sabato 13 luglio 2013

Superman - Earth One, di J. Michael Straczynski

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Continuiamo a parlare di Superman (e il film ancora non l'ho visto).

Questo fumetto è stato scritto da J. Michael Straczynski il quale, oltre ad avere un nome difficile da scrivere quasi più che da pronunciare, di solito scrive belle cose.

Andiamo quindi a parlare dei due volumi da cui è costituito Superman-Earth One, l'ennesima riscrittura delle origini del boy-scout indistruttibile. Questa volta però queste non saranno inserite nella continuity ufficiale: si tratta in effetti di una sorta di Elseworld, ambientato in uno dei millemila mondi alternativi che costituiscono l'universo DC (non date retta alle voci che dicono che siano solo 52: la cifra giusta è millemila).

Iniziamo il primo volume con il giovane Clark Kent che giunge per la prima volta a Metropolis, ancora confuso e insicuro. Ha tutte queste capacità, anche mentali (e qui mi chiedo: ma se è un genio, perché continua a mettere le mutande sopra i pantaloni?), e non sa cosa farne. Lo seguiamo dunque nel suo viaggio alla ricerca di un posto nel mondo.
Il passato del Kent bambino e ragazzino ci viene narrato tramite alcuni flashback.



La principale differenza con la storyline classica è che Kripton non è esploso per un evento naturale ma è stato distrutto volutamente.


La copertina del secondo volume.

La storia parte bene, con un Clark introspettivo e malinconico, senza nessuna testimonianza della sua provenienza (la navicella con cui è arrivato è stata sequestrata dai servizi segreti), roso da un grande senso di solitudine e smarrimento. Poi, però, arrivano i cattivi, gli spiegoni e le botte da orbi.

Insomma, una versione diversa di Superman, della quale non sono sicuro si sentisse la mancanza, viste anche le (molto) evidenti somiglianze con la precedente (e già recensita) Birthright. Di certo è una graphic novel disegnata bene e sceneggiata meglio, ma io sono sempre dell'idea che si sarebbe dovuto spingere di più sui dubbi del giovane Kent piuttosto che sulle megaastronavi, sugli eroismi dei soliti Lois e Olsen e sulla gente che si lancia attraverso i palazzi.
Ma Superman è questo, e se non ti piace, leggi altro, no? :-D

E' un uccello? E' un aereo?... Ehm, no, era un uccello.

Comunque sia, pur con questi difetti si tratta lo stesso di una delle migliori storie dedicate a questo personaggio, per la qualità della sceneggiatura e per come viene (almeno all'inizio) esaminato Clark Kent come alieno sulla Terra.
A parere mio, mi sembra un po' inutile creare un elseworld con così poche differenze dalla storia ufficiale, ma se è un bel leggere ben venga, soprattutto se non avete letto Birthright.

Cioè, è meglio questa di Birthright. Ma chi ha letto quella un po' si annoierà. Se dovete scegliere tra le due, meglio questa.

No, non è la versione manga del Corvo. O forse sì.

Il secondo volume inizia tratteggiando un Clark Kent cupo e solo, soprattutto negli anni dell'infanzia e dell'adolescenza. Qui si possono trovare i momenti più alti di questa saga, che scavano nel cuore di un "diverso" talmente diverso da essere unico, e come tale costretto a nascondere le sue superiori capacità al mondo. Insomma, se non si è mai incazzato e non ha spaccato il pianeta a metà ci è solo andata bene.

Il grande succhiatore.
Anche qui, come in Superman - Origini segrete, il Parassita è uno dei primi avversari ad affrontare l'uomo d'acciaio, e compare pure in All star Superman come uno degli ultimi. Questo tizio è abbonato a tutte le storie più importanti dell'azzurrone.

La parte presa da Twilight è pure simpatica, anche perché non ci hanno basato metà dell'opera come nell'originale. Presa da Twilight, sì. A meno che non lo avesse già fatto qualcun altro prima che non conosco, ovviamente.

Ebbene sì: hanno qualcosa in comune.
Il secondo volume mi è piaciuto decisamente più del primo. Nel complesso, meritano entrambi di essere letti, soprattutto da parte di chi non conosce il personaggio... sì, vabbè, chi è che non lo conosce, diciamo chi lo conosce poco!
Purtroppo, anche con il secondo volume non abbiamo una "conclusione" della storia: è semplicemente un "nuovo inizio", con tanto di sottotrame lasciate in sospeso. Usciranno altri volumi? Mah.

Consigliato.
Tra l'altro, ho l'impressione che il design del costume del film di Zack Snyder sia preso da quello presente in questo fumetto, che in effetti è meglio di quello classico che era un po' (un po'?) ridicolo.

Il Moro

2 commenti:

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