sabato 4 maggio 2013

La bara, di Richard laymon

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

La bara (The stake) è un romanzo del poco conosciuto (almeno in Italia) Richard Laymon, uscito nel 1990.

La trama:

Larry Dumbar è un autore di romanzi horror (quanti ne abbiamo già visti nei libri horror?). Non è proprio in "crisi creativa", ma ha qualche problema con l'editore e qualche difficoltà ad iniziare un nuovo romanzo. Insieme ad una coppia di amici lui e la moglie organizzano una scampagnata, e finiscono in una città fantasma. Eccitati dall'atmosfera lugubre, esplorano la città fino a trovare l'unica porta sprangata con un lucchetto nuovo. Ovviamente, invece di andarsene per i fatti loro come farebbe chiunque altro al mondo, decidono bene di spaccare il lucchetto ed entrare a dare un'occhiata. Perchè? Perché se no la storia non andava avanti. Chiaro, no?
In questa casa abbandonata trovano, nascosto in un sottoscala, un cadavere di donna, disteso in una bara... con un paletto conficcato nel petto!
E' facile immaginare cosa passa per la mente di uno scrittore di romanzi horror, a questo punto. Vorrebbero estrarre il paletto per vedere cosa succede, ma alla fine decidono che è meglio non svegliare il can che dorme e se ne vanno, senza denunciare alla polizia il ritrovamento del cadavere perchè altrimenti dovrebbero ammettere anche l'effrazione.
Il cadavere però inizia ad ossessionare Larry il quale, spinto dall'amico che era con lui al momento del ritrovamento e al quale piacerebbe diventare il protagonista di un romanzo, decide di tornare nella città fantasma. Convinti di avere materiale per ispirare un romanzo grandioso, i due portano via il cadavere e lo nascondono in garage...


Richard Laymon fa dello "show don't tell" un mantra, arrivando a descriverci per filo e per segno tutto quello che succede ai personaggi. Personalmente non apprezzo particolarmente questo stile quando è portato così all'eccesso, ma Laymon è abile a utilizzarlo per creare un'atmosfera di "quotidianità", nella quale si intrufola pian piano l'ossessione. Sì, perchè il libro si basa in gran parte sull'ossessione che il protagonista inizia a provare per il cadavere che nasconde in garage, al punto da compiere accurate ricerche, in modi anche non proprio ortodossi, per scoprire la sua identità e le circostanze della sua morte.
Mentre Larry Dumbar si innamora lentamente della donna morta, rinviando continuamente il momento di estrarre il paletto per paura che possa davvero risvegliarsi oppure, peggio ancora, che non succeda proprio nulla, sua figlia vive un'avventura parallela nella quale si invaghisce di un giovane professore, che però nasconde inquietanti segreti...
A tratti il libro sembra quasi un metaracconto: Laymon è un autore di libri horror che scrive un libro con protagonista un autore di libri horror intento a scrivere un libro horror nel quale riporta la vicenda che sta vivendo... un'alchimia tra realtà e finzione davvero affascinante.
Laymon tratteggia il carattere del protagonista in maniera superba, e ci fa davvero calare nelle sue ossessioni, ci spinge a condividere il morboso interesse per quel cadavere e per la vita che ha vissuto prima di finire in quella bara con un paletto nel petto. 

Come ho già accennato, il libro a volte è un po' noioso, vista la quantità impressionante di dettagli che Laymon ci racconta. Eppure nel complesso avvince, e fa venire voglia di vedere come va a finire. Il finale non mi è piaciuto, troppo forzato e sbrigativo, e l'epilogo ancora meno. Ma poche pagine non bastano per demolire un'opera.
Quindi nel complesso un libro consigliato, anche se forse non un capolavoro.


Il Moro

4 commenti:

  1. Mah, ti devo dire che questa recensione mi ha ispirato un sacco. Mi sta ispirando a comprare il libro - ma lo troverò? - e, come da qualche tempo le tue recensioni, a scrivere qualcosa ;D
    Mi piace che "La bara" non sia dichiaratamente horror o non abbracci un genere (come mi pare d'aver capito dalla recensione) e che tratteggi i risvolti psicologici e le azioni di uomini "normali" posti di fronte a un fatto bizzarro - ovvero, la donna col paletto nel cuore.
    E cavolo, Laymon non lo conoscevo! E finché non troverò il libro, continuerò a non conoscerlo, peccato :P

    Saludos!

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    1. Non lo conoscevo nemmeno io, ne ho letto su qualche blog dei dintorni... non ricordo quale, forse Plutonia Experiment. Io l'ho trovato in biblioteca, per fortuna quella dove mi servo io è molto ben fornita!

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