martedì 14 ottobre 2025

Opinioni in pillole, platform 2D in pixel art: Sonic Mania Plus e Horace

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Un altro articolo in cui metto insieme opinioni più o meno brevi, su cose che ho visto/letto/giocato e a cui per un motivo o per l'altro non mi andava di dedicare articoli più lunghi e dettagliati. Stavolta parliamo due platform 2D, genere che non è tra i miei preferiti. A meno che non si tratti di metroidvania, ma non è il caso dei due giochi presi in esame oggi. Sono piuttosto scarso ai platform, quando li provo di solito smetto nel momento in cui la stanza è satura di bestemmie.

Sonic Mania Plus android recensione

Sonic Mania Plus (2017)

Quella che ho giocato io è la versione Android, gratuita per gli abbonati Netflix.

Ho un rapporto conflittuale con Sonic. Da una parte è come un vecchio amico d'infanzia, dato che avrò giocato al primo gioco un milione di volte. Ma ci ho giocato un milione di volte perché... avevo solo quello!
Appena comprato il Sega Mega Drive, con Sonic incluso e Mistic Defender a parte. Per un bel po' sono stati gli unici due giochi che avevo, e dei due Sonic era più bello, quindi ci ho giocato un mucchio, complice il trucco che permetteva di scegliere il livello di partenza (me lo ricordo ancora a memoria: su-giù-sinistra-destra-A+B+C+Start insieme). Ricordo che lo trovavo lunghissimo: avevo calcolato a spanne che giocandolo tutto di fila, cosa che non sono mai riuscito a fare per davvero, avrebbe richiesto qualcosa come tre ore, mentre la maggior parte dei videogiochi che avevo giocato all'epoca raramente arrivavano a un'ora (sì, non conoscevo ancora i JRPG)! E' pazzesco pensare che ora il record di speedrun su Sonic sia poco più di 8 minuti, sfruttando dei glitch, e 14 minuti senza glitch... 
All'epoca mi piaceva. Ha smesso di piacermi da quando ho iniziato a mettere le mani su altri giochi...
Inutile negarlo: il concetto alla base di Sonic non mi piace. Hai un personaggio che corre velocissimo, il che rende quasi certo andare a sbattere contro qualche nemico o trappola, perché i riflessi necessari per evitarle quando sei alla massima velocità vanno oltre l'umano, a meno che tu non sappia il livello a memoria. Inoltre i livelli sono esplorabili, andare sempre dritto sfruttando il più possibile la velocità, che dovrebbe essere il fulcro intorno a cui ruota l'intera saga di Sonic, vuol dire non vedere qualcosa come i due terzi del gioco. Esplorare però è complicato, proprio perché la velocità del personaggio non favorisce un approccio più ragionato. Presumo che sia un invito a rigiocare molte volte gli stessi livelli, che è una cosa che all'epoca mi andava bene, ma che col tempo ho iniziato a detestare. Mi sta bene l'esplorazione, ma deve essere tutto nello stesso gameplay. Insomma, dopo aver consumato il primo Sonic fino allo sfinimento, non ho mai giocato a nessuno dei seguiti.

Sonic Mania Plus android recensione

Ora, per gli abbonati Netflix è disponibile gratuitamente (beh, il costo dell'abbonamento Netflix) la versione Android di questo Sonic Mania. Ed essendo che, tra tutti i vari titoli usciti durante gli anni, questo nelle varie classifiche figura quasi sempre ai primi posti tra i migliori giochi della saga, a questo punto ho dovuto provarlo. Tanto non costa niente, e qualcosa dovrò pur fare mentre sto al cesso, no?

