lunedì 18 febbraio 2013

Meteorite in Russia

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Iniziamo con questo una serie di articoli nei quali vorrei esaminare alcuni aspetti propri della fantascienza da un punto di vista più pragmaticamente scientifico.

Non si può scrivere di fantascienza senza avere una conoscenza almeno di base della scienza. E alcuni concetti scientifici sono stati nati proprio all'interno della fantascienza.
Se poi prendiamo in esame gli autori di fantascienza, scopriamo che molti di loro sono anche scienziati. Isaac Asimov, ad esempio, era un biochimico. Per comprendere meglio la fantascienza, quindi, bisogna approfondire alcuni concetti.

Io però non sono uno scienziato nè un genio, ma solo un appassionato con accesso a internet. Quindi, cercherò di parlare di questi argomenti con linguaggio semplice e senza entrare troppo nel tecnico (più che altro perché non ne sarei capace).

Avrei voluto iniziare con un post sulla singolarità tecnologica, che ho già pronto da un po', ma proprio l'altro giorno un meteorite ha fatto danni in Russia.

Un meteorite, gente.
Cioè, come nei film!



Allora, di asteroidi, corpi celesti simili a pianeti ma molto più piccoli e solitamente non sferici, ce ne sono sparsi un po' per tutto il sistema solare, ma la maggior parte si trova ad orbitare a metà strada tra Marte e giove, nella zona detta Fascia principale. Si tratta presumibilmente di oggetti che non sono riusciti a unirsi per formare un pianeta a causa dell'interferenza gravitazionale di Giove.
Questi asteroidi subiscono l'effetto gravitazionale di tutti i corpi celesti più grandi, tra cui anche la Terra, ovviamente. Quando si avvicinano a un pianeta al punto da precipitarvi allora prendono il nome di meteoriti.

Finchè non ci rompe le scatole, è un asteroide.

L'atmosfera terrestre viene bersagliata di piccole meteoriti in continuazione, si calcolano in media 500 corpi l'anno grandi come una palla da tennis o giù di lì. La quasi totalità si disintegra nell'atmosfera per via dell'attrito con l'aria.
Non tutti però sanno che in media una volta l'anno entra nell'atmosfera un meteorite con un diametro tra i 5 e i 10 metri, il che equivale a una potenza distruttiva pari a quella della bomba atomica che distrusse Hiroshima. Di solito però non se ne accorge nessuno, perché questi meteoriti, costituiti di solito da ghiaccio o materiali comunque diversi dalla roccia "dura e pura", esplodono nella stratosfera, con gran rumore e un mucchio di luce ma senza conseguenze al suolo. Calcolate anche che la maggior parte della superficie terrestre è disabitata.
Questa volta, invece, è successo sopra una zona densamente abitata.

La scia del meteorite in Russia.

Diamo un'occhiata ai precedenti (qui la fonte):

30 giugno 1908: sul fiume Tunguska, nella Siberia centrale, in Russia, esplode un frammento di ghiaccio della cometa Encke a 5-10 chilometri di quota, con una forza calcolabile in circa 3-5 Megatoni (pari a circa 300 bombe atomiche sganciate su Hiroshima). Il frammento abbatte 80 milioni di alberi su una superficie di 2.150 chilometri quadrati. Si stima che eventi del genere si verifichino ogni 300-600 anni. Ci furono migliaia di animali abbattuti e, stando alle testimonianze locali, molti cacciatori e abitanti di povere capanne feriti ed ustionati; ma, a quanto sembra, nessun morto.
Alberi abbattuti a Tunguska
13 agosto 1930: una grande caduta meteoritica investe il corso del fiume Curuca, in Brasile, una zona chiamata, appunto, la “Tunguska brasiliana”.

30 novembre 1954: è il primo caso conosciuto di persona colpita da un meteorite. A Sylacauga, in Alabama, una condrite di 4 chili buca il tetto di una casa e colpisce Ann Hodges che si trovava nel suo salotto, ferendola a un’anca.

9 ottobre 1992: l’auto della signora Michelle Knapp di Peekskill, nello Stato di New York, è colpita in pieno da un meteorite di una dozzina di centimetri.

18 gennaio 2000: una sfera di fuoco esplose sopra la città di Whitehorse, nello Yukon canadese, a un’altezza di circa 26 chilometri, illuminando a giorno il cielo notturno. Si stima che il meteorite prodotto dalla palla di fuoco abbia 4,6 metri di diametro e un peso di 180 tonnellate.

15 settembre 2007: una condrite si schianta nei pressi del villaggio di Carancas, nel sud-est del Perù, vicino al Lago Titicaca, formando un cratere che presto si riempie d’acqua e spargeva gas mefitici attorno all’area circostante. Molti residenti dell’area si ammalano, apparentemente a causa dei gas nocivi emessi sprigionati dall’impatto.

7 ottobre 2008: un meteorite classificato come 2008 TC3 viene rilevato nella sua traiettoria per 20 ore, mentre si avvicina alla Terra; impatterà nel deserto del Sudan dove verranno recuperati numerosi detriti. E’ la prima volta che un frammento di meteorite viene avvistato prima che raggiunga l’atmosfera.

