martedì 25 marzo 2014

Capitan America: Winter Soldier, recensione (del fumetto!)


Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Spero che non vi siate fatti fregare dal titolo: qui non si parla dell'ultimo film della Casa Delle Idee, ma del fumetto che, a quanto pare, ne è la principale fonte d'ispirazione.

Ovviamente è presumibile che in questo articolo troviate degli SPOILER involontari sul film.

Il soldato d'inverno è una miniserie uscita originariamente nel 2006, per opera di Ed Bruebaker ai testi, Steve Eoting ai disegni e Frank D'Armata ai colori.

Ora, chi è Bucky?
A parte che ha un nome da cane, si tratta del "Robin" di Capitan America. C'è stato un periodo durante la golden age in cui tutti i supereroi o quasi dovevano avere una spalla, e quella del Cap è stata, appunto, Bucky.

James Buchanan Barnes non dispone del siero del supersoldato, il quale per il momento dovrebbe avere avuto effetto sul solo Steve Rogers (almeno credo), ma ha dalla sua parte un addestramento avanzato e un incredibile talento per spaccare la faccia alla gente con un sorriso sulle labbra. Al giorno d'oggi sarebbe un teppista che rapina le vecchiette, ma durante la guerra le sue abilità l'hanno reso idoneo per diventare il partner di Capitan America, quando gli esperti di propaganda del governo hanno deciso che gli serviva un compagno, per la valenza simbolica di un teenager americano che combatte i "crucchi".
In realtà dopo la scomparsa di entrambi in un'esplosione nell'artico (o nell'antartico?) altri personaggi hanno vestito i panni di Capitan America, perché gli americani non perdessero la speranza, e allo stesso modo ci sono stati anche altri Bucky, che hanno mantenuto il nome da cane nonostante il loro nome vero fosse totalmente diverso. In tutto dovrebbero essere quattro.


Ma il fumetto com'è?
Niente di che, posso dire.

Non ho mai amato Capitan America, fiero portatore di valori troppo lontani dalla mia visione del mondo (visione credo almeno in parte condivisa da molti miei compatrioti). Per questo non ho mai seguito le sue avventure. Devo dire che mi è piaciuta la sua versione Ultimate per la penna di Mark Millar, un militare ottuso e patriottico fino a sfiorare il fanatismo e del tutto a disagio nei tempi moderni, ma la versione classica mi è sempre stata un po' sulle scatole.

E sparagli una buona volta, porca di quella...


Parto un po' prevenuto quindi per la lettura di questo Winter Soldier, nel quale si scopre che Bucky non è morto nell'esplosione in seguito alla quale Steve Rogers è finito sotto ghiaccio, ma è rimasto come il suo mentore congelato per un po' di tempo. Nel suo caso molto meno, perché è stato ripescato dai russi poco tempo dopo, privo di un braccio e della memoria. Grazie a tecniche avanzate di controllo mentale gli fanno il lavaggio del cervello e lo utilizzano come infiltrato tra gli americani con compiti di spia e soprattutto di killer. Agisce soprattutto durante la guerra fredda, partecipando a omicidi e attentati che hanno avuto anche importanza notevole nella storia, e dopo ogni missione viene ricongelato, così che ai giorni nostri è solo di poco più vecchio rispetto a quando ha lavorato con Cap negli anni '50.

Ha anche una serie sua, chiaramente.

Le strade di Capitan America e del Soldato d'Inverno si incrociano, forse per caso, nel corso di un'operazione seguita ad un attentato a Philadelpia, e da quel momento Cap, che ha riconosciuto il suo vecchio amico, diviene ossessionato dal voler scoprire la verità. Nick Fury, capo dello Shield, è d'accordo con lui, e insieme arriveranno vicini a provocare un incidente internazionale. Per questo in seguito le loro ricerche saranno osteggiate dal governo...


C'è di mezzo pure un cubo cosmico, e giusto per completezza vi spiego di cosa si tratta: i cubi cosmici vennero creati dagli arcani, esseri onnipotenti o giù di lì che vivono in un'altra dimensione, per aiutare gli abitanti di questa dimensione ad elevarsi, avendo visto in essi la potenzialità per giugere a uno stato dell'esistenza superiore, come loro. Devono aver sbagliato qualche calcolo, perché questi cubi vengono quasi sempre usati da cattivi, tra tutti quello che ci ha avuto più a che fare è il Teschio Rosso ma anche Thanos ci ha giocherellato più di una volta. I cubi cosmici sono costrutti di energia solida che hanno il potere di realizzare i desideri di chi li impugna, anche se non sembrano essere onnipotenti come il genio della lampada. Ad ogni modo, influenzano la realtà e le menti delle persone, possono teletrasportare il loro padrone e un mucchio di altre cose. Dopo un prolungato contatto con gli esseri viventi i cubi cosmici possono evolvere e assumere coscienza di sè. Coscienza malevola di solito, ovviamente.
Cinematograficamente parlando, compare un cubo cosmico nella scenetta finale di Thor, dove Nick Fury lo mostra a Erik Solveg dicendogli che si tratta di una fonte di energia illimitata, e nel primo film di Capitan America, nel quale il Teschio Rosso gli dà la caccia. In questa versione viene chiamato Tesseract ed è collegato alla mitologia norrena, non esaudisce i desideri ma fornisce, appunto, energia illimitata. In Avengers il cubo è in possesso di Loki, e dopo la sua sconfitta viene riportato ad Asgard. Ci sarà anche in questo nuovo film? Non lo so, non ho visto il film e non ricordo il trailer.

Siamo salvi, gli alieni non avranno le nostre donne: ci penserà Adam Kadmon!

Il fumetto va avanti senza vere sorprese, ma devo dire che la sceneggiatura mi sembra adatta a essere trasformata in un film Hollywoodiano: azione, sparatorie, gente che salta attraverso le finestre e roba che esplode. Bisogna dire che manca totalmente dell'ironia (o, per dirla tutta, della comicità spesso becera e a volte anche fuori luogo) che permea tutti i film targati Marvel da Iron Man in avanti, quindi sono curioso di vedere come riusciranno a infilare gag disneyane in questa storia puramente action, che dovrebbe essere un confronto tra un supereroe costretto a fare i conti con una parte del suo passato che sperava di avere chiuso e il suo vecchio compagno, che se pure dovesse recuperare la memoria coverebbe risentimento verso il suo mentore che non è riuscito a salvarlo... ma ci riusciranno, ne sono sicuro.

Fumetto carino ma non necessario, insomma. Anche i disegni non sono male.

Il Moro

2 commenti:

  1. Adesso ho finalmente le idee più chiare al riguardo.
    Certo che come personaggio è stato stravolto!
    PS: ho pensato anche io ad Adam Kadmon :D

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