Particolarità di Sonic Mania è di non essere stato realizzato da Sega, che l'ha solo pubblicato, ma da due programmatori precedentemente specializzati in porting dei primi giochi di Sonic su sistemi moderni. In pratica un progetto realizzato dai fan per i fan, e si vede: ogni pixel e ogni brano musicale trasudano "Mega Drive", in un gioco che, invece di andare avanti cercando strade nuove come i giochi di Mario, torna indietro a riprorre i giochi che hanno fatto la storia del franchise. Sonic Mania è proprio questo: un nuovo capitolo di Sonic per chi lo ha amato un tempo, come fosse uscito trent'anni fa e tutti i capitoli in 3D non fossero mai esistiti. E che il gioco che più è stato amato dai tempi dei primi capitoli sia un gioco che riprende, a volte in toto con interi livelli riproposti pari pari, proprio i primi capitoli, la dice lunga su come questa saga sia riuscita a stare al passo con i tempi.

Sonic Mania Plus android recensione

Come dicevamo, il gioco è esattamente come quelli vecchi, con tutti i pregi del caso, e nel mio caso anche i difetti, visto che i livelli sono strutturati nello stesso modo. Tutto però risulta più raffinato e meglio giocabile. La versione "plus" è ulteriormente migliorata con l'aggiunta di nuovi personaggi, ognuno con il suo potere speciale in grado di cambiare l'approccio ai livelli, e modalità di gioco.

Sonic Mania Plus offre due modalità principali, "Mania" e "Bis". Non è stato facile capire la differenza, ma sostanzialmente "bis" ripropone gli stessi livelli, anche se non proprio nello stesso ordine, che però sono stati leggermente modificati per consentire di sfruttare le abilità dei personaggi aggiunti nella versione "plus". In pratica, parere mio, mi farò bastare solo la modalità "bis". 

Sonic Mania Plus android recensione

Probabilmente è vero che si tratta del miglior Sonic 2D di sempre. Di sicuro mi sono divertito a giocarci, tentando di approcciarlo con lo spirito giusto, cioè senza l'ansia di esplorare tutto alla prima giocata, e cercando di non incazzarmi troppo quando l'alta velocità ti manda a sbattere direttamente contro una trappola. Devo però segnalare un problema non da poco riguardante la versione mobile: i punti di salvataggio troppo distanziati tra loro. Chi gioca su cellulare o tablet vuole salvataggi frequenti per sessioni di gioco brevi (tipo durante le sedute al bagno). 
La vecchia frustrazione, quindi, nonostante tutti i miei buoni propositi, non mi ha mai abbandonato del tutto. Al momento Sonic Mania Plus è ancora installato nel mio cellulare. Ci faccio una partita ogni tanto, raramente riuscendo a raggiungere risultati apprezzabili, e di sicuro sono ben lontano dal completarlo. Temo che lo disinstallerò prima di riuscirci, ma ci proverò ancora per un po'.


Horace 2019 recensione

Horace (2019)

Horace è un platform, ma un platform particolare: infatti non solo ha elementi da puzzle game, ma soprattutto ha una fortissima componente narrativa, che per i platform non è proprio la norma. Veramente, se uno riuscisse a fare i vari quadri senza morire mai, probabilmente le " scenette" risulterebbero più lunghe delle parti giocate.

Ma andiamo con ordine. Horace è un platform bidimensionale realizzato in un'ottima pixel art. È la storia di un robot domestico, un prototipo creato da uno scienziato che lo sta addestrando in casa sua, insieme alla sua famiglia e ad altri collaboratori. Il robot è intelligente e ha una sua personalità, una personalità semplice, innocente, puro come un bambino. Oppure, spesso, anche se è brutto da dire, ricorda più un ritardato mentale. Non è in grado di capire per davvero quello che gli succede, mentre invece noi riusciamo a intuirlo e non può che dispiacerci per lui. Per come viene sfruttato e ingannato da persone a cui vuole bene, per le disgrazie che succedono intorno a lui e che lui non riesce a comprendere appieno.

Horace 2019 recensione

Questo viene raccontato tramite filmati, anch'essi in pixel art, tra una serie di quadri e l'altra, nei quali Horace è la voce narrante. Dalle informazioni che ci vengono date riusciamo a intuire anche che il mondo è stato sconvolto da un qualche disastro in cui c'entrano proprio i robot come Horace, disastro la cui natura verrà man mano svelata, insieme ad altre informazioni. Gli autori sono bravi a svelare poco per volta, così che a mantenere vivo l'interesse non è solo la simpatia per Horace ma anche la curiosità di sapere cosa è successo e cosa succederà. E vi assicuro che la storia si evolve in modi inaspettati e ha una complessità e una profondità che mai ti aspetteresti da un platform.

