venerdì 6 settembre 2013

Lone Survivor, recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Lone Survivor è un videogioco indie di genere survival horror, creato dal solo Jasper Byrne nel buio della sua cameretta. Sì, di incubi deve averne spesso.

La trama è piuttosto misteriosa, all'inizio, e si dipana via via che si avanza nel gioco, svelando nuovi e sorprndenti particolari che ovviamente non posso spoilerare.
Il nostro protagonista senza nome si trova al terzo piano di un condominio, in un mondo apparentemente distrutto da un'epidemia che ha trasformato la maggior parte delle persone in orribili creature simil-zombi. Non ci vengono date ulteriori spiegazioni. Il protagonista stesso non sa come il mondo sia ridotto in quello stato, non ci è dato di sapere nemmeno il suo nome. Ma vuole uscire dal condominio. Non sa cosa ci sia là fuori, ma non potrà essere peggio di quello che vaga per quei maledetti corridoi.
Ma il pericolo non viene solo dalle creature che gridano dietro la porta. Le strane visioni e le situzioni surreali instilleranno nell'anonimo protagonista più di un dubbio sulla sua sanità mentale...


La prima cosa che salta all'occhio è l'aspetto grafico: altamente pixelloso, molto retrò, paragonabile forse ai primi giochi dell'era 8 bit. di contro, il sonoro è invece moderno ed evocativo. Molti effetti sonori provengono da altri giochi, soprattutto da Silent hill, al quale questo Lone survivor si ispira dichiaratamente. Le inquietanti musiche, invece, sono farina del sacco dell'autore.

Beccatevi l'inquietante trailer:


Il gioco vi chiede di esplorare a fondo i corridoi e le stanze del condominio, aiutati da una mappa e una torcia che tanto ricordano Silent hill. Corridoi infestati da orribili creature, come dicevamo, che sarà meglio cercare un modo per evitare visto che la pistola in nostro possesso non solo avrà i colpi limitati, ma sarà anche difficile da utilizzare per via di un sistema di controllo piuttosto legnoso: in pratica c'è un tasto per estrarla, ma una volta estratta non ci si può più voltare e bisogna per forza rimetterla via, il che non è un bene se consideriamo che alcuni nemici hanno la capacità di saltarci oltre per prenderci alle spalle.
Purtroppo non c'è modo di modificare gli scomodi comandi, non è possibile nemmeno cambiare i tasti assegnati: frecce per muoversi e X, C e spazio per interagire... Io sono abituato a guidare il movimento con la solita combinazione WASD, con la mano sinistra, e interagire con la destra, e dover scambiare le mani mi ha provocato inizialmente un po' di confusione.


Oltre che dai nemici, dovremo guadarci anche da noi stessi: spesso il nostro protagonista si lamenterà della fame o della stanchezza, e allora bisognerà trovare da mangiare o tornare nella nostra stanza a dormire (il che ci permetterà tra l'altro di salvare la partita).


Il gioco dispone inoltre di finali multipli, che dipenderanno dalle scelte effettuate nel gioco. Scelte il più delle volte non così ovvie (di molte non mi sarei nemmeno accorto, se non l'avessi letto su siti specializzati). Ad esempio, se cuoceremo il cibo invece di mangirlo crudo, o se faremo uso delle droghe che sì ci doneranno utili bonus, ma che comunque droghe sono e ci provocheranno quindi strane allucinazioni.

Insomma, per essere stato programmato da una sola persona, il gioco è davvero ben riuscito. è in grado di provocare inquietuine grazie alle atmosfere, alle musiche e all'impianto narrativo che svela nuovi particolari poco a poco, senza ricorrrere al facile spavento (come Slender, per intenderci, rimanendo nell'ambito indie).


Purtroppo non è disponibile una versione italiana, ma se sono riuscito a raccapezzarmici io con l'inglese può farlo chiunque.

Questo è il sito ufficiale, dal quale si può comprare il gioco per 10$ o scaricare una demo. Ovviamente è disponibile anche su Steam.


Un difetto si può riscontrare nell'eccessiva pixellosità della grafica: a volte sembra davvero di giocare col Lego. Se giocate a schermo intero su un monitor abbastanza grande, può effettivamente dare fastidio agli occhi, e il gioco non ci dà nessuna possibilità di modificare la risoluzione o giocare in finestra.
Per fortuna su itnerdet si trova la soluzione a tutto!

Per giocare in finestra:

all'interno della cartella \Lone Survivor\META-INF\AIR c'è un file chiamato application.xml , modificatelo con blocco note o un altro editor di testo.

dovete cercare le voci

<!-- The window's initial width in pixels. Optional. -->
        <!--  <width>640</width> -->

        <!-- The window's initial height in pixels. Optional. -->
        <!-- <height>480</height> -->


eliminate <!-- e --> , sostituite 640 e 480 con valori a vostro piacere. se avete uno schermo 16/9 potete ad esempio provare 852x480, 1066x600, 1280x720, 1366x768, 1422x800.


Poi, se volete spostare la finestra in una posizione differente, cercate

        <!-- The window's initial x position. Optional. -->
        <!-- <x></x> -->

        <!-- The window's initial y position. Optional. -->
        <!--  <y></y> -->

eliminate <!-- e --> e tra i due parametri inserite il punto dello schermo nel quale posizionare l'angolo in alto a destra della finestra. Ad esempio, io ho messo <y>300</y> per averlo a metà altezza.

In questo modo, con lo schermo un po' più piccolo l'aspetto pixelloso sarà attenuato e darà meno fastidio.
E poi non dite che questo non è un blog di servizio!

Il Moro

2 commenti:

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