domenica 29 luglio 2012

Hunger Games

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Ebbene sì, lo ammetto: ho letto Hunger Games. Da me non ve l'aspettavate, eh? Ma a me piace stupirvi.


 Premetto che non ho visto il film. Ho però visto quello di Battle Royale (il primo), dopo aver ovviamente letto il manga (il libro non l'ho ancora trovato).
Inutile dire che le somiglianze ci sono, ma sono più che altro a livello concettuale.
Mi spiego meglio: l'idea di base è la stessa (non che sia poco, è quello su cui si regge tutto il libro!) ma la trama poi si sviluppa in modo completamente diverso.
C'è un futuro distopico, dove gli abitanti delle province che si sono ribellate (perdendo clamorosamente) al potere centrale sono costrette, ogni anno, a offrire due ragazzi per questo reality sanguinario, "Hunger Games". Due per ogni provincia (qui chiamate "distretti") per un totale di 24 partecipanti, di cui solo uno potrà tornare a casa vivo, portando al suo distretto onore e gloria fino all'anno successivo. Un po' come nel mito del Minotauro.
Tutto è narrato dal punto di vista della protagonista, un personaggio abbastanza simpatico, per essere un libro per ragazzi: pochi scrupoli a uccidere quando serve, accetta di mentire e di manifestare sentimenti che non le appartengono per conquistare il favore del pubblico, si comporta in generale in modo abbastanza realistico (con i dovuti distinguo. rimane sempre letteratura per ragazzi). Rimane in eterno equilibrio tra una vera dura e una ragazzina spaventata, un mix riuscito abbastanza bene.
Il reality non comincia immediatamente: prima dovremo sorbirci un bel po' di cerimonie preparatorie, interviste ai partecipanti, prove di abiti per l'apertura e cose così. E qui si inizia a vedere il peggior difetto di questo libro: troppo lungo.
Qualsiasi cosa viene tirata per le lunghe fino all'inverosimile. Si ha l'impressione che l'autrice avesse scritto un solo romanzo lungo, poi per ragioni di marketing abbia allungato il brodo per poterlo dividere in tre. Anche nella parte che dovrebbe essere più d'azione si perde un mucchio di tempo in introspezioni e descrizioni piazzate lì per fare spessore.
Va beh, saltando a piè pari qualche pezzo introspettivo di troppo, possiamo dire che si distingue dagli altri più famosi romanzi young adult per diversi fattori: la storia d'amore non è il punto centrale della vicenda (e vai!), è più sanguinolento della media del genere pur senza essere un horror e in generale non mi ha fatto venire il latte alle ginocchia. C'è da dire che non mi ha fatto nemmeno saltare sulla sedia per la tensione, o fatto provare chissà quali emozioni. Si legge, si salta qualche pagina troppo noiosa, prima o poi finisce. Inoltre c'è una denuncia contro la spettacolarizzazione del dolore e della morte e contro l'industria dei reality show, denuncia che potrebbe forse colpire qualche adolescente (che è comunque il target di questo libro) ma che non dice niente di nuovo a chi come me non è tra quelli che se ne stanno lì a rimbambirsi davanti alla tv con grandi fratelli e isole dei famosi. 
Non ho ancora letto il secondo e il terzo libro della saga, e non ho ancora deciso se farlo o no. Probabilmente no. alla fine non era malvagio, ma ho sicuramente di meglio da leggere in libreria e sull'hard disk.
Consigli? Se siete ragazzine brufolose ancora perse dietro a Edward Cullen dategli un'occhiata, potrebbe essere un efficace traghetto verso la salvezza delle vostre anime, facendovi venire voglia di leggere qualcosa di meglio della spazzatura vampirica.
Per la maggior parte della gente che potrebbe arrivare su questo blog, invece, lasciate pure perdere. Pur non essendo una boiata, come le altre che di solito si trovano nello stesso scaffale, ci sono romanzi migliori con cui passare il vostro tempo.
Il Moro. 

3 commenti:

  1. Non l'ho letto, soltanto visto il film che non mi è dispiaciuto. Comunque niente, non lo leggerò a meno che non trovi altro. Per ora ne ho un bel po' di letture in programma.

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  2. Io avevo avuto la nausea leggendo i manga di Battle Royale. Ho mollato al numero 4. Lo so, lo so, bisogna finire di leggere per poter esprimersi ma....
    Per recuperare la storia ho visto il film. Sono rimasto perplesso.
    Quindi mi sa tanto che accetterò il tuo consiglio :)

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    1. Sul manga di battle royale bisognerebbe fare un post apposta, ma devo dire che anche per me è stato un po' pesante da portare a termine. Ci sono forse picchi eccessivi di buonismo da una parte e di follia e crudeltà dall'altra. Ma penso che l'autore lo volesse proprio così, come per la maggior parte dei manga: personaggi caricati fino all'inverosimile, più stereotipi che personalità reali, e un bel calcio in c**o al realismo...
      Non sono un appassionato lettore di manga ma, nonostante nel complesso non mi sia dispiaciuto, posso comunque dire di aver letto di meglio. I disegni, però, non erano male.
      La trama del film ha grosse differenze con il fumetto, ma non me la ricordo abbastanza bene da poterle elencare.
      Il Moro

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