Kick-Ass 2 e Hit-Girl

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Come è successo più volte da queste parti negli ultimi tempi, esce un film, e io invece di andare a vederlo vi piazzo lì la recensione del fumetto da cui è stato tratto!

Il primo Kick-Ass è abbastanza noto: in un mondo il più possibile simile al mondo reale, un ragazzo qualunque decide di mettersi un costume e iniziare a fare il vigilante mascherato. Ovviamente saranno più quelle che prenderà che quelle che riuscirà a dare, ma un'incrollabile volontà, o una incredibile idiozia, lo spingeranno a non mollare, fino a diventare un esempio imitato da molti altri aspiranti supereroi.
Il fumetto è fantastico, sul serio. Una storia al contempo divertente e avvincente, scritta dal sempre ottimo Mark Millar, uno dei miei autori americani preferiti, e disegnata da John Romita Jr.
Il film era una trasposizione più o meno fedele, peccato che tutte le cose migliori fossero state tolte... Certo, erano anche le più politicamente scorrette, ma lo stesso le migliori.

Hit-Girl sta tra Kick-Ass e Kick-Ass 2, e ovviamente è dedicato alla ragazzina ninja psicopatica coprotagonista della prima miniserie. I mafiosi si stanno riorganizzando, la famiglia distrutta dai ragazzi in ha ancora molti membri e un nuovo capo, e Red Mist si è messo in testa di diventare un supercattivo di quelli ultratosti. Ma il maggior problema per la piccola Mindy, dodici anni e decine di omicidi alle spalle, è... farsi accettare dalle compagne di scuola! Quindi, mentre lei allena Kick-Ass per farlo diventare un vero supereroe, lui addestrerà lei a essere una persona normale...
Un buon fumetto, che ci insegna che è meglio non far incazzare una ninja psicopatica di dodici anni!

Il seguito Kick-Ass 2 si svolge un po' di tempo dopo, e gli allenamenti a cui Hit-Girl sta sottoponendo Kick-Ass stanno dando risultati nemmeno disprezzabili. Ma il massimo per lui arriverà quando gli proporranno di entrare a far parte del primo supergruppo al mondo.
Ma il male stavolta fa sul serio, e un Red Mist sempre più malvagio e psicopatico porterà morte e distruzione!

Kick-Ass 2 è inferiore sia al primo che allo spin-off dedicato alla mini-ninja. Non è brutto, intendiamoci, ma viene a mancare l'elemento novità e l'aspetto da metafumetto, e l'autore Mark Millar non riesce a porvi rimedio buttando nel mezzo qualche genialata da ricordare. Si limita a spingere ulteriormente sul pedale dell'ultraviolenza, servendoci un more of the same che però perde un po' della freschezza della prima parte, e si discosta ulteriormente dal "mondo reale" per servirci un supercattivissimo e situazioni tragiche che dovrebbero trasformare Kick-Ass da semplice wannabe a "vero" vigilante mascherato, tutto però troppo "da fumetto". Insomma, se vi sono piaciute le miniserie precedenti è una buona lettura, ma sappiate che non siamo sullo stesso livello.
Certo che i supereroi e supercattivi che si scambiano proclami e minacce su Twitter sono sempre un tocco di classe.

E tra i supereroi del mondo reale, menzione d'onore per Mastro Lindo, sulla sinistra!

Il fenomeno dei Real-life Superheroes (ne parlò ai tempi Alex Girola in questo articolo) è nato molto prima dell'uscita del fumetto. Wikipedia fa risalire l'inizio del fenomeno al post-11 settembre, mentre il primo Kick-Ass è del 2008. Non sono in grado di dire se Millar si sia o meno ispirato a questi supereroi della vita reale per il suo fumetto, nel quale anzi Dave Lizewski, Kick-Ass, è presentato come il primo in assoluto. Comunque sia, in questo caso la fantasia non è così distante dalla realtà. In Kick-Ass 2 si vedono i membri del supergruppo intenti ad attività che vengono svolte anche da questi Veri supereroi, dai pattugliamenti cittadini in stile ronde padane, alle attività di volontariato. Questi tizi si dedicano ad attività meritevoli usandole come scusa per assecondare le loro passioni. Non fanno male a nessuno, alla fine. Certo, non so se sia un segno di coraggio o di deficenza cronica andarsene in giro per New York di notte con un bersaglio disegnato sul petto...

Il Moro