21 novembre 2009: nel nord del Sudafrica venne avvistata una palla di fuoco, ripresa da telecamere delle polizie e probabilmente il meteorite colpisce un’area remota al confine con il Botswana.

L'evento di Tunguska, nel 1908, merita un approfondimento.
Non ci sono testimoni oculari che possano spiegare con esattezza cosa è successo. Si sa che sono stati abbattuti tra i 60 e gli 80 milioni di alberi, su una superficie di oltre 200 chilometri quadrati. Il rumore dell'esplosione venne udito a mille km di distanza. A 600 km alcuni vagoni del treno deragliarono. Si presume che abbia avuto una potenza più o meno 200 volte superiore alla bomba che ha distrutto Hiroshima. 200 volte!
Ci sono diverse ipotesi sull'accaduto, ma la più accreditata è quella dell'esplosione di un meteorite di 30 metri di diametro, esplosione che sarebbe avvenuta a circa 8 km di altezza dal suolo.
Il mistero che avvolge ciò che è avvenuto a Tunguska, però, ha ispirato diverse opere fantascientifiche, che lanciano le ipotesi più diverse, compresi gli UFO e NIkola Tesla, che ultimamente è un po' come il prezzemolo. Personalmente ricordo i numeri 22 e 23 di Martin Mystere e una storia di PKNA, non ricordo il numero.
Purtroppo non ricodo nemmeno la "soluzione" del mistero...

 A un meteorite pare sia dovuta anche l'estinzione dei dinosauri, per l'esattezza a un meteorite caduto nella penisola dello Yucatan, in Messico. Quella volta il botto fu qualcosa come un miliardo di volte più forte di Hiroshima. Come conseguenze, oltre a terremoti e tsunami, potrebbro essere state sparate tonnellate di polvere nell'atmosfera, causando un oascuramento globale e un abbassamento della temperatura che avrebbe determinato la fine dei grandi animali a sangue freddo.
Se non fosse stato per lui, magari a quest'ora saremmo tutti uomini-serpente!

Così!

Nel caso del 16 febbraio, invece, un meteorite è entrato nell'atmosfera scendendo rapidamente di quota, esplodendo in più fasi (almeno 9, pare) sopra un'area abitata degli Urali, in russia. Sono state colpite sei città.

Allora, dannati nerd, mettetevi il cuore in pace: nessuna delle 1200 persone colpite dai frammenti ha sviluppato superpoteri!
E io che ci speravo.
In realtà, sembra che i feriti siano stati colpiti esclusivamente dai frammenti di vetro distrutti dalle onde d'urto delle varie esplosioni che si sono verificate in quota. E' stato rinvenuto un cratere in un vicino ghiacciaio che potrebbe contenere frammenti del meteorite, ma per ora la zona è stata sigillata dai militari.
Ciononostante, su siti russi ci sono già in vendita dei pezzi di meteorite a 500 rubli l'uno. Cosa ci si inventa per campare...


Il cinema ha più volte prospettato l'ipotesi di un meteorite scagliato contro la Terra.
Come dimenticare Armageddon, con Bruce Willis, e Deep impact, usciti nello stesso anno. Prima, nel 1979, uscì Meteor, con Sean Connery, film dai toni moolto più pacati, che poneva l'accento su una collaborazione russ-americana per fronteggiare il pericolo comune.
Una cosa che accomuna tutti questi film è: riescono sempre a prevedere l'arrivo dei meteoriti mesi prima. Com'è che questa volta che è successo davvero non ne avevano neanche l'idea? XD

Meno male che c'è sempre Bruce Willis a salvaci il...
Film a parte, diciamo che non siamo proprio al sicuro.
Insomma, il motivo principale per cui non siamo ancora stati distrutti da un meteorite gigante, come i dinosauri prima di noi o, prima ancora, le vittime della grande modia, 251 milioni di anni fa, quando morì il 90% delle specie sulla Terra (ma le vere cause di questo evento sono ancora in discussione), visto che, come abbiamo già detto, veniamo colpiti da meteoriti continuamente, e visto con quanta efficienza il meteorite russo è stato avvistato prima che potesse fare danni... il motivo principale per cui siamo ancora vivi, dicevamo, è dcisamente il culo.

Il Moro







4 commenti:

  1. Ahah in effetti è una conclusione abbastanza azzeccata. I meteoriti piccoli sono trascurabili e pure difficili da ''beccare''. In questo caso insomma, come dici tu, non ce ne siamo accorti finché non è successo quel bel casino. Coi meteoriti grossi però possiamo stare un po' più sicuri. C'è un buon monitoraggio e sono calcolati i vari livelli di rischio. Il punto è che se uno di questi puntasse la Terra sarebbe un bel problema levarcelo dalle scatole... Altro che Armageddon

    RispondiElimina
  2. Culo... parola mai meglio usata.
    E pensare che c'è gente che non vuole credere a quello che è successo in Russia. Sempre ad avere pregiudizio su quello che accade intorno alla nostra terra...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma oggi alla fine i pezzi di meteorite li hanno trovati, quindi direi che ci sono pochi dubbi...
      Il Moro

      Elimina

;