sabato 5 gennaio 2013

Ralph spaccatutto

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

L'ultimo film della Disney, in questi giorni ancora nelle sale, è ambientato nel colorato mondo dei videogiochi. Un po' come accadeva già in Toy story, qui a prendere vita (o meglio: a smettere di recitare la loro parte) quando gli umani non li guardano sono i personaggi dei videogame. La principale differenza è che i giocattoli volevano comunque il bene dei bambini a cui appartenevano, mentre per questi personaggi i loro ruoli nei videogiochi di appartenenza sono solo un lavoro (un lavoro fisso... beati loro...).
Il Ralph che dà il titolo alla pellicola (in lingua originale Wrech-it Ralph) è il cattivo di un videogame dell'era mitica degli 8 bit, Felix aggiustatutto (in originale Fix-it Felix). Ma è il cattivo ormai da trent'anni, ed è stufo di finire sempre non solo sconfitto alla fine di ogni partita, ma soprattutto ignorato e addirittura temuto dai suoi "colleghi" di videogioco, che lo evitano come se fosse davvero cattivo come il personaggio che interpreta. Stufo di essere costretto a recitare sempre la stessa parte, cercherà la sua rivalsa rompendo le regole, ed entrando in altri videogiochi...


Per la prima parte del film, il regista Rich Moore (co-regista di Matt Groening in molti episodi dei Simpsons e di Futurama) fa un affettuso omaggio al mondo delle sale giochi, che stanno lentamente scomparendo in favore delle sempre più potenti piattaforme d'intrattenimento casalinghe. Non voglio nemmeno provare a ricordare quane monetine ho infilato nel cabinato di una delle millemila versioni di Street Fighter II... ricordo ancora, pensate quanto sono anziano, i videogiochi che andavano con il 200 lire... Ehm, scusate l'amarcord.
Dicevamo, la prima parte del film è intrisa di idee assolutamente geniali, oltre che di un gran numero di cameo di personaggi dei videogiochi degli anni '80.
C'è da dire che i ruoli di questi personaggi sono, appunto, solo dei cameo, di scarsa importanza, giusto strizzatine d'occhio per i genitori che hanno accompagnato i bambini al cinema, che potranno riconoscere molti dei loro vecchi beniamini.
A tal proposito, ma chi è che doppia Zangief? Perché l'hanno messo a fare un mestiere che non è il suo?
Ecco, scoperto con una rapida googlata: è il rugbista italo-argentino Sergio Parisse.
Ma perché???
Almeno ne avessero preso uno con l'accento russo!
Va beh, qualche cretinata nell'adattamento italiano ce la dobbiamo sempre infilare, stavolta ci è toccato Sergio Parisse. Magari sarà un rugbista eccezionale, non lo so, non seguo questo sport, ma come doppiatore... beh.

Un'altra cosa vi vorrei domandare, o anziani nerd come me. Guardate questa immagine e ditemi: chi diavolo sono il rinoceronte viola, il diavolo col forcone e il robot? Forse che non sono abbastanza nerd?


Dopo le varie genialate della prima parte abbiamo una seconda di tono decisamente inferiore. Si svolge tutta in un videogioco di corse ambientato in un mondo fatto tutto di dolci. Qui, le tematiche "videogame" si perdono quasi completamente, e si trasforma nel "classico" film Disney, nel quale indovini la trama dopo i primi sette secondi.
Pensavo che avrei visto per tutto il film Ralph viaggiare da un videogioco all'altro, micelando magari i vari mondi e creando casini apocalittici, invece niente, dolcetti e caramelle per più di metà film. Mi sembra un grande spreco per un'ambientazione potenzialmente infinita, una limitazione pesante che ci fa capire che tutte le idee migliori se le sono sparate nella prima parte.

Inoltre, c'è da criticare il marketing della Disney. Dai trailer e dalle notizie che circolavano riguardo a questo film, sembrava che dovesse essere mirato ad un target trenta-quarantenne nerdoso. Invece, tolte le varie strizzatine d'occhio con i brevissimi (e inutili ai fini della trama) cameo dei noti personaggi dei videogame old school, questo è un film per bambini, con una trama pensata per i bambini e uno stile grafico (soprattutto il mondo zuccheroso) adatto ai bambini, e pure abbastanza piccoli. Quindi è perfetto se rientrate nella già citata fascia dei nerd ultratrentenni (come me) e avete figli piccoli (non come me). Se invece siete un gruppo di amici nerdeggianti che decidono di andare al cinema per fare quattro risate, sappiate a cosa andate incontro.

Io sono stato costretto a vederlo in 3D: da evitare, per fortuna almeno gli occhiali non erano troppo pesanti e per la maggior parte del tempo mi ero addirittura dimenticato che stavo guardando un film in 3D... completamente inutile se non offensivo, visto che ti esborsano 2 euro in più per il biglietto. A tutt'oggi, l'unico film che valesse davvero la pena vedere in 3D rimane Avatar. L'unico, poche balle.

C'è qualcosa, nel messaggio che dà il film, che non mi è piaciuto molto. Poi andrà ad interpretazione, molti l'avranno vista diversamente, ma a me è sembrato che il messaggio finale fosse che bisogna stare al proprio posto e accettare il proprio destino qualunque esso sia. Sì, è filtrato attraverso il tema del riscatto, di questi due che vogliono cambiare in meglio la loro vita e non esitano a lottare per farlo... però, alla fine, Ralph se ne torna a spaccare palazzi, e la sua ribellione ha pure rischiato di causare la chiusura del gioco e di conseguenza rovina per tutti quelli che gli stanno vicino.
Non un vero miglioramento della propria condizione, quindi, ma un'accettazione di quello che si è, trovare la felicità in ciò che si ha. Accontentarsi, insomma. Stare al proprio posto ed essere pure contenti. Mmmh.

Nel complesso, il film non mi è dispiaciuto. Sì, come al solito a leggere le righe sopra sembra che abbia solo lati negativi, ma la verità è una sola: parlare male è più facile, oltre che più divertente! ;-D
Ma poi in fondo il parere finale lo do sempre corretto, dai...
Non mi è dispiaciuta soprattutto la prima parte, nella quale si vedono davvero delle belle idee. Ma mi sento di consigliarne la visione al cinema solo ai nerd con prole, come ho già scritto poco sopra. Per tutti gli altri, vedetelo perché comunque va visto, ma potete anche risparmiare i soldi del biglietto e guardarvelo poi a casa.

Il corto che precede il film, Paperman, è più o meno come il film che segue: una prima parte molto bella, la seconda un po' meno. La soluzione è troppo forzata e surreale, per i miei gusti. Però ha un bello stile, ottime animazioni e musiche azzeccate.


Il Moro

P.S.: segnalo che sul sito della Disney potrete giocare online a tutti e tre i videogame più importanti nella pellicola, ecco il link!

2 commenti:

  1. Concordo su alcune cose:
    - anche a me sarebbe piaciuto vedere questo viaggio tra i videogame. Ma pare che si giocheranno queste nel secondo film, dando molto più spazio anche a Mario.
    - Evitare sempre i 3D , oggi e sempre!
    - NOstalgia... saltami addosso! Ho rivisto tutta la mia infanzia.

    A me il film a presto tutto... sarà che mi sono fatto prendere dai sentimenti. A tratti mi sono anche commosso

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    1. Un altro nottambulo, eh?
      Eh sì, questo film sull'effetto nostalgia spinge parecchio... stranamente, pensavo che mi avrebbe coinvolto di più in quel senso, però. Si vede che ormai sono troppo anziano... :-)
      Il Moro

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