martedì 12 aprile 2022

JoJo's Bizarre Adventure: Diamond Is Unbreakable Chapter I

JoJo's Bizarre Adventure: Diamond Is Unbreakable Chapter I Takashi Miike recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla

Io ho una lista di lettura e una di visione. Quella di visione comprende sia serie che film. Non che le tenga davvero scritte, è tutto nella mia testa, e forse anche per questo le liste sono parecchio mobili, i titoli salgono e scendono, ma di solito la "scaletta" che ho deciso è più o meno rispettata. Quando però ho scoperto che esiste un film live action tratto dalla quarta serie de Le bizzarre avventure di JoJo diretto da Takashi Miike la mia reazione è stata più o meno: "OH MIO DIO DEVO VEDERLO SUBITO!!!", ed ecco che tutto il resto è finito in fondo alla scala e vedere questo film dal titolo chilometrico è diventata una delle mie priorità.

Takashi Miike, del quale su questo blog trovate la recensione di Yakuza Apocalypse, è notoriamente uno psicopatico prestato al cinema, che nella sua sterminata filmografia ha infilato anche pezzi di rara follia. E Jojo è il manga di combattimenti più strampalato che esista, caratterizzato da un'inventiva inesauribile e geniale. Cosa potrà saltare fuori da questo incontro tra menti strambe?

Se questo film fosse stato fatto in America avrebbero modificato tutto il modificabile per renderlo più "realistico". Basta guardare i film del MCU, nei quali qualsiasi costume da supereroe è stato trasformato in una corazza scura e piena di cuciture.
Ma questo non è solo un film giapponese, è anche un film di Miike, ed ecco che qualsiasi ragionamento di questo tipo va a farsi benedire: JoJo's Bizarre Adventure: Diamond Is Unbreakable Chapter I è IDENTICO al fumetto da cui è tratto. Almeno, non me lo sono riletto per verificare, ma a me sembra proprio che fosse tutto così.
Sono stati quindi mantenuti i vestiti surreali (che comunque risultano un po' meno accessoriati) e le pazzesche pettinature, che chiunque avrebbe giudicato inguardabili in versione live action... avendo perfettamente ragione. Ma che ci frega, noi siamo matti.

JoJo's Bizarre Adventure: Diamond Is Unbreakable Chapter I Takashi Miike recensione
In caso ve lo stiate chiedendo, sì, Jotaro ha i capelli sopra il cappello.

Ma non solo. Anche la trama è stata pressoché identica, con i soli rimaneggiamenti necessari, credo che anche i dialoghi siano più o meno gli stessi.

Il film è quindi ambientato nella cittadina di Morio-Cho, dove un uomo sta usando un arco e una freccia magica per colpire persone più o meno a caso e dotandole così di "stand", ossia del potere di evocare una creatura invisibile e farla combattere. Ogni stand ha un particolare potere, ad esempio quello del protagonista può aggiustare gli oggetti e guarire le ferite, oltre a menare come un fabbro. Molti dei soggetti colpiti dalla freccia sono gente non molto a posto, o che lo è diventata dopo aver ottenuto il potere, e dato che i portatori di stand tendono a incontrarsi tra loro ecco che ogni occasione è buona per fare scintille.
Il primo avversario del protagonista è un serial killer che uccide le persone con il suo stand fatto d'acqua, ma ci sarà modo di confrontarsi anche con il misterioso arciere...


JoJo's Bizarre Adventure: Diamond Is Unbreakable Chapter I Takashi Miike recensione
Giusto per gradire, un confronto. L'apparizione di The Hand nel manga...


JoJo's Bizarre Adventure: Diamond Is Unbreakable Chapter I Takashi Miike recensione
... nella serie anime del 2016...


JoJo's Bizarre Adventure: Diamond Is Unbreakable Chapter I Takashi Miike recensione
... e nel film del 2017


Fare un film identico al fumetto può venir bene una volta (Sin City) ma non deve per forza andare bene sempre (Watchmen). In questo caso è andata bene più o meno, perché vedere questi tizi vestiti e pettinati in questa maniera assurda è uno spettacolo (mi è sembrato anche strano che Koichi non avesse i capelli biondi o di qualcun altro dei colori che gli sono stati appioppati nel tempo), però i lunghi dialoghi con molte pause mal si adattano a quello che dovrebbe essere il ritmo di un film, e così le due ore di questa pellicola sembrano anche un po' più lunghe.
Due ore che, oltretutto, mostrano solo una piccola parte del manga. Non lasciatevi ingannare da quel Chapter I nel titolo, ho forti dubbi che Miike avesse davvero intenzione di continuare. Di questo passo quanti film gli sarebbero serviti per coprire tutta Diamond is unbreakable, una quindicina? Peccato che qui non si vedano gli stand più assurdi. Mi sarebbe piaciuto vedere come Miike avrebbe reso in video le onomatopee di Koichi...

Non avendo un vero finale, non posso consigliare questo film a chi non conosca il manga, troppo è lasciato in sospeso. Ma chi l'ha letto pensa veramente di poter fare a meno di guardarne la versione live action?

Il Moro

6 commenti:

  1. Sai che il manga avevo adocchiato giorni fa? Ma non l'ho trovato...però sapendo che ci ha fatto un film quel pazzo di Miike, vorrei proprio riuscirci...

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    1. Il manga io lo ADORO, ma è un po' particolare quindi non è detto che debba piacere a tutti.

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  2. Essendo io estraneo al mondo dei manga salterò il film, bastandomi la tua recensione, ma davvero rimango allibito davanti all'idea di rifare identico un manga in un film: serviva un pazzo per un'operazione del genere, quindi Miike era perfetto :-D

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    1. In realtà in Giappone non è così strano: mentre gli occidentali fanno i film tratti dai fumetti in modo che siano fruibili anche (se non soprattutto) da chi i fumetti non li conosce, in Giappone è il contrario, i film sono dedicati a chi conosce il fumetto e vuole ritrovare le stesse cose in video. Il punto, in questo caso, è che JoJo è un manga che avrei considerato infilmabile, prima che ci mettesse le mani Miike!

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  3. La quarta serie di Jojo è la mia preferita (con il grande tonio trussardi!) e miike è miike, anche se ultimamente mi sembra che si sia un pò addormentato sugli allori, sfornando film tratti da manga (pure pellicole riuscite eh, tipo crows zero o l'immortale. Ma i fasti di ichi the killer -altro manga- o i primi due dead or alive, mi sembrano lontani).

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    1. Miike è un tipo strano, fa mille film all'anno. Forse dovrebbe farne meno e curarli meglio.

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