Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
"Ma come si è ridotto Samurai Jack?" E' la prima cosa che viene in mente guardando il primo episodio dell'ultima stagione, e vale sia direttamente, riguardo al protagonista, sia indirettamente, riguardo alla serie a cui da il nome.
Ma andiamo con ordine. Ho adorato Primal, quindi, come avevo anticipato nel relativo articolo, mi sono procurato l'intera serie di Samurai Jack a opera dello stesso autore, Genndy Tartakovsky.
La serie è andata in onda a partire dal 2001 per quattro stagioni, ed è la storia di un samurai cresciuto nell'antico Giappone e addestrato con l'unico scopo di sconfiggere un'entità malvagia, il demone Aku, che spadroneggiava sulle sue terre. Forte della sua spada magica, l'unica arma in grado di ferire Aku, il samurai sfida il demone a duello e questo, vistosi sul punto di essere sconfitto, crea un portale temporale che trasporta il samurai millenni nel futuro.
Il samurai si ritrova così in un mondo nel quale la tecnologia ha raggiunto livelli fantascientifici, diventando una sorta di spazioporto abitato da creature provenienti da ogni regione dello spazio. Ma, soprattutto, è una dittatura sotto il giogo di Aku, che ha avuto campo libero per millenni per conquistare e dominare il mondo intero.
![]() |
Il tizio a destra ha un mitragliatore al posto della gamba, 6 anni prima di Cherry Darling in Planet Terror. |
Le puntate di Samurai Jack sono quasi del tutto slegate da continuity, solo ogni tanto ritorna qualche personaggio già visto in puntate precedenti. Per il resto le si può praticamente guardare in qualsiasi ordine, e prevedono per lo più Jack che vaga per questo mondo insolito e folle, a volte con in mente un obbiettivo che dovrebbe portarlo più vicino ad affrontare e sconfiggere Aku, più spesso senza meta, e viene coinvolto in varie avventure che mettono alla prova la sua abilità.
Samurai Jack è una serie dai toni spesso fiabeschi, surreali, nella quale non va cercato alcun realismo, come sottolineato dai disegni stilizzati, sempre in bilico tra la ricerca di stile e la ricerca di risparmiare il più possibile. Jack è l'eroe puro, che interviene per aiutare i deboli. Semplice. Le puntate durano una ventina di minuti, come da copione per le serie animate, ma spesso si ha la sensazione che le storie raccontate non avrebbero avuto bisogno di più di 15 minuti, visto che molte scene di lotta e battaglie varie sono prolungate più del dovuto, così come lo sono scene in cui Jack si limita a contemplare un bel paesaggio o simili. Gli autori, insomma, si prendono i loro tempi, ma il punto è proprio che raccontano storie semplici, di intrattenimento per ragazzi. Detta così sembra poco adatta a un adulto, eppure posso dire di averla vista tutta molto volentieri.
Fiabesca, ma anche stranamente violenta, visto che Jack non si fa troppi problemi a fare a pezzi i suoi avversari. Ma attenzione, questi avversari sono sempre, invariabilmente, robot, anche quelli che a prima vista non lo sembravano una volta tagliati in due rivelano cavi e circuiti. Un modo evidente per rendere la visione adatta ai bambini, ma un adulto non può fare a meno di pensare: se questo robot fino a due secondi fa parlava e si comportava né più e né meno che come un essere senziente, distruggerlo non è la stessa cosa che uccidere un vivente? Va beh, presumiamo che i bambini dei primi anni 2000 non si facessero queste paturnie e andiamo oltre.
Per quanto a tratti violenta, quindi, Samurai Jack rimane una serie solare con un protagonista completamente positivo, i cui episodi possono spaziare dal tono drammatico all'epico al comico, tendenzialmente ottimista, anche se Jack non riesce mai a raggiungere la sua meta, cioè la sconfitta di Aku.
E non ci riesce mai letteralmente, perché la serie si è interrotta nel 2004 dopo 4 stagioni per 52 episodi in totale. Ma, sorpresa: nel 2017 ecco comparire la stagione conclusiva! Così, de botto, senza senso!
Beh, no, un senso ce l'ha: Adult Swim è un programma contenitore (stile Bim Bum Bam, per dire) statunitense specializzato in serie televisive animate per adulti (Rick and Morty è loro, per esempio) che va in onda in orari notturni sul canale Cartoon Network. All'interno di questo contenitore ogni tanto trovano spazio serie vintage dedicate ad adulti che le guardavano da ragazzi, e il successo ottenuto dalla ritrasmissione delle prime quattro stagioni di Samurai Jack li ha spinti a produrre 10 nuovi episodi per concludere la serie.