Horace 2019 recensione
Come si vede da questa immagine, nei filmati i vari personaggi sono sempre pixellati allo stesso modo, solo più o meno zoomati a seconda della lontananza dalla "videocamera", fino a diventare ammassi di quadrettoni in primo piano. Quadrettoni sempre tremendamente espressivi, però.

Dal punto di vista del gameplay, quindi, ci sono svariati quadri da superare, generalmente abbastanza brevi. Bisogna riuscire ad arrivare al fondo del quadro evitando tutti gli ostacoli, abbiamo vite infinite e se moriamo ricominciamo dall'inizio del quadro, o a metà in caso di quadri particolarmente lunghi.
Una particolarità del gameplay è che una delle prime abilità che sblocchiamo è la possibilità di camminare sui muri e soffitti. Questo permette delle soluzioni di design dei livelli spesso ingegnose e interessanti. Riuscire a capire come diavolo affrontare un livello fa assomigliare a momenti questo gioco a un puzzle game, soprattutto nelle parti iniziali, in cui bisognerà usare anche un po' di cervello. Ma a fare la parte del leone dovrà essere sempre la prontezza dei riflessi, pena un trial and error feroce: se non fosse per le vite infinite e i punti di respawn a breve distanza questo gioco sarebbe un generatore di bestemmie mica da ridere. Ma così, anche se a volte ci si incastra in qualche situazione da ripetere decine di volte, solitamente si riesce ad andare avanti senza (troppa) frustrazione e senza perdere il filo della storia. Personalmente ho superato le 2000 resurrezioni. Sì, il gioco te le conta.
Altra caratteristica sono gli svariati mini-giochi, che riprendono classici del passato come Pac-Man, Out Run, Space Invaders e altri, più alcuni minimali rithmin game. Anche questi possono portare a invocare svariate divinità, si sa mai che azzecchi quella giusta.

Horace 2019 recensione

Le continue rotazioni dello schermo dovute al passaggio tra pavimento, muro e soffitto, possono causare un po' di mal di mare, ma a lungo andare ci si abitua. Esatto, a lungo, perché è davvero lungo per un platform 2D che non sia un metroidvania. E' vero che molto c'entra anche il trial and error, ma ciò non toglie che ci abbia messo un sacco. Non ho trovato su YouTube gameplay in cui il giocatore non sia mai morto, ma il più corto comunque arriva a 8 ore e mezza, molto meno di quelle che sono servite a me che sono più di 15! 

Horace è un gran bel gioco, ottimo per chi cerca qualcosa con un comparto narrativo di alto livello, ma sarà meglio che il giocatore abbia anche i riflessi pronti o il gioco potrebbe rubargli più tempo del dovuto.

Ah, anche questo l'ho avuto gratuitamente in versione PC grazie alle promozioni per gli abbonati ad Amazon Prime.

Il Moro


Ho pubblicato diverse compilation di videogiochi, videogiochi cioè accomunati da un tema particolare. Ad esempio tutti i videogiochi dove compare un particolare attore o personaggio, o seguiti più o meno apocrifi di un videogioco classico, e altre. Alcune sono "elenchi ragionati", altre veri e propri approfondimenti sul tema. Le trovate tutte a questo link.

3 commenti:

  1. Mi interessava Horace, ma forse non fa del tutto a caso mio... un po' troppo retrò per i miei gusti attuali.

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    1. Guarda, sembra solo retrò perché è realizzato in 2D e pixel art, ma niente del genere avrebbe potuto girare su una console a 16 bit... 😄

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  2. Horace lo voglio! Gia amo personaggio e grafica! A me non spaventa il muori e ritenta e sfida accettata! Quando lo recupererò arriverò a 4000 morti! 😂 Aspettando uno sconto, perché sul PS store a prezzo pieno sta a 14,90 che mi sembrano tantino.

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