martedì 29 aprile 2025

JRPG per console portatili retrò: Shin Megami Tensei: Strange Journey e Half-minute Hero

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Stavolta parliamo di due JRPG, che non c'entrano nulla l'uno con l'altro se non per il fatto di essere usciti per due console portatili ormai vecchiotte e di essere appunto due JRPG. E anche per quello ho dei dubbi. 


Shin Megami Tensei: Strange Journey recensione

Shin Megami Tensei: Strange Journey

Gioco uscito nel 2009 per il Nintendo DS, facente parte dell'infinita saga di Shin Megami Tensei (qualcosa tipo 50 o 60 giochi). 
Ad avermi attirato verso questo gioco particolare, (oltre al fatto che possiedo un Nintendo DS che non mostra ancora intenzione di mollarmi) è l'ambientazione fantascientifica. Si sa infatti che la stragrande maggioranza dei JRPG ha ambientazioni fantasy o al massimo ibride. In Strange Journey, invece, la componente fantascientifica risulta preponderante, anche se ci sono i demoni.
Caratteristica di tutta la saga è infatti la possibilità di evocare dei demoni come alleati per combattere al nostro fianco... ma andiamo con ordine.

martedì 22 aprile 2025

Zagor: La figlia di Dharma, Wyandot, Manitoba Pearl

 Salve a tutti, è Il Moro che vi parla! 

Come ho già fatto altre volte, raccolgo in questo articolo le opinioni che ho scritto sul forum Zagortenay riguardo alle ultime storie uscite, modificandole un po' per renderle fruibili anche per chi non è un abituale frequentatore del forum in questione e quindi magari non ha già letto i volumi di cui si parla o non conosce a menadito la storia di Zagor.

La figlia di Dharma, Zagor N. 714-716 recensione

La figlia di Dharma, Zagor N. 714-716, di Jacopo Rauch e Esposito Bros

Dharma la strega è personaggio secondario di una storia di una vita fa (1976, per l'esattezza). La stessa Dharma è tornata come antagonista principale in una storia del 2002, insieme alla figlia Nayana, e la stessa figlia ritorna ulteriormente in solitario in una storia del 2018. Almeno credo, queste informazioni le ho prese da una ricerca sul sito della Bonelli, ma la verità è che l'unica di queste storie che ricordo davvero è la prima. E' perché era anche la più bella, o perché l'ho letta quando ero giovane e non avevo letto altri millemila fumetti prima? Probabilmente entrambe le cose. E mi sa che anche in Bonelli pensino che io non sia l'unico, visto che il titolo della storia è La figlia di Dharma, mica Nayana, nonostante di Dharma quasi non si parli.

martedì 15 aprile 2025

Opinioni in pillole: Deadpool & Wolverine e Star Trek - Section 31

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Un altro articolo in cui metto insieme opinioni più o meno brevi, su cose che ho visto/letto/giocato e a cui per un motivo o per l'altro non mi andava di dedicare articoli più lunghi e dettagliati. 
Di solito cerco di mettere insieme le opinioni in modo che ci sia almeno un "tema". Stavolta semplicemente butto lì la mia su due film abbastanza recenti, proprio perché se faccio passare troppo tempo poi qualsiasi discussione al riguardo muore (anche perché non è che si meritino di essere discussi a lungo).


Deadpool & Wolverine (2024)

Deadpool & Wolverine (2024)

Deadpool & Wolverine è in pratica lo Scary Movie della Marvel.

