venerdì 20 aprile 2018

Superman compie 80 anni: un excursus sulle fonti che hanno ispirato il personaggio.

action comics 1Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Ricorreva qualche giorno fa, il 18 aprile, l'anniversario per gli 80 anni di Superman. Il 18 aprile del 1938 usciva in edicola il numero 1 di Action Comics, collana antologica che avrebbe ospitato anche storie di altri personaggi oltre a Superman ed è pubblicata ancora oggi.
In quel numero esordisce appunto Superman, quella famosa immagine dove solleva una macchina.
Macchina che, se siete curiosi, è per l'esattezza una Desoto.

Il personaggio è stato creato da Jerry Siegel e Joe Shuster nel'33, ma solo nel '38 è stato pubblicato, dopo che gli autori ebbero ceduto i diritti del personaggio per un tozzo di panne (almeno rispetto a quello che avrebbe fruttato dopo). I due hanno poi intentato causa all'azienda, che è stata obbligata a pagare loro 60.000 dollari (nel 1948, una bella cifretta ma niente di che se pensiamo che si tratta di SUPERMAN).
Nel 1975 lanciarono poi una campagna mediatica denigratoria nei confronti della casa editrice, che per evitare cattiva pubblicità li riassunse 30 anni dopo che si erano licenziati, assicurando loro una pensione da 35.000 dollari al mese.
Dopo la faccenda giudiziaria con la DC Shuster lasciò il mondo dei comics, ma Jerry Siegel continuò a lavorare. Nel 1971 incontra a Los Angeles l'allora direttore di Topolino Mario Gentilini, che gli propone di lavorare per lui.
Siegel ha all'attivo 155 storie per la Disney Italia, per la maggior parte a tema fantascientifico.

Automobile

Ma quello su cui mi va di concentrarmi oggi è l'origine di Superman. Non nel senso che arriva da Krypton eccetera, ma piuttosto sulle fonti alle quali gli autori si sono ispirati.
Si sa che Superman è il primo supereroe in senso stretto, ma già all'epoca l'originalità assoluta era un'utopia. Anche Superman ha i suoi antenati letterari, ai quali gli autori si sono ispirati.


Doc Savage

Vengono in mente le riviste "pulp", su cui venivano narrate a puntate le storie di personaggi eroici e infallibili, dei quali il più noto è senza dubbio Doc Savage, invincibile, intelligentissimo, eroico. Non va considerato un antenato diretto di Superman in quanto la sua prima storia è uscita nel 1933, quindi in teoria sono coscritti se davvero Superman è nato nello stesso anno; sta di fatto che Doc Savage ha una base in Alaska che chiama Fortezza della Solitudine. Vi ricorda qualcosa?

doc savage fortress of solitude


Andando ancora più indietro si può pensare alle Dime Novel del far west, dove agivano personaggi come Kit Carson e Buffalo Bill, invincibili e in grado di compiere imprese sovrumane.
Oppure possiamo esagerare, e andare a scomodare gente come Achille o Sigfrido, o come il mitico Ercole al quale ho dedicato una serie di post.


kit carson dime novels

Ma cerchiamo di non andare troppo indietro. sulle riviste pulp veniva anche pubblicato quello che probabilmente è il principale ispiratore della figura di Superman: John Carter di Marte, di Edgar Rice Burroughs (Siegel stesso ammise che fu tra le fonti di ispirazione del personaggio).
Il romanzo Sotto le lune di Marte fu pubblicato a puntate nella rivista The All-Story nel 1912.
John Carter si può considerare il papà di buona parte della narrativa fantasy e fantascientifica venuta dopo.
Per dire, si possono riscontrare debiti nei confronti di John Carter in Guerre Stellari, nei Masters Of The Universe, Flash Gordon, Dune, Conan, Avatar e chissà quanta altra roba.

John Carter di marte

Prendiamo in considerazione la prima versione di Superman, a cui autori successivi hanno aggiunto poteri a raffica senza nessuna logica. Il primo Superman non ha i sensi potenziati, non vola (ma può compiere balzi prodigiosi superando anche i palazzi), non spara i raggi laser dagli occhi e non ha il soffio congelante.
Quindi, i poteri di entrambi corrispondono: sia John Carter che Superman sono dotati di forza molto superiore a quella umana, ed entrambi possono saltare a enormi altezze.
Entrambi hanno acquisito queste capacità al loro arrivo su un pianeta alieno: Marte per John Carter, con la sua gravità minore, e la Terra per Superman, con le radiazioni del suo sole giallo. Addirittura, secondo quanto dichiarato da Siegel in un'intervista, inizialmente anche il motivo era lo stesso: il pianeta Krypton avrebbe dovuto essere più grande e avere una gravità maggiore della Terra. è stato poi cambiato in seguito.
Entrambi sono bloccati sul pianeta in questione, soli della loro razza in un mondo abitato da alieni, alieni per i quali diventano degli eroi.
Su molte copertine, inoltre, John Carter veniva anche raffigurato con un mantello rosso.


John Carter di marte

Ma non è l'unica delle fonti di ispirazione ammesse dal duo di autori.
L'altra ispirazione principale è Hugo Danner, protagonista del romanzo del 1930 Gladiator, di Philip Wylie. In questa storia degli scienziati creano un siero per aumentare le capacità umane e lo iniettano nella moglie incinta di uno di loro. Il bimbo che nasce si trova quindi con superforza, pelle antiproiettile e supervelocità. Inoltre, come Superman, nasconde i suoi poteri e la sua vera identità al mondo. In una scena del libro solleva anche un'auto sopra la testa.
A differenza di Superman, Hugo non è un eroe, anzi, nascondere la sua identità è il tema principale del romanzo, né fa nulla di particolarmente eroico per tutto il tempo.
Il finale non è male, quindi ora ve lo rivelo, sappiatelo se avete intenzione di leggerlo: Danner sale sulla cima di una montagna, e chiede a Dio cosa deve fare della sua vita e dei suoi poteri. E viene colpito a morte da un fulmine. Chi ha detto che chiedere non costa niente?

Gladiator, di Philip Wylie


Il siero avrebbe dato a Hugo Danner il potere proporzionale di un insetto. Se questo vi ricorda un altro illustre personaggio della concorrenza, sappiate che durante l'originale narrazione delle origini anche i poteri di Superman vengono paragonati a quelli di un insetto.


Superman

 E anche Hugo ha il potere di compiere salti prodigiosi.

Hugo Danner,

In qualche modo che mi sfugge la DC è poi entrata in possesso anche dei diritti su questo personaggio, e l'ha ricreato come omaggio all'interno del DC universe (o uno dei DC Universe, che li rebootano in continuazione). In particolar modo gli viene affibbiato un figlio, Arnold Munro, che entra a far parte di uno di quei gruppi di giovani supereroi con nomi come Young Vattelapesca. E chiaramente gli fanno incontrare Superman, in qualche storia dimenticabile.

Hugo Danner,


Se vi è piaciuto questo viaggio nelle origini del primo supereroe, non perdetevi il mio articolo sulle migliori storie di Superman secondo me!

Tutti i miei post su Superman

Il Moro



11 commenti:

  1. Complimenti, adoro il pulp e come si è auto-contagiato! Splendido post, e bare dal mitico Doc Savage è sempre cosa buona e giusta :-P

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  2. Ottimo articolo, aggiungo solo che la faccenda della gravità non è solo stata dichiarata da Siegel in un'intervista ma veniva proprio ribadita nei fumetti (in una tavola simile a quella che hai messo, una cosa simile a questa vignetta).

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  3. Non a caso poi Superman nel mondo degli eroi DC sarà chiamato anche come "colui che è giunto per primo".
    Ottimo post!

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  4. Avendo seguito solo sporadicamente il personaggio, non sapevo che i poteri a Superman fossero stati aggiunti un po' alla volta...
    Post interessante. E in ogni caso, ogni citazione di Burroughs per me è sempre benvenuta ^__^

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    1. Io i john Carter li ho letti tutti con gran piacere. Di Tarzan ammetto di non essere riuscito ad andare oltre il secondo.

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  5. Complimenti, articolo interessantissimo :D
    Fa sempre piacere scoprire le origini di un personaggio tanto famoso quanto "anziano"!
    Tra l'altro non pensavo gli gli autori successivi avessero aggiunto poteri a Superman! Ecco perché non vedo spesso di buon occhio il passaggio di un personaggio per le mani di molti autori, preferisco che l'opera resti in capo al creatore originale XD

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    1. Gli sono stati aggiunti un po' per volta del tempo. Addirittura ho letto da qualche parte che qualcuno gli fu addirittura tolto perché erano diventati davvero troppi.

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