Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Abbiamo capito che a Max Brooks, figlio del noto regista Mel, piacciono gli zombi.
Oltre a scrivere testi per Saturday night live, tutto quello che ha fatto (o almeno quello che è finito su wikipedia) sono tre libri, tutti sul tema zombi.
Il primo è del 2006, e s'intitola Manuale per sopravvivere agli zombi (The zombie survival guide).
Ho provato a leggerlo tempo fa, ma non mi ha preso granché. Si tratta proprio di una "guida", con consigli utili a sopravvivere a diverse tipologie di attacco zombi. L'ho trovato troppo serio, scritto senza alcuna ironia, e l'ho mollato prima della metà.
Nello stesso anno è uscito World War Z. La guerra mondiale degli zombi (World war Z: An oral history of the zombie war). Ed è di quello che parliamo oggi.
In World war Z la guerra contro gli zombi è ormai conclusa e vinta. Un giornalista ripercorre le vicende della guerra, dai primi attacchi alla vittoria, passando per gli apocalittici scontri che hanno sconvolto l'intero pianeta, attraverso interviste a numerosi personaggi che hanno vissuto la guerra in prima persona. Abbiamo generali, eroi di guerra, medici, politici ma anche persone comuni, semplici sopravvissuti.
Il risultato finale è eccezionale: un passetto per volta, Max Brooks ci racconta un'apocalisse zombi di dimensioni mai viste, con scene di una forza incredibile, cariche di cupa disperazione, paura, rabbia, ma anche ottimismo, volontà di sopravvivere.
La cosa più interessante è che Brooks è riuscito a prendere in esame praticamente ogni aspetto possibile, ogni immaginabile conseguenza che una presenza massiccia di zombi può avere sul mondo. Lo scenario non è limitato alla sua America, ma va dalla Cina a Israele alla Corea, e molte altre località. Ci viene mostrato come le diverse nazioni reagiscono alla minaccia, secondo le loro caratteristiche storiche, geologiche, religiose. Si va dagli intrighi politici alle operazioni militari di annientamento. Si va dalle storie dei sopravvissuti nelle zone più fredde, dove gli zombi si bloccano per il gelo, alla piaga dei non-morti che infestano i fondali marini.
Francamente, è difficile immaginare aspetti della "guerra mondiale contro gli zombi" che l'autore possa aver tralasciato. E' stato fatto un grande lavoro di documentazione, per immaginare cosa sarebbe potuto avvenire nelle varie parti del mondo, approfondire gli aspetti medici, le tattiche militari.
Insomma, questo libro è davvero stato un lavoraccio per il suo autore, lavoraccio che però l'ha ripagato, e ha ripagato i lettori.
Non sono particolarmente amante degli zombi, maneppure li schifo. Ho visto i primi quattro film della saga di Romero e il remake L'alba dei morti viventi. Ho visto The horde. Ho visto Benvenuti a Zombieland e L'alba dei morti dementi, che però sono molto più sul ridere. I primi dell'infinita serie di Resident Evil, dove di zombi se ne vedono pochi, e Io sono leggenda, i cui mostri sono a metà strada tra gli zombi e i vampiri. Anche in 28 giorni dopo non erano zombi, anche se li ricordavano molto. Non me ne viene in mente altri. Ho sempre evitato i vari film sanguinolenti di serie "B" sugli zombi.
Come libri, sono messo anche peggio: ho letto solo Warm bodies, incuriosito dal trailer del film, e L'estate dei morti viventi di John Lindqvist. In entrambi i casi si trattava di zombi ben diversi da quelli "classici" (va beh, ho letto anche Io sono leggenda, ma vale lo stesso che per il film).
Tutto questo per dire che non credo di essere un esperto in materia, c'è in giro gente che non se ne perde uno (ne conosco un paio).
Però, per la mia esperienza, questa è la miglior storia di zombi con cui ho avuto a che fare.
Consigliatissimo. A meno che non odiate gli zombi, ovviamente! ;)
Peccato che il trailer del film in uscita, tratto dal libro, faccia pensare tutto il peggio possibile.
Tornando al discorso iniziale, Max Brooks ha scritto anche un altro libro sul tema zombi: Zombie story e altri racconti che raccoglie quattro racconti sul tema, ambientati durante la guerra mondiale contro gli zombi. E' in coda di lettura, prossimamente ve ne parlerò.
Il Moro
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Ho comprato questo libro qualche tempo fa dopo aver letto un parere simile al tuo. A questo punto penso proprio che gli farò guadagnare qualche posizione in coda di lettura e che presto sarà sul mio comodino. :)
RispondiEliminaVisto che hai fatto un elenco di film sugli zombie, uno molto particolare (che però potrebbe piacerti visto che, se non sbaglio, apprezzi Tarantino) è lo splatter del 2007 scritto e diretto da Rodriguez "Planet Terror". Al pari che in "28 giorni dopo", un'infezione altamente contagiosa trasforma le persone in esseri che non sono proprio zombie, ma li ricordano parecchio.
L'ho visto, in effetti non mi è dispiaciuto. Anche quello era quasi una parodia.
EliminaIl Moro
Bellissimo libro, è piaciuto pure a me che in genere non amo troppo gli zombi ;)
RispondiEliminaConcordo!
EliminaIl Moro
Interessante, soprattutto per quanto riguarda il fatto che indaga sulle conseguenze che potrebbe avere sulle diverse parti del mondo questo "fenomeno". Da aggiungere alla caterva di libri che voglio leggere!:D
RispondiEliminaSì, questo è da leggere, fosse anche solo per il pazzesco lavoro di documentazione che c'è dietro.
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