Non so se sia l'ingresso nella Disney o semplicemente una mancanza di idee, ma il punto è che questo invece di essere un film con dignità di film è una continua corsa alla citazione e al cameo in cui ogni tanto fa capolino un tentativo abbozzato di trama, ma timidamente, senza farsi notare troppo, altrimenti gli spettatori si distraggono dalle stupidaggini. Una quantità di rimandi, parodie e prese in giro di tutto l'universo cinematografico Marvel, indietro agli albori fino addirittura a Blade, degna appunto di quei film nati apposta per sbeffeggiarne altri, solitamente prendendo di mira un intero genere. Da Scary Movie a Hot Shots a L'aereo più pazzo del mondo (stiamo andando MOLTO più indietro di Blade!) e chi più ne ha più ne metta. Si vede che i produttori del MCU pensano di fare ormai genere a sé.

martedì 8 aprile 2025

Opinioni in pillole, fumetti di supereroi: Rorshach, Batman Reptilian, TMNT: The Last Ronin - Lost Years, Superman and the men of steel

 Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Un altro articolo in cui metto insieme opinioni brevi se non brevissime, su cose che ho visto/letto/giocato e a cui non mi andava di dedicare articoli più lunghi e dettagliati. Stavolta (di nuovo) una manciata di fumetti di supereroi.


Rorshach, di Tom King, Jorge Fornes, Dave Stewart (2020) recensione

Rorshach, di Tom King, Jorge Fornes, Dave Stewart (2020)

Ho schivato senza nemmeno prenderlo in considerazione l'evento Doomsday Clock, che vedeva i personaggi di Watchmen in crossover con la DC. Un po' di più mi incuriosisce Before Watchmen, una serie di prequel dedicati ai vari personaggi, ma sono troppi numeri perché mi venga davvero voglia di leggerli.
Cosa c'è quindi in questo Rorshach, miniserie in 12 numeri, che mi ha spinto a leggerlo? Facile, il nome dell'autore: Tom King.
Negli ultimi anni Tom King è diventato uno di quegli autori di cui è imperativo leggere tutto. Alcune cose sono meravigliosealtre meno, ma sempre meritano di essere lette.
E come se la sarà cavata uno degli autori di punta della DC alle prese con il mito costruito da Alan Moore?
Davvero niente male è la risposta breve, ma possiamo spendere qualche parola in più.

martedì 1 aprile 2025

The Electric State: il racconto illustrato di Simon Stålenhag e il film Netflix, e già che ci siamo pure il videogioco

The Electric state, di Simon Stålenhag (2018) recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Si fa un gran parlare (male, per lo più) del film Netflix The Electric State, noto più che altro per la cifra folle che è costato. Giusto per dare qualcosa in più alla mia opinione rispetto a quella degli altri, ho deciso di leggermi prima il fumetto (che in realtà non è un fumetto) e parlarvene qui.
Quindi:

The Electric state, di Simon Stålenhag (2018)

Simon Stålenhag è un artista svedese, specializzato in arte digitale di genere retro-futuristico. In particolare il suo soggetto preferito sono edifici o macchinari in rovina in mezzo alla campagna, che danno un'idea di malinconia e di un mondo che è andato in una direzione diversa. Si tratta né più e né meno che di arte ucronica, che immagina un passato in cui la tecnologia si è evoluta più in fretta rispetto a quello che è successo nel nostro mondo, e in cui però a un certo punto tutto è collassato. Molte delle sue illustrazioni sono state pubblicate in raccolte, alcune unite solo da una certa continuità tematica, altre raccontano proprio una storia, per quanto vaga e senza parole. Almeno credo, in realtà non ho mai preso in mano una sua raccolta a parte The electric state, quindi non so dire se anche le altre avevano una storia scritta ad accompagnarle, ma da quel che ho capito per lo più no, erano solo raccolte di illustrazioni che in qualche caso, viste in sequenza, davano l'idea di una trama. Da una di queste raccolte di illustrazioni digitali, Tales From The Loop, è stata tratta l'omonima serie televisiva, che incorpora anche elementi dal gioco da tavolo tratto dallo stesso libro. Non l'ho vista.

Sul sito di Simon Stålenhag potete trovare una gran quantità di illustrazioni, comprese tutte o quasi quelle di The Electric State, senza però la storia che le accompagna. Vi metto qui una manciata di sue illustrazioni scelte a caso prese proprio da quel sito.

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