martedì 9 agosto 2016

Deadline - Il perimetro, mini recensione

recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Non se vi siete fatti un'idea leggendo il mio articolo precedente, ma 'sta storia di mettere a posto il sito di Ucrònia mi sta devastando. Il vantaggio è che sto imparando un mucchio di cose sul SEO che al corso di webmaster non si sono nemmeno sognati di spiegarmi, ma trovarsi di fronte per la prima volta a tutta una serie di regole assurde è comunque sfiancante.
Ecco perché non so bene quando riusciremo a far uscire la seconda edizione di Gladiator Kibernetes nè a mettere online il quarto volume, Giardini oltre le nuvole, comunque dovremmo farcela a giorni.
Mentre smadonno per mettere nel sito un modulo dei commenti (alla fine mi sa che mi appoggerò a qualche servizio esterno tipo Disqus) ho poco tempo anche per seguire il blog, perciò per non perdere il ritmo di almeno un post a settimana per oggi vi beccate una recensione molto breve scritta tempo addietro e rimasta sepolta a lungo tra le pieghe di Blogger.



Deadline - Il perimetro è uscito nella collana Cosmo Color che, come dice il nome e a differenza delle altre collane della Cosmo, propone i fumetti franco-belga con i colori originali.
Il che in questo caso è un gran bene, perché i colori in questo Deadline sono meravigliosi, così come i disegni, entrambi ad opera di Christian Rossi. Evocativi, affascinanti, pieni di particolari, costringono lo sguardo a fermarsi per ammirarli.

La storia segue la vicenda di Louis Paugham, prima soldato confederato, poi disertore, cowboy, inserviente in un circo, ma sempre e ovunque inseguito dal fantasma del suo unico amore.
In un'ottantina di pagine Laurent-Fredèric Bollèe inserisce temi che il western ha toccato di rado, come i campi di concentramento dei prigionieri durante la guerra civile, l'omosessualità e la nascita del Klu Klux Clan. Il tutto con una prosa che spesso sfiora la poesia, una poesia di parole ma anche di immagini. Sì perché, se a volte la retorica può essere un po' semplicistica e anche un filino invadente, la forza dei disegni e il modo meraviglioso con cui accompagnano i testi fanno dimenticare ogni difetto.

recensione


Non mi addentro oltre nella trama per non spoilerare. Comunque sappiate che si tratta davvero di un bel volume che consiglio a tutti gli amanti del western.

Il Moro

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