sabato 24 novembre 2012

Pandorum - L'universo parallelo

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Parliamo un po' di 'sto ennesimo horror fantascientifico, e occhio al sottotitolo!

Pandorum-L'universo parallelo è un film del 2009, diretto da Christian Alvart ed interpretato da Dennis Quaid, più un paio di altri. Sì, non si vede molta gente sullo schermo, se non ricordo male nei titoli di coda scorrevano non più di una quindicina di nomi per il cast. Da qualche parte bisognava pur risparmiare!

La trama: un uomo si risveglia su un'astronave in viaggio nello spazio profondo dopo qualche anno di sonno criogenico. Ma addormentarsi in un freezer senza almeno una borsa dell'acqua calda non è mai una buona idea, e il nostro protagonista si ritrova con la memoria un po' ballerina. Ricorda di essere un membro dell'equipaggio e ha una vaga idea di quale sia la missione dell'astronave: la Terra è ormai devastata dall'inquinamento, dalle tempeste solari, dall'invasione delle coccinelle mannare e dai cantanti di X-Factor, quindi urge caricare qualche migliaio di persone surgelate su un'astronave gigante e spararle verso l'unico altro pianeta abitabile conosciuto nell'universo.
Ma allora perché è l'unico ad essersi svegliato? Che problemi hanno i comandi? E le luci? E cosa sono quei rumori sinistri che si sentono in lontananza? E chi si è fottuto la sua raccolta di figurine dei calciatori Panini? In cerca di risposte, mentre i suoi ricordi riaffiorano lentamente, sveglierà il suo comandante e insieme cercheranno di riattivare i motori della nave... Ma si accorgeranno di non essere soli.




Diciamo subito che il film in questione non aggiunge niente di nuovo al panorama dei survival horror, per rubare un termine ai videogame. Alien su tutti e i vari derivati tipo Pitch Black, ma soprattutto ci sono molte somiglianze, anche a livello estetico, con The descent. Chi gioca ai videogame potrà vederci qualcosa anche da Dead Space.



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Comodi i laccetti per sopravvivere nei corridoi di un'astronave, eh?
Niente di nuovo sotto il sole, insomma, eppure il tutto funziona abbastanza bene. Nonostante il risicato budget di 33 milioni di dollari (risicato, 'nsomma... li avessi io...) sono riusciti a tirare su delle belle scenografie e ad organizzare una buona fotografia, ottenendo un'ottima sensazione di claustrofobia e tensione. Gli attori principali, Dennis Quaid e Ben Foster, se la cavano più che bene, un po' meno l'inutile tizia che è stata messa lì solo perché ha dei begli occhi blu (Antje Traue, comunue gran gnocca). Qualcuno mi spieghi che diavolo di comodità può trovare nel vestirsi come una prostituta sadomaso alla fine del turno, in un'atronave infestata di (SPOILER) mostri cannibali (FINE SPOILER). Che poi non è nemmeno abbastanza scoperta per essere davvero interessante... insomma, o me la fai vedere nuda o mettigli un vestito che abbia un senso, no! Se devo scegliere io... nu-uda! Nu-uda!

L'idea del protagonista smemorato non è di sicuro l'ultima novità (penso che anche Virgilio trovasse l'idea già trita e ritrita), ma è ottima per farci scoprire le cose man mano, insieme a lui. Un ottimo stratagemma per creare tensione ed interesse, oltre ad aumentare l'empatia col personaggio. Certo, il colpo di scena finale è telefonatissimo (non quello poco prima del finale, a quello non c'ero arrivato, dico quello proprio finale-finale) e parecchio già visto pure lui, soprattutto da chi mastica fantascienza a colazione come me.
E (piccolo SPOILER) il vissero tutti felici e contenti finale è molto ammeregano e sembra un po' appiccicato lì. (FINE SPOILER).
Ma nel complesso riesce a tenere vivo l'interesse fino alla fine.

Insomma, è la solita storia ma in una confezione ben fatta, che si lascia vedere con piacere. C'è qualche buco di sceneggiatura, e l'impressione è quella di un B-movie pompato al massimo piuttosto che di una grande produzione. Ma alla fine va bene lo stesso.

Sì, un tizio si è portato a casa
il costume originale

Vedetevelo se vi interessa il genere, sapendo che non uscirete da quest'esperienza arricchiti nell'animo ma neanche vi ci annoierete. Nel complesso un buon film d'intrattenimento senza troppe pretese.

Ora, un'ultima cosa: vi ricordate che vi ho detto di tenere d'occhio il sottotitolo? Il titolo originale era semplicemente Pandorum, ma il Malvagio Consiglio dei Titoli Italiani (copyright by Mr. Giobbin) ha pensato bene di aggiungere L'universo parallelo. Ora io vorrei andare da questi tizi e prenderli per il colletto uno per uno, per chiedergli: ma dove diavolo l'avete visto l'universo parallelo??
In nessun dannatissimo fotogramma del film si accenna ad un universo parallelo, niente durante la proiezione fa pensare ad un universo parallelo, non c'è traccia di questo stramaledetto universo parallelo! PERCHE' avete dovuto mettergli quel sottotitolo?! Vi siete confusi con un altro film? Volevate fare qualche richiamo a Punto di non ritorno, che tra l'altro non mi sembra fosse neanche un titolo così famoso? Avete bevuto? Scegliete i titoli buttando sul tavolo le tessere dello Scarabeo finché non escono delle parole di senso compiuto? O preferite affidarvi a un milione di scimmie che pestano i tasti a caso su un milione di macchine da scrivere?? BWAAARGH!

Scusate lo sfogo...

Il Moro

P.S.:
Ancora una piccola marchetta: visto che ho partecipato al concorso Realtà in gioco indetto da Multiplayer Edizioni, perché non vi farte un giro a leggere il mio racconto, e magari a votarlo cliccando sul "mi piace" sulla sinistra? Parlo del racconto e del concorso in questo articolo del blog
Ciau né!

-aggiornamento 2024-
Con un salto di 12 anni nel futuro, potete leggere cosa ne pensa il Zinefilo!

2 commenti:

  1. LoL, il Malvagio Consiglio ha colpito ancora! Secondo me l'universo parallelo l'hanno messo per creare un parallelo con film SF/horror tipo Event Horizon.
    Detto questo, a me il genere non dispiace. Recentemente ho recuperato un fumetto di questo tenore, ma con un po' più di gente intorno: Cryozone di Bajram. Trama un po' banalotta, molto pulp. Ma divertente, tutto sommato.

    PS
    Entro quando bisogna votare? Non ho ancora trovato il tempo di leggerlo!

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    Risposte
    1. Fino al 31 dicembre. Quando lo leggi fammi sapere come l'hai trovato!
      Il Moro

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