giovedì 10 marzo 2022

I guerrieri della notte, di Sol Yurick

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Avete forse letto i miei due articoli precedenti sui "Warriors", Che fine hanno fatto i guerrieri della notte? e I guerrieri della notte è un film di fantascienza?

Con questo chiudo il trittico di posto sui Guerrieri, e questo è anche l'unico articolo "contemporaneo", che non ho cioè recuperato dalle bozze del blog. In effetti, l'ascolto dell'audiolibro de I guerrieri della notte è per me storia recente, ma andiamo con ordine.

Sol Yurick è stato un uomo dalla vita avventurosa. Figlio di un russo e di una lituana a New York, entrambi ebrei, operai e comunisti attivi politicamente, a tavola discuteva normalmente di politica, tanto che a soli 14 anni Sol, dopo un litigio col padre a proposito del patto di non aggressione tra il reich tedesco e l'U.R.S.S., se ne andò di casa per arruolarsi nella seconda guerra mondiale dove divenne chirurgo dell'esercito. 14 anni, eh. Io a 14 anni solo ai videogiochi e alla figa pensavo, senza peraltro averla mai vista.
Dopo la fine della guerra e una laurea in letteratura iniziò un lavoro come ispettore sociale, che lo mise in contatto con la realtà degradata della delinquenza giovanile. In seguito partecipò come attivista a manifestazioni e organizzazioni pacifiste, ma fu l'esperienza con i giovani a ispirargli quello che è il suo romanzo più famoso, I guerrieri della notte, uscito nel 1965 (scrisse una manciata di altri romanzi, tutti inediti in Italia, almeno che io sappia).

Leggere il libro dopo aver visto un film che conosco praticamente a memoria risulta straniante. Da una parte, la storia è molto simile. D'altra parte, è anche molto diversa.

Non penso di dovermi fare troppi problemi con gli spoiler, visto che si parla di un libro vecchio come il cucco e molto difficile da trovare, se non appunto in questa versione audio. Tanto più che la storia è quasi la stessa del film, ma il film è più bello. Sappiate, comunque, che, anche se mi terrò molto sul vago, da qui in avanti ci sono SPOILER, necessari per capire le differenze tra libro e film.


Un primo effetto straniante sono i personaggi: sono descritti in modo simile, ma i loro nomi sono completamente diversi. Addirittura, è diverso anche il nome della gang, che qui è "I Dominatori di Coney Island", e le loro divise. In particolare portano delle polo colorate, giubbetti, pantaloni di pelle aderenti e cappelli di paglia con apputato lo stemma della Mercedes.

Sono anche molto più giovani, se dobbiamo prendere per buona l'età che avevano gli attori al tempo del film (e non è detto che debba essere così: abbiamo già visto ad esempio in Tutto quella notte che spesso venivano affidate ad attori parti per personaggi decisamente più giovani). Solo di due dei dominatori nel libro viene rivelata l'età, 14 e 16 anni, e la sensazione è che il più vecchio non debba avere più di 20 anni.

La storia è molto simile: dopo un'introduzione (un po' troppo lunga) con le gang che si dirigono verso il luogo del raduno, anche qui c'è il discorso che ha lo scopo di unire le bande in un unico esercito, ma l'oratore, che qui si chiama Ismael, viene ucciso da un colpo partito per sbaglio durante una rissa scoppiata tra la folla. E' in effetti del tutto assente la figura del "cattivo" (niente "guerrieri, giochiamo a fare la guerra" qui, battuta peraltro improvvisata sul set dall'attore), e non c'è nessuna caccia ai Guerrieri, qui Dominatori, che nel libro devono semplicemente tornare a casa attraversando una città ostile in quanto le gang che controllano le varie zone sono tutte in guerra tra loro. 

In effetti, si combatte molto di meno, quasi per niente.
Il film spinge l'acceleratore sulle varie gang avversarie che affrontano i guerrieri una per volta, in un andamento che avrebbe influenzato non poco il genere videoludico dei picchiaduro a scorrimento: quando i primi beat'em up sono passati da ambientazioni ispirate ai film di arti marziali a quelle urbane e degradate, come si vede nelle saghe di di Kunio-Kun e Double Dragon, era impossibile non andare con la mente all'epopea urbana dei Guerrieri della Notte e ai loro scontri consecutivi con le varie gang avversarie.

Nel libro invece i protagonisti viaggiano quasi indisturbati, seppur in continua tensione e nella costante ricerca di rifugi e vie di fuga, e l'accento è posto sui rapporti tra di loro, da cui emergono la necessità di dimostrare continuamente la propria virilità e le bizzarre gerarchie e rituali all'interno della banda. 

Sol Yurick ha scritto il suo libro traendolo da informazioni di prima mano, visto che lui è stato assistente sociale proprio per bande come queste. Si dice che il libro sia nato proprio in risposta al musical West Side Story, il cui film è uscito nel 1961, in cui viene data una visione romantica e idealizzata delle gang giovanili. 

Walter Hill ha ripreso questa storia, spogliandola degli aspetti più realistici e socialmente impegnativi, aggiungendovi carisma, azione, epicità, ma è caduto nello stesso tranello di West Side Story. Nel film di Walter Hill si parteggia per i Guerrieri, anche sapendo che in effetti sono dei delinquenti. Ma la sensazione è che siano una sorta di teppisti buoni, che le colorite gang siano una specie di bizzarra società con regole proprie somiglianti in qualche modo al Bushido e improntate all'onore. 

Nel libro di Sol Yurick, la faccenda è diversa. È chiaro da subito che questi sono tutti i dei disgraziati. In particolare, se fino a circa due terzi del libro è comunque possibile fare il tifo per i Dominatori, succede poi una cosa che te li mette di colpo nella giusta luce, facendoti capire che questi in realtà sono dei sociopatici irrecuperabili che non danno nessun valore alla vita e alla proprietà di chiunque non faccia parte della loro "famiglia".

Posso metterlo sotto ulteriore spoiler:

E, vista l'esperienza di Yurick con le bande giovanili, tendo a credere di più alla sua versione.

Il libro non è perfetto, ci sono alcune parti abbastanza noiose, quali l'inizio, la parte immediatamente successiva al fatto narrato sotto spoiler, o il vagabondare vagamente surreale del Dominatore rimasto da solo, ma risulta comunque intrigante e, soprattutto nella parte finale, abbastanza inquietante, visto come ti fa pensare a queste gang di delinquenti che se ne vanno in giro per la città seguendo regole tutte loro.

E' strano pensare a come Yurick, forte della sua esperienza coi ragazzi, non abbia scritto qualcosa sul disagio giovanile in condizioni di povertà, sulla ribellione sociale, o menate del genere: i suoi personaggi sono dei delinquenti e basta, e vivono la loro notte brava come tali. Un assistente sociale dovrebbe aiutare i ragazzi con cui ha a che fare, no? Ma non è quello che traspare qui: Sol Yurick sembra aver scritto piuttosto un libro di denuncia sulla realtà che questi ragazzi disadattati vivono e soprattutto creano con le loro azioni. D'altronde, lui a 14 anni è partito volontario per andare in guerra ad aiutare la gente (ricordiamo che è diventato medico dell'esercito). Il contrasto tra l'autore e i ragazzi di cui parla nella sua opera è evidente.
O, almeno, io l'ho visto così.

L'audiolibro è disponibile gratuitamente su Youtube. Non si tratta quindi di un lavoro professionale come quelli che si scaricano da Audible, ma il lettore se la cava comunque benissimo a tradurre le atmosfere del libro, e si sente che crede in quello che fa.. L'unica cosa in cui pecca sono le voci dei personaggi, per le quali esagera con falsetti o voci roche ottenendo il più delle volte un effetto ridicolo. Se però contiamo che è gratis e che il libro è altrimenti introvabile, non possiamo che ringraziare.

Il Moro

5 commenti:

  1. Anch'io preferisco il film, certo che è molto diverso, diverse sono proprio le tematiche. Quelli che qui sono dei delinquenti irrecuperabili, nel film sono quasi degli eroi urbani. Hill ha preso una buona storia e ne ha ribaltato le prospettive trasformandola in un classico del cinema.

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  2. Ho letto il libro, tempo fa, non è molto simile al film, e dà la visione di quanto siano emarginati questi giovani teppisti.

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    1. Emarginati sicuramente, ma dal libro risulta chiaro che siano persone da evitare, quindi l'emarginazione se la sono cercata. PEr quanto a momenti si diano delle mezze scuse quali situazioni famigliari difficili, comunque si parla di persone prive di senso morale che non esitano a uccidere per uno sguardo sbagliato.

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  3. Pensa che a lungo ho avuto il libro in casa, trovato su bancarella, ma poi è finito vittima di una "purga" quando ho capito che non l'avrei mai letto. E dalla tua recensione non mi è nata alcuna voglia di farlo :-P
    Sono contento ci siano audiolibri amatoriali fatti però bene, tempo fa giravano quelli letti da una voce robotica che sono decisamente inascoltabili. Magari quando finisco i tanti Audible che ho in coda faccio un pensierino sull'audiolibro da YouTube.

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    1. Di audiolibri su Youtube ce ne sono un botto, ma per la maggior parte si tratta di roba molto vecchia per cui non ci sono troppi problemi di Copyright, oppure racconti recenti di autori che li hanno messi a disposizione o addirittura scritti apposta. Certo, la lettura è spesso abbastanza amatoriale, ma non vuol dire che siano letti male, solo che quelli che trovi su audible sono, di solito, letti meglio (con delle eccezioni, ho trovato anche su audible roba che sembrava ancora più amatoriale).

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