martedì 3 settembre 2013

Elysium, recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Parliamo di Elysium, scritto, sceneggiato e diretto da quel Neil Blomkamp che IMHO ci regalò con District 9 il più bel film di fantascienza del 2009 (e quell'anno uscì anche Avatar).

Si ritorna alle atmosfere di tremenda povertà che ci ricordiamo dal film precedente, ma stavolta invece della periferia di Johannesburg a essere trasformata in baraccopoli è l'intera Los Angeles (e, almeno in teoria, tutto il resto del pianeta).

Abbiamo un mondo devastato dalla povertà, dall'inquinamento, dall'esaurimento delle materie prime e qualsiasi altro accidente vi venga in mente, contrapposto a Elysium, un'immensa stazione spaziale abitata esclusivamente dai ricchi, dove tutto è perfetto e ci sono macchine in grado di guarire qualsiasi malattia.
Il nostro Matt Damon, dopo essersi beccato una dose letale di radiazioni nella fabbrica di droidi dove lavorava, decide di giocare il tutto per tutto e lottare con ogni mezzo per raggiungere Elysium e guarire.
Nel frattempo magari salva anche il mondo, ma senza farlo apposta.


E' facile paragonare Elysium a District 9, sia dal punto di vista estetico che per i temi trattati, in questo caso il modus vivendi delle zone più disagiate del pianeta. Mentre, però, nel precedente film i temi del razzismo e dell'apartheid erano trattati con maggiore consapevolezza (pur con l'utilizzo di diversi stereotipi) e ben inseriti all'interno della vicenda narrata, qui gli stereotipi sono talmente evidenti da sembrare quasi barzellette.
Semplicemente, la contrapposizione tra ricchi e poveri, e soprattutto la "cattiveria" dei ricchi, quasi sempre gratuita, è esagerata, e la cosa salta all'occhio, tanto da farla diventare caricaturale. E tutta quanta l'ambientazione fa parecchia fatica a stare in piedi. Cioè, abbiamo un intero pianeta di poveracci e una sola città di ricchi sfondati (perché per quanto possa essere grande Elysium alla fine non può contenere più abitanti di una grande città). Dai, non regge. Senza contare altre cose che non dico per non spoilerare.


Di contro, mi viene anche da pensare che esistono zone del mondo dove i lavoratori sono sfruttati e considerati nel modo mostrato nel film, se non peggio. Allora forse immaginare tutto un mondo così, anche se non plausibile, può essere comunque considerato un semplice esercizio di speculazione fantascientifica.

E poi il film ha un ottimo ritmo e begli effetti speciali, con tanto di cattivo caricaturale da film di Swartzy degli anni '80-'90 (interpretato tra l'altro dal protagonista di District 9), così che si può definire un buon film di fantascienza action... come i film di Swartzy e muscolosa compagnia degli anni '80-'90. Anche se ci sono cose che non stanno in piedi non importa, l'importante è che ci sia qualcuno che spara saltando con una pistola per mano, no? :-)



Ecco, questa è la sensazione che lascia questo film: una sceneggiatura "alla moda di una volta", tipica di quei film che forse non erano proprio di serie B ma poco ci mancava, per una regia ed effetti speciali dal taglio moderno.


Alla fine, la cosa che mi ha dato più fastidio sono le scene di lotta girate "shakerando" la telecamera: le odio, non capisco la ragione della loro esistenza e taglierei le mani a chiunque le usi.

Quindi, pregi e difetti per un film che alla fine si dimostra essere tempo ben speso se non si va a cercare con eccessiva pignoleria i difetti nella sceneggiatura. Cosa che tra l'altro io e credo chiunque altro si diletti di scrittura fa costantemente: perdonateci, non possiamo proprio farne a meno.

Mi piacerebbe capire perché i ricchi fighetti parlano francese e i poveri buzzurri spagnolo... ci sarà qualche riferimento che mi sfugge, o è solo un altro stereotipo?

Il Moro

6 commenti:

  1. Beh, se è Los Angeles gli sfigati parlano spagnolo come gli immigrati messicani odierni. Ricordiamo Machete. Sul francese, sinceramente, non saprei proprio. Penso sia visto come una lingua elitaria nel mondo anglosassone, anche pensando al loro sistema di istruzione che non prevede lo studio approfondito di lingue straniere.

    RispondiElimina
  2. Uhmm, ho capito, mi sa di minchiata... District 9 era proprio... un altro film ;)

    Saludos!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non proprio una minchiata, ma i capolavori sono altri.

      Elimina
  3. Concordo; film tecnicamente molto ben fatto ma davvero estremamente scontato nella trama. Sa molto di b-movie anni '80 con budget alto! Se si guarda senza pretese può divertire, se si cerca un intreccio profondo, meglio guardare altrove!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il punto è che la maggior parte dei film fantascientifici ad alto budget degli ultimi anni sono così: da guardare senza troppe pretese. Il che fa anche un po' ridere, se penso che devo avere "poche pretese" da un film costato magari centinaia di milioni di dollari! Ormai importa solo più la spettacolarità e della trama chissenefrega, l'originalità e l'attenzione per la sceneggiatura e per i dettagli vanno cercate nelle produzioni minori. Possibile che con tutti i milioni che spendono per un film non possano tirare fuori un milioncino in più per uno sceneggiatore con le palle quadrate, e magari lasciargli fare come vuole lui invece di stare dietro ai diktat di produttori che i film non i guardano neanche e si basano solo su fantomatiche statistiche di mercato?
      Il Moro

      Elimina

;