venerdì 10 aprile 2015

Elias il maledetto, recensione

Salve a tutti, è il Moro che vi parla!

Elias il maledetto viene proposto in Italia dalla Cosmo all'interno della Serie Verde, dedicata al fantasy.
La benedetta e maledetta Cosmo, che ci costringe a chiederci se siamo disposti a sopportare un abbassamento di qualità nei fumetti che leggiamo in cambio di una diminuzione del prezzo.
Io se avessi più soldi da parte sceglierei di certo le edizioni più prestigiose, ma... non li ho, quindi ben venga la Cosmo.

Anche questo volume riporta un fumetto francese menomato del colore e ridotto di dimensioni, con la particolarità che il disegnatore è italiano: si tratta di Corrado Mastantuono, che in Italia ha lavorato soprattutto per la Disney ma ha prodotto qualcosa anche per Tex e Magico Vento. I testi invece sono di Sylviane Corgiat.



La trama è tipica dello sword & sorcery: C'è una quest e c'è un gruppo etereogeneo e male assortito di esseri di razze diverse che si uniscono con lo scopo di sconfiggere un malvagio stregone.
Ma c'è un eroe-antieroe che sta cercando di recuperare un passato del quale però non si rende nemmeno conto di pentirsi, e c'è una gestione della magia che invece che alle vecchie saghe fantasy sembra ispirarsi al gioco di Magic. Ci sono personaggi simpatici, razze più meno originali e un'ambientazione che sa di tecno-fantasy, distante sia dal medievale del fantasy classico che dal "barbarico" tipico della sword & Sorcery. Dialoghi brillanti e una trama interessante, sostenuta da degli splendidi disegni.

La prima pagine in versione Cosmo in bianco e nero...

Il trasferimento in Francia deve aver influenzato Mastantuono, che ha iniziato a mettere ai suoi personaggi i paraorecchie tanto cari ai disegnatori di fantasy/fantascienza d'oltralpe da Moebius in poi. Cretinate a parte il suo lavoro su quest'albo è ottimo, le tavole sono dinamiche e molto particolareggiate, e da premiare anche il design di personaggi, animali e ambienti, che si discosta dal fantasy classico per dare una reinterpretazione personale. Ogni tavola è piena di vita, i personaggi sullo sfondo continuano a vivere le loro vite indifferenti al destino dei protagonisti. E le città sembrano più cresciute dalla roccia che figlie di studi architettonici.
L'unico neo, a volerne proprio trovare uno, è che l'aspetto di alcuni personaggi risulta essere a volte un troppo "sopra le righe", da fumetto umoristico, in contrasto con le parti più drammatiche.


E nella versione originale a colori.

Un ulteriore pregio di questo fantasy, oltre agli aspetti originali di cui abbiamo già parlato, è l'evoluzione dei personaggi, a partire dal protagonista, che parte dall'essere uno spietato figlio di puttana per poi diventare sempre più "umano"... ma senza mai diventare davvero una brava persona.
Tanta azione, divertimento, ma anche dramma nella vicenda della peste rossa, e il solito e sempre appassionante scontro tra la magia e la scienza.

Insomma, davvero un bel volum, che dovrebbero procurarsi tutti gli appassionati di sword & sorcery.

Il Moro

4 commenti:

  1. A saperlo prima Elias lo recuperavo tempo fa!
    Mi hai convinto a leggerlo.

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  2. Io ringrazio questa casa editrice perché mi fa scoprire cose di cui non so niente. Sono poco informato e salvo qualche mostro sacro non conosco abbastanza e talvolta non so scegliere i fumetti. Però a mio parere vale la pena di leggerli in grandezza originale e a colori, così sono troppo sacrificati.

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    1. è quello che penso anch'io. Ma nel formato originale sono capaci di chiederti 20 euro per 64 pagine. Magari li valgono anche, ma coi soldi bisogna anche pagarci la tasi. In questo modo almeno si può godere do belle storie, e se ne trovi una che ti colpisce particolarmente sei sempre in tempo a procurartela nel formato migliore.
      Il Moro

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