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martedì 29 gennaio 2013
2 minuti a mezzanotte - Prometeo
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Sì, siamo di nuovo a parlare della round robin 2 minuti a mezzanotte, recentemente conclusa.
Tutti gli autori che hanno partecipato hanno contribuito a creare un mondo interessante e coinvolgente, un mondo dove dal 1973 (e forse anche da prima) i superpoteri sono realtà. Sulla Terra camminano supereroi e supercattivi, e nel mezzo anche parecchia gente che, pur dotata di poteri, cerca solo di farsi i fatti suoi.
Il tono della round robin, così come quello degli spin-off della saga scritti dal suo ideatore Alex Girola, si avvicina a quello di serie fumettistiche come The Autorithy o la serie Ultimates della Marvel. Altri autori, nei loro spin-off, hanno scelto toni diversi. Io sono tra questi.
sabato 26 gennaio 2013
Biancaneve
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Parliamo del film del 2012 Biancaneve (Mirror mirror), per la regia di Tarsem (sarebbe Tarsem Singh, ma pare che negli ultimi film preferisca comparire solo con il nome).
Devo dire che io amo tutti i film che riescano a colpirmi visivamente, e non sto parlando delle esplosioni di Michael Bay: parlo di senso del bizzarro, di scenografie e costumi surreali, eccessivi.
E' quella cosa che mi fa apprezzare film come Legend di Ridley Scott o registi come Tim Burton, Terry Gilliam, Zhāng Yìmóu e anche questo Tarsem, di cui ricordo The Cell con Jennifer Lopez. (anzi, se avete altre opere/autori di questo tipo da segnalarmi, ben vengano). Anche se magari le sceneggiature sono noiose o poco interessanti, vedere fotografie e scenografie così belle me li fa piacere lo stesso (anche se poi magari non li riguardo una seconda volta).
Per questo, non dico che aspettassi con trepidazione di vedere questo film, ma di certo qualche aspettativa ce l'avevo.
Parliamo del film del 2012 Biancaneve (Mirror mirror), per la regia di Tarsem (sarebbe Tarsem Singh, ma pare che negli ultimi film preferisca comparire solo con il nome).
Devo dire che io amo tutti i film che riescano a colpirmi visivamente, e non sto parlando delle esplosioni di Michael Bay: parlo di senso del bizzarro, di scenografie e costumi surreali, eccessivi.
E' quella cosa che mi fa apprezzare film come Legend di Ridley Scott o registi come Tim Burton, Terry Gilliam, Zhāng Yìmóu e anche questo Tarsem, di cui ricordo The Cell con Jennifer Lopez. (anzi, se avete altre opere/autori di questo tipo da segnalarmi, ben vengano). Anche se magari le sceneggiature sono noiose o poco interessanti, vedere fotografie e scenografie così belle me li fa piacere lo stesso (anche se poi magari non li riguardo una seconda volta).
Per questo, non dico che aspettassi con trepidazione di vedere questo film, ma di certo qualche aspettativa ce l'avevo.
mercoledì 23 gennaio 2013
Frankenweenie
Frankenweenie è il nuovo/vecchio film di Tim Burton.
Si tratta della riedizione del secondo cortometraggio del regista, prodotto nel 1984 per la Disney.
Wikipedia riporta una interessante storia per questo cortometraggio di mezz'ora, in live action: in seguito al suo completamento Burton fu licenziato dalla Disney, che lo accusò di aver sprecato le risorse della compagnia. Il corto in realtà è molto carino, ma si vede che all'epoca la Disney era più "fiscale" e parlare di cadaveri resuscitati non rientrava nei suoi canoni. Fu solo in seguito al successo di Burton come regista di Batman e Beetlejuice-Spiritello porcello che la Disney accettò di recuperare il corto per abbinarlo al lancio di Nightmare before Christmas, nel '93.
Finalmente, con i mezzi (e i soldi) di cui dispone oggi, tim Burton è riuscito a recuperare quel vecchio progetto e a realizzarlo come avrebbe voluto fin dall'inizio: in stop-motion e come lungometraggio (non so bene come c'entri il 3D in questa equazione).
domenica 20 gennaio 2013
I senza-tempo, di Alessandro Forlani - con qualche polemica
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Andiamo a parlare di questo I senza-tempo, romanzo vincitore del premio Urania e del premio Kipple. Non che ce ne sia bisogno, viste le numerosissime recensioni spuntate sul web, e più o meno tutte raccolte dall'autore Alessandro forlani nel suo blog (anche quelle negative, quindi onore e gloria a lui). Ma visto che l'ho letto anch'io e che ho deciso di parlare sul blog di tutto (o quasi) quello che leggo, vi beccate pure la mia.
La trama a grandi linee:
Inizia nel presente, con il risveglio di un negromante cannibale in letargo da secoli, che attacca una scuola cibandosi di tutti i bambini presenti. Solo tre sopravvivono, e li ritroveremo anni più tardi, in un'Italia distopica dove i costumi morali sono sempre più scaduti e la tecnologia di cui tutti sono schiavi sta funzionando sempre meno. Qui le loro strade incroceranno nuovamente quella di Monostatos il negromante, svelando nel contempo altre verità che si nascondono tra le pieghe della storia...
Andiamo a parlare di questo I senza-tempo, romanzo vincitore del premio Urania e del premio Kipple. Non che ce ne sia bisogno, viste le numerosissime recensioni spuntate sul web, e più o meno tutte raccolte dall'autore Alessandro forlani nel suo blog (anche quelle negative, quindi onore e gloria a lui). Ma visto che l'ho letto anch'io e che ho deciso di parlare sul blog di tutto (o quasi) quello che leggo, vi beccate pure la mia.
La trama a grandi linee:
Inizia nel presente, con il risveglio di un negromante cannibale in letargo da secoli, che attacca una scuola cibandosi di tutti i bambini presenti. Solo tre sopravvivono, e li ritroveremo anni più tardi, in un'Italia distopica dove i costumi morali sono sempre più scaduti e la tecnologia di cui tutti sono schiavi sta funzionando sempre meno. Qui le loro strade incroceranno nuovamente quella di Monostatos il negromante, svelando nel contempo altre verità che si nascondono tra le pieghe della storia...
giovedì 17 gennaio 2013
Realtà in gioco (2)
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Il concorso letterario Realtà in gioco ha chiuso le votazioni.
Per chi non lo sapesse, si tratta di un concorso per racconti incentrati sulle alchimie e sulle interconnessioni che si possono venire a creare tra il mondo reale e quello dei videogiochi.
lunedì 14 gennaio 2013
Ghost Rider: Spirito di vendetta
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Il film di cui parliamo oggi è il sequel del primo Ghost Rider, del 2007, ed è ovviamente tratto dall'omonimo fumetto Marvel, anche se non mi risulta che ricalchi una trama fumettistica in particolare.
La trama non è niente di che: Johnny Blaze/Ghost Rider si è nascosto in Europa cercando di controllare il demone con cui condivide il corpo, evitando tutto e tutti. Un monaco/motociclista/ubriacone (?) lo trova e chiede il suo aiuto per ritrovare un ragazzino rapito. A quanto pare, a questo ragazzino è legato il destino del mondo e blablabla.
Dopo un inziale rifiuto, Ghost Rider (ovviamente) accetterà di aiutare il monaco, che gli ha offerto in cambio la salvezza dalla sua maledizione. E poi niente, inseguimenti ed esplosioni e fiammate infernali...
Il film di cui parliamo oggi è il sequel del primo Ghost Rider, del 2007, ed è ovviamente tratto dall'omonimo fumetto Marvel, anche se non mi risulta che ricalchi una trama fumettistica in particolare.
La trama non è niente di che: Johnny Blaze/Ghost Rider si è nascosto in Europa cercando di controllare il demone con cui condivide il corpo, evitando tutto e tutti. Un monaco/motociclista/ubriacone (?) lo trova e chiede il suo aiuto per ritrovare un ragazzino rapito. A quanto pare, a questo ragazzino è legato il destino del mondo e blablabla.
Dopo un inziale rifiuto, Ghost Rider (ovviamente) accetterà di aiutare il monaco, che gli ha offerto in cambio la salvezza dalla sua maledizione. E poi niente, inseguimenti ed esplosioni e fiammate infernali...
venerdì 11 gennaio 2013
Quella casa nel bosco
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Il film di oggi è l'ormai noto Quella casa nel bosco, che vede a tirare i fili Joss Whedon alla sceneggiatura e alla produzione (stranoto regista di The avengers e del piccolo capolavoro Dr. Horrible sing-along blog e sceneggiatore di Alien-La clonazione, oltre ad aver creato le serie Angel, Firefly e Dollhouse) e Drew Goddard alla regia (già sceneggiatore di Cloverfield, Lost e Alias). Hanno già lavorato insieme su Buffy l'ammazzavampiri e per alcuni episodi di Angel. Curriculum niente male, cosa avranno creato insieme questa volta?
Quella casa nel bosco inizia con la scena di un sacrificio rituale, per poi immediatamente spiazzarti spostando l'attenzione su due impiegati, un po' spacconi ma simpatici, che si apprestano ad iniziare la giornata lavorativa. Poi, con un altro stacco, ci spostiamo sul classico gruppo di ragazzi bellocci che si apprestano a partire per una gita nei boschi... Ma qualcuno li sta già osservando.
Da me della trama non saprete altro, perché questa è una di quelle storie nelle quali lo spoiler va evitato ad ogni costo.
Il film di oggi è l'ormai noto Quella casa nel bosco, che vede a tirare i fili Joss Whedon alla sceneggiatura e alla produzione (stranoto regista di The avengers e del piccolo capolavoro Dr. Horrible sing-along blog e sceneggiatore di Alien-La clonazione, oltre ad aver creato le serie Angel, Firefly e Dollhouse) e Drew Goddard alla regia (già sceneggiatore di Cloverfield, Lost e Alias). Hanno già lavorato insieme su Buffy l'ammazzavampiri e per alcuni episodi di Angel. Curriculum niente male, cosa avranno creato insieme questa volta?
Quella casa nel bosco inizia con la scena di un sacrificio rituale, per poi immediatamente spiazzarti spostando l'attenzione su due impiegati, un po' spacconi ma simpatici, che si apprestano ad iniziare la giornata lavorativa. Poi, con un altro stacco, ci spostiamo sul classico gruppo di ragazzi bellocci che si apprestano a partire per una gita nei boschi... Ma qualcuno li sta già osservando.
Da me della trama non saprete altro, perché questa è una di quelle storie nelle quali lo spoiler va evitato ad ogni costo.
martedì 8 gennaio 2013
L'elenco telefonico di Atlantide, di Tullio Avoledo
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
L'elenco telefonico di Atlantide è il romanzo d'esordio di Tullio Avoledo. Il genere, boh, thriller-mystery-avventura-dark comedy-cospirazionista-fantastico... fate voi, Avoledo a queste cose non ci fa caso.
Il protagonista lavora nell'ufficio legale di una banca che è stata appena assorbita da una multinazionale. I dirigenti di questa multinazionale sono persone ambigue e spietate, e iniziano a prendersela con il nostro protagonista apparentemente senza motivo, minacciando di trasferirlo, affidandogli dei compiti sgradevoli e mettendolo in situazioni da cui è impossibile uscire puliti. Inoltre viene circuito da una sua collega, e in qualche modo la tresca arriva all'orecchio della moglie, che lo caccia di casa. Ma questi avvenimenti spingeranno Giulio Rovedo ad indagare più a fondo, scoprendo le reali mire della spietata Bancalleanza, fino a toccare con mano l'incredibile mistero che si nasconde nei sotteranei del suo condominio...
L'elenco telefonico di Atlantide è il romanzo d'esordio di Tullio Avoledo. Il genere, boh, thriller-mystery-avventura-dark comedy-cospirazionista-fantastico... fate voi, Avoledo a queste cose non ci fa caso.
Il protagonista lavora nell'ufficio legale di una banca che è stata appena assorbita da una multinazionale. I dirigenti di questa multinazionale sono persone ambigue e spietate, e iniziano a prendersela con il nostro protagonista apparentemente senza motivo, minacciando di trasferirlo, affidandogli dei compiti sgradevoli e mettendolo in situazioni da cui è impossibile uscire puliti. Inoltre viene circuito da una sua collega, e in qualche modo la tresca arriva all'orecchio della moglie, che lo caccia di casa. Ma questi avvenimenti spingeranno Giulio Rovedo ad indagare più a fondo, scoprendo le reali mire della spietata Bancalleanza, fino a toccare con mano l'incredibile mistero che si nasconde nei sotteranei del suo condominio...
sabato 5 gennaio 2013
Ralph spaccatutto
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
L'ultimo film della Disney, in questi giorni ancora nelle sale, è ambientato nel colorato mondo dei videogiochi. Un po' come accadeva già in Toy story, qui a prendere vita (o meglio: a smettere di recitare la loro parte) quando gli umani non li guardano sono i personaggi dei videogame. La principale differenza è che i giocattoli volevano comunque il bene dei bambini a cui appartenevano, mentre per questi personaggi i loro ruoli nei videogiochi di appartenenza sono solo un lavoro (un lavoro fisso... beati loro...).
Il Ralph che dà il titolo alla pellicola (in lingua originale Wrech-it Ralph) è il cattivo di un videogame dell'era mitica degli 8 bit, Felix aggiustatutto (in originale Fix-it Felix). Ma è il cattivo ormai da trent'anni, ed è stufo di finire sempre non solo sconfitto alla fine di ogni partita, ma soprattutto ignorato e addirittura temuto dai suoi "colleghi" di videogioco, che lo evitano come se fosse davvero cattivo come il personaggio che interpreta. Stufo di essere costretto a recitare sempre la stessa parte, cercherà la sua rivalsa rompendo le regole, ed entrando in altri videogiochi...
L'ultimo film della Disney, in questi giorni ancora nelle sale, è ambientato nel colorato mondo dei videogiochi. Un po' come accadeva già in Toy story, qui a prendere vita (o meglio: a smettere di recitare la loro parte) quando gli umani non li guardano sono i personaggi dei videogame. La principale differenza è che i giocattoli volevano comunque il bene dei bambini a cui appartenevano, mentre per questi personaggi i loro ruoli nei videogiochi di appartenenza sono solo un lavoro (un lavoro fisso... beati loro...).
Il Ralph che dà il titolo alla pellicola (in lingua originale Wrech-it Ralph) è il cattivo di un videogame dell'era mitica degli 8 bit, Felix aggiustatutto (in originale Fix-it Felix). Ma è il cattivo ormai da trent'anni, ed è stufo di finire sempre non solo sconfitto alla fine di ogni partita, ma soprattutto ignorato e addirittura temuto dai suoi "colleghi" di videogioco, che lo evitano come se fosse davvero cattivo come il personaggio che interpreta. Stufo di essere costretto a recitare sempre la stessa parte, cercherà la sua rivalsa rompendo le regole, ed entrando in altri videogiochi...
mercoledì 2 gennaio 2013
Andate tutti a Fun Cool!
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
No, quello nel titolo NON è il mio augurio a tutti per il nuovo anno... è un invito: provate ad andarci, a Fun Cool!
Per l'ottava volta, Raffaele Serafini in arte Gelo Stellato inaugura sul suo blog il concorso Fun Cool! Un racconto in una frase.
Regole semplici: entro sabato 12 gennaio bisogna inviare all'indirizzo mail che trovate sul blog di Gelo, oppure postarlo come commento alla pagina del concorso o sulla pagina FB del blog, un racconto contenuto in un'unica frase.
Ci sono pure dei premi, pensa un po'!
Il racconto verrà pubblicato nell'apposito post per i racconti, perciò sbrigatevi a partecipare: una frase sola, che ci vuole? Io ne ho già preparate una quindicina... ma purtroppo potrò mandarne solo una. Anzi, due! Perché chiunque abbia un blog e faccia un po' di pubblicità al concorso ottiene la possibilità di inviare ben due frasi! Quindi, Gelo, mi aspetto il mio bonus!
Partecipate numerosi!
Il Moro
No, quello nel titolo NON è il mio augurio a tutti per il nuovo anno... è un invito: provate ad andarci, a Fun Cool!
Per l'ottava volta, Raffaele Serafini in arte Gelo Stellato inaugura sul suo blog il concorso Fun Cool! Un racconto in una frase.
Regole semplici: entro sabato 12 gennaio bisogna inviare all'indirizzo mail che trovate sul blog di Gelo, oppure postarlo come commento alla pagina del concorso o sulla pagina FB del blog, un racconto contenuto in un'unica frase.
Ci sono pure dei premi, pensa un po'!
Il racconto verrà pubblicato nell'apposito post per i racconti, perciò sbrigatevi a partecipare: una frase sola, che ci vuole? Io ne ho già preparate una quindicina... ma purtroppo potrò mandarne solo una. Anzi, due! Perché chiunque abbia un blog e faccia un po' di pubblicità al concorso ottiene la possibilità di inviare ben due frasi! Quindi, Gelo, mi aspetto il mio bonus!
Partecipate numerosi!
Il Moro