Ma è Adult Swim, e i suoi spettatori sono ex bambini ormai cresciuti, quindi ecco che questi seguiti, oltre a usufruire del formato 16:9 in vece del 4:3, hanno anche toni più cupi e adulti.
Ecco quindi che sono passati anni dall'ultima stagione, e il Jack che ritroviamo da nobile samurai si è trasformato in un motociclista apocalittico calato in una pesante armatura e che utilizza un mucchio di armi diverse invece della sua caratteristica spada. Cupo, taciturno e nemico delle lamette da barba.
Che è successo a Jack? Dove è finito il personaggio che ha accompagnato i bambini per quattro avventurose stagioni? E che è successo a Samurai Jack inteso come serie, che come il suo protagonista si è trasformata in una serie oscura e tragica, con tanto di assassini inquietanti e gente che muore per davvero?
Semplice, forse: come i suoi spettatori, Jack è passato dall'età dell'innocenza, dei giochi di guerra in cui nessuno muore mai davvero, dall'essere così aperto al mondo e alle esperienze che l'unica protezione di cui aveva bisogno era un kimono leggero, all'età adulta, dove non ha una spada magica per risolvere i problemi, nella quale si è dovuto proteggere con un'armatura per tenere lontani i mali del mondo, mondo che l'ha trasformato in un guerriero feroce e disincantato, senza più alcuna fiducia nel prossimo. Dal muoversi a piedi in armonia con la natura, passa a un veicolo rumoroso e sporco. Dal volto pulito e sorridente, passa a una barba che è come una maschera e un'espressione carica di risentimento.
Ammazza che bella visione del passaggio all'età adulta che ha Genndy Tartakovsky!
Perché è questo che ha fatto questo autore, rifiutandosi probabilmente di creare "semplicemente" un seguito alle avventure del suo personaggio. Ha scritto una riflessione sulla crescita, sulla perdita dell'innocenza, sull'essere sopraffatti dalla responsabilità, sulla perdita delle certezze rappresentate dalla scomparsa della spada magica di Jack, che non ha più un'arma in grado di sconfiggere il suo nemico ma ciononostante non può smettere di combattere. Non è un cartone animato, è un trattato di psicologia. E questa era solo la prima puntata!
In realtà, pur continuando ad avere un tono più adulto e tetro dell'originale, mettendo anche Jack di fronte alla sua prima "vera" vittima dato che prima ha sempre solo affettato robot, andando avanti la serie prende un abbrivio più classico, e Jack riesce a ritrovare sé stesso. Indovinate come? Ma grazie all'amore, naturalmente.
A questo punto, se siete stati appassionati di Samurai Jack da ragazzini, sappiate che l'ultima stagione non è una di quelle opere che servono a farvi ritornare all'infanzia mostrandovi in modo rassicurante esattamente le stesse cose a cui eravate già abituati, ma anzi vi ricorda che sì, siete invecchiati, vi siete abbruttiti. Cercate di fare come Jack, e ritrovare chi siete stati. Lui è un eroe e ci riesce, e voi?
Ho adorato Samurai Jack, sia la serie vintage che l'ultima stagione. Se non l'avete visto, sapete cosa fare.
Il Moro
Bell'articolo, cosa ne pensi del finale?
RispondiEliminaNel finale è successo quello che mi chiedevo se sarebbe stato preso in considerazione, visto che non è una serie così attenta a una ferrea logica narrativa interna... Triste, ma ci sta, altrimenti sarebbe finito tutto troppo bene, no? Cioè, ci sta con il tono dell'ultima stagione, se il tono fosse rimasto lo stesso delle stagioni precedenti avrebbe stonato troppo.
EliminaPiù che altro (SPOILER) io mi chiedo che ne è di tutti quelli che, avendo cambiato il passato, non sono mai nati... 😅
Sono quelle fisime da appassionato di fantascienza e di viaggi nel tempo; si è creato un universo alternativo e lei è sparita perché è passata nell'universo alternativo, mentre nell'universo originale tutto continua come prima? oppure tutto l'universo dominato da Aku ha cessato di esistere, con buona pace di tutti coloro che ci hanno vissuto? La serie non si sbilancia in tal senso...
Penso sia una domanda volutamente rimasta senza risposta in virtù del "secondo" finale che era stato fatto uscire
EliminaNon so nulla di un secondo finale... 😲
EliminaBene, mi hai ricordato che è ora di completare il viaggio con Samurai Jack! Cheers
RispondiEliminaHo già provveduto da un bel pezzo a vederla tutta e, sì, è una spanna al di sopra di molte altre serie di animazione pur note e celebrate.
RispondiEliminaesatto, ce ne fossero.
Elimina