'altisonante nome di Ignoranza Eroica. Collettivo o movimento (o cialtroni) che sia, propone una letteratura d'intrattenimento fine a sé stesso, fatta di antieroi grezzi e maleducati alle prese con situazioni ancora più grezze e maleducate. Il tutto declinato nel fantasy o nella fantascienza, con una predilezione per l'ambientazione italiana. Mi considero conquistato.
N di meNare è una raccolta di racconti senza nessuna particolare eccellenza, ma che vanno comunque dal buono al più che buono. Brutti non ce ne sono.
Nella prima metà della raccolta si nota anche una certa continuità di stile: i racconti hanno tutti un ambientazione simile, un Medioevo con inserti soprannaturali, popolato di persone sporche e cattive, buzzurri senza niente di eroico, che non esitano a ricorrere all'uso della mazza ferrata quando le circostanze sembrano richiederlo... E anche quando non lo sembrano. Gli autori cercano anche di utilizzare un linguaggio simile, con l'uso di una terminologia desueta e pomposa.
Nella seconda metà della raccolta i racconti diventano più variegati, si perde l'utilizzo di questo linguaggio particolare e vengono inseriti anche alcuni racconti prettamente fantascientifici, che forse stonano un po' con il resto.
N di meNare e Riviera Napalm sono due volumi pubblicati all'interno della collana Lethal Books, a opera di quello che non ho capito bene se va considerato un collettivo di autori o un movimento letterario (o una banda di cialtroni), ma che si dà l'altisonante nome di Ignoranza Eroica. Collettivo o movimento (o cialtroni) che sia, propone una letteratura d'intrattenimento fine a sé stesso, fatta di antieroi grezzi e maleducati alle prese con situazioni ancora più grezze e maleducate. Il tutto declinato nel fantasy o nella fantascienza, con una predilezione per l'ambientazione italiana. Mi considero conquistato.
N di meNare è una raccolta di racconti senza nessuna particolare eccellenza, ma che vanno comunque dal buono al più che buono. Brutti non ce ne sono.
Nella prima metà della raccolta si nota anche una certa continuità di stile: i racconti hanno tutti un ambientazione simile, un Medioevo con inserti soprannaturali, popolato di persone sporche e cattive, buzzurri senza niente di eroico, che non esitano a ricorrere all'uso della mazza ferrata quando le circostanze sembrano richiederlo... E anche quando non lo sembrano. Gli autori cercano anche di utilizzare un linguaggio simile, con l'uso di una terminologia desueta e pomposa.
Nella seconda metà della raccolta i racconti diventano più variegati, si perde l'utilizzo di questo linguaggio particolare e vengono inseriti anche alcuni racconti prettamente fantascientifici, che forse stonano un po' con il resto.
giovedì 2 maggio 2019
Windjammers e i suoi cloni
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Windjammers, un gioco, un mito!
Pubblicato nell'ormai lontano 1994 dalla Data East per Neo Geo (in Giappone con il nome Flying power disc) è simile al Pong con personaggi al posto delle barrette e un frisbee al posto della pallina, colpi speciali fiammeggianti e aree in cui mandare il frisbee con punteggi differenti.
Sei personaggi e sei schemi, ognuno con caratteristiche peculiari. Si va dalla ragazzina giapponese velocissima ma poco potente, al panzer tedesco potentissimo ma inchiodato per terra. E c'è pure un italiano, Loris Biaggi, che ci gratifica di grida in italiano come "forza!" o "tiro a vortice"!
Windjammers era divertente! Niente di troppo complesso, nè tattico, niente che faccia venire voglia di farci più di una partita veloce ogni tanto... ma quella partita te la facevi proprio volentieri! Le mie 500 lire ce le ho buttate più di una volta.
Si dice che sia ispirato a un gioco realmente esistente, il 10-S, che ha regole coperte da copyright fin dal 1980. La data East non ha chiesto il permesso per utilizzare le regole, e il loro creatore non ha mai visto un centesimo di risarcimento.
In realtà non ho trovato nè il nome dell'ideatore nè lo sport con il nome 10-S, ma cercando "frisbee tennis" su youtube escono dei video amatoriali di gente che si lancia il frisbee su un campo da tennis, una roba noiosissima. Non fanno nemmeno uscire le fiamme dal frisbee!
Possibile che a nessuno sia mai venuto in mente di fare un seguito di questo gioco, splendido nella sua semplicità, ma purtroppo limitato nel numero di personaggi e di stage?
Ora, il 29 agosto 2018 è uscito un remake, su Playstation 4 e PSVita. Ma il gioco è rimasto identico, con solo delle bande laterali per poter essere giocato su schermi 16/9 e con la possibilità di modificare la risoluzione dello schermo fino a farlo assomigliare a un vecchio CRT.
Ma un seguito? Qualcosa che ci dia la possibilità di giocare con una marea di personaggi in un mucchio di schemi che abbiano un casino di effetti e ostacoli diversi?
In realtà, di seguiti non ufficiali ce ne sono stati. Ecco una carrellata dei principali (cioè quelli che non sono proprio giochini amatoriali fatti nei ritagli di tempo da programmatori annoiati).