venerdì 18 agosto 2017

Il cacciatore e la regina di ghiaccio, recensione.

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

A volte escono dei film che non si sa bene perché.
Questo Il cacciatore e la regina di ghiaccio è il seguito di Biancaneve e il cacciatore, che ho recensito qui. Ho dovuto andare a rileggermi la recensione perché non me lo ricordavo assolutamente, e nel giro di un giorno o due anche il seguito farà la stessa fine.
Abbandonata del tutto la fiaba di riferimento, questo sequel/prequel/spin-off (non ci facciamo mancare niente) almeno è una storia originale, che in questi tempi di cinema derivativo è già di per sé un pregio. Ma non c'è molto altro.

C'è una prima parte ambientata durante l'infanzia del cacciatore, che è stato rapito insieme ad altri dagli uomini di Freya, sorella della regina cattiva di Biancaneve, altrettanto cattiva e altrettanto regina, per rimpinguare le fila del suo esercito. Poi si passa al sequel vero e proprio, dopo che Biancaneve è diventata regina (ma per fortuna non dovremo mai sorbirci la faccia paralizzata di Kristen Stewart), e il cacciatore dovrà di nuovo affrontare colei che ha rovinato la sua infanzia e influenzato la sua vita,  dopo essere riuscito a sfuggirle anni fa.



Ci sono quattro nani che dovrebbero essere gli addetti ai momenti comici ma che non-fanno-ridere, neanche per un istante, per quanto si sforzino.
Ci sono attori che oltre ad essere bellocci il loro mestiere lo saprebbero pure fare, ma che sono limitati a ruoli da macchiette.
C'è gente che gira in camicia o addirittura a braccia scoperte nel bel mezzo del regno di ghiaccio.
C'è una sceneggiatura noiosa unita a una regia anonima, che però per qualche strano miracolo riescono a non far addormentare lo spettatore. Il film in effetti si lascia guardare senza far venire voglia di spegnere il televisore e andare a dormire, ma è talmente scialbo e anonimo da non lasciare proprio nulla. Si salvano giusto un paio di colpi di scena che non ero riuscito a prevedere, ma forse era solo perché a quel punto non ero già più tanto attento.
E a proposito di sceneggiatura,



La cosa che mi ha dato più fastidio credo che sia la gestione dei poteri magici. La regina di ghiaccio ha né più né meno che gli stessi poteri della principessa Anna di Frozen (i quali erano comunque molto simili a quelli di altri personaggi legati al ghiaccio visti nei fumetti, l'Uomo Ghiaccio degli X-Men in primis), e


Sembra quasi che gli autori del film di fantasy non abbiano mai visto niente, e che preferiscano prendere come riferimento i film dei supereroi. L'avranno fatto apposta per venire incontro alla moda cinematografica del momento, o veramente pensano che quella possa passare per magia? Che fine farà il fantasy, se invece dei maghi abbiamo dei supereroi nel medioevo?
Speriamo che questa non sia la tendenza per il futuro, ma solo uno dei tanti difetti di un film mediocre.

Il Moro.

2 commenti:

  1. Ormai mi fanno venire l'urticaria questo genere di fantasy... Hanno ammazzato un genere.

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