martedì 6 giugno 2017

Blade Runner: riduzioni, seguiti, spin-off, tutto l'universo espanso.

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

I trailer di Blade runner 2049 hanno scimmiato un po' tutti, e quindi ho deciso di approfondire un po' la questione.
Vorrei quindi provare a fare una panoramica di tutto quello che è uscito fino a oggi relativo a Blade Runner, una sorta di cronologia, giusto per curiosità, in attesa del nuovo film. Alcune di queste opere le conosco e ve ne parlerò, per altre sarà una semplice voce in elenco, che se volete potete integrare nei commenti.
Sarà una cosa lunga.

1968: esce Do Androids Dream of Electric Sheep?
di Philip K. Dick. Stampato in Italia con i titoli Il cacciatore di androidi, Cacciatore di androidi, Blade Runner e Ma gli androidi sognano pecore elettriche? 



L'opera di Dick ha già avuto legioni di analisti più qualificati di me, quindi non andrò a impelagarmi nel parlare troppo a fondo di questo Ma gli androidi sognano pecore elettriche?, mi limiterò ad esprimere la mia personalissima opinione. Si tratta secondo me di un ottimo romanzo, non eccezionale, che dipinge con nera ironia una società futura complessa e i suoi decadenti valori morali e spirituali.
Propone molti spunti per riflessioni profonde su argomenti che vanno dal razzismo alla paura della morte, al rapporto uomo-macchina, al concetto di coscienza, e molti altri. Pur splendido dal punto di vista filosofico, non mi ha avvinto particolarmente dal lato più "narrativo", con delle parti che ho trovato piuttosto pesanti e alcune cose nella trama che "non tornano" (su tutte tutta la parte dell'altra centrale di polizia).
Letto dopo aver visto il film, ho notato l'assenza della "glorificazione" degli androidi vista in Blade Runner, qui molto più terreni e simili agli umani, anche nei difetti. Purtroppo questo si traduce anche in una minore importanza ed epicità tragica dei personaggi in questione.
Il libro è ambientato nel 1992, il film nel 2019. Ormai siamo quasi arrivati anche lì. Vi lascio qualche secondo per ripensare a quanto siete anziani.

1982: esce Blade Runner, 
per la regia di Ridley Scott, liberamente ispirato al romanzo. Nel tempo ne sono uscite ben sette versioni differenti. La Final Cut uscita nel 2007 per il 25simo anniversario del film dovrebbe essere quella "definitiva" e più vicina alle intenzioni del regista. Vi lancio un attenzione spoiler, anche se mi sembra un po' ridicolo: è nella versione del 2007 che viene sancito "abbastanza" chiaramente che Deckard è un androide, nelle prime versioni o (abbastanza) chiaramente non lo era o la questione veniva lasciata in sospeso.
Beccatevi un trailer, va':


Se non ho voluto analizzare Ma gli androidi sognano pecore elettriche? figuratevi se mi metto a farlo con Blade Runner. Tanto l'avete visto tutti e la vostra idea ve la siete già fatta. Se non l'avete visto, beh, fatelo.
Segnalo solo una curiosità che ho notato dopo aver letto il libro: nel romanzo l'androide si chiama Roy Baty, nel film Roy Batty, che potrebbero essere pressappoco tradotti come "re pipistrello" e "re pazzo". A voi cercare di capire come questo possa cambiare parte della simbologia delle due opere.


1982: esce Blade Runner: A story of the future, 
trasposizione letteraria del film scritta da Les Martin, con tanto di immagini tratte dalla pellicola.
Il lavoro era stato precedentemente offerto a Philip K. Dick, che aveva rifiutato nonostante il cachet proposto di ben 400.000 dollari. Possiamo immaginare che il cachet di Les Martin sia stato ben diverso.



1982: esce A Marvel Comics Super Special: Blade Runner,
trasposizione a fumetti del film pubblicata dalla Marvel sceneggiata da Archie Goodwin e disegnata da Al Williamson. Diventata nel tempo un oggetto da collezionisti, una copia in ottimo stato può arrivare a valere anche un centinaio di dollari.



1982: esce Blade Runner,
questa volta un gioco da tavolo. A ogni giocatore vengono date sei carte numerate da 1 a 10, chi ha in tutto un punteggio superiore a 35 è un replicante. Lo scopo del gioco è scoprire chi è, potendo dare un'occhiata a una delle carte dell'avversario, con un meccanismo che potebbe ricordare Cluedo. PAre che il gioco sia effettivamente uscito ma in seguito sia stato ritirato dal commercio per problemi di diritti, ma la storia non è molto chiara. Se qualcuno ne sa più di me me lo faccia sapere.

Blade Runner. gioco da tavolo



Negli anni sono stati prodotti anche altri giochi da tavolo o di ruolo non ufficiali fan-made, i cui materiali sono addirittura scaricabili gratuitamente da internet in PDF. Potete trovarne uno qui, del 2009uno qui, del 2014, e un altro qui, del 2016.


1982: esce Blade Bummer,
parodia a fumetti del film, leggibile integralmente qui. Sono giusto sei paginette.


1985: esce Blade Runner,
videogioco per Commodore 64, Sinclair ZX Spectrum e Amstrad CPC di genere sparatutto a scorrimento orizzontale dalla storia bizzarra: non essendo riusciti ad ottenere la licenza del film, i produttori dichiararono che il videogioco era ispirato... alla colonna sonora composta da Vangelis. Se ascoltate con attenzione, potreste ancora riuscire a sentire il rumore delle unghie che cercano di arrampicarsi sugli specchi.
Non l'ho mai giocato, ma di seguito vi metto una videorecensione con gameplay, che su Youtube si trova veramente di tutto:



1985: esce Blade Runner 2 (Blade Runner 2: The Edge Of The Human)
romanzo scritto da K.W. Jeter, che era amico di Philip K. Dick. Tutti e tre i romanzi di Jeter sono stati infatti ufficialmente autorizzati come seguiti.
Questo è l'unico che ho letto. Di seguito la sinossi:

Bryant e Gaff sono morti, e Deckard vive in una piccola casa isolata fuori città insieme a Rachel, che per la maggior parte del suo tempo dorme in una capsula di sospensione criogenica. Qui riceve la visita di Sarah Tyrrel, l'originale di cui Rachel è un replicante, che lo costringe a tornare a Los Angeles a lavorare a un nuovo caso: dare la caccia al sesto replicante. Ma nessuno di coloro che dovrebbe aiutarlo sembra disposto a dirgli la verità.


Questa storia del sesto replicante può essere poco chiara per chi ha visto solo la Final Cut, ma in originale all'inizio Bryant diceva a Deckard che i replicanti già morti non erano due ma uno solo, il che lasciava un mistero sul sesto replicante di cui nel film non si parla più.
Jeter dà anche un significato al termine "replicante" usato nel film al posto dell'"androide" del libro: qui si esplicita che effettivamente si tratta di "repliche" di persone realmente esistenti.
Jeter cerca di fondere il film con il libro originale. Blade Runner 2 quindi prende come canonica la trama del film, perciò: -SPOILER su film e libro- Nel film Deckard non è sposato e alla fine se ne è andato con Rachel, e non è un replicante (ricordiamo che la Final Cut, dove gli indizi che lo sia sono più evidenti, è del 2007), mentre nel libro è sposato e alla fine ha mollato l'androide per tornare dalla moglie. Ecco, in Blade Runner 2 sta con Rachel ma accenna al fatto di avere avuto una moglie. - FINE SPOILER -
Inoltre sono presenti personaggi e situazioni da entrambe le fonti di ispirazione, il più evidente è la presenza contemporanea di Isidore dal libro e Sebastian dal film, che avevano praticamente lo stesso ruolo e avevano qualche similitudine come personaggi, ma erano comunque personaggi diversi. Questo può causare un po'  di confusione nel lettore, anche perché non è realizzato benissimo, e comunque si pretende che si conoscano entrambe le opere di riferimento. A ciò aggiungiamo uno stile di scrittura non eccezionale (non è sicuramente il meglio scritto da K.W. Jeter) e alcuni dialoghi veramente lunghissimi e pesanti da digerire. 
Altri elementi del libro non sono stati ripresi, come le scatole dell'empatia, il Kipple e tutta la sottotrama relativa a Mercer, e tutta la questione relativa agli animali sembra sospesa a metà strada tra film e libro.
Per quanto ci sia un intreccio abbastanza interessante di gente che mente e altra gente che agisce credendo cose totalmente sbagliate, direi che nel complesso Blade Runner 2 non è un libro indispensabile, da leggere giusto se l'ambientazione vi affascina e siete curiosi.


1996: esce Blade Runner. La notte dei replicanti (Blade Runner 3: Replicant Night)
secondo libro di K.W. Jeter. Non l'ho letto, ma si trova ancora in qualche negozio online. Vi copincollo la quarta di copertina (ci sono parecchi spoiler sul libro precedente, se avete intenzione di leggerlo):

Per Deckard è l'inizio di una nuova tragica odissea destinata a sprofondarlo nei gorghi di una cospirazione apocalittica 
Rachael è morta. Era la donna che Rick Deckard amava più della vita, anche se si trattava di una replicante modello Nexus-6. Ma Sarah Tyrell, la misteriosa nipote del fondatore della corporazione e attuale proprietaria, è ancora viva, ed è lei la donna originaria a cui immagine e somiglianza Rachael era stata creata. Anche l'originale del vendicativo replicante Roy Batty è vivo, e ben deciso a emulare il suo doppio nel rendere difficile la vita a Deckard. Ma questa è ormai storia vecchia... Sarah ha contribuito in modo decisivo alla distruzione del suo stesso impero industriale e il vero Roy Batty è stato ucciso dal redivivo Dave Holden appena in tempo per salvare la vita a Deckard. Adesso l'amareggiato blade runner si è rifugiato con Sarah Tyrell nella colonia di transito su Marte, con la speranza di trovare il denaro necessario per ricrearsi una nuova vita su qualche lontana colonia extramondo. E per Deckard è solo l'inizio di una nuova tragica odissea destinata a sprofondarlo nei gorghi di una cospirazione apocalittica.

Blade Runner. La notte dei replicanti



Questa sinossi è praticamente un riassunto del libro precedente e non dice nulla della trama  di questo, per cui se vi interessa vi lascio il link al riassunto completo della trama, in inglese.
Sullo stesso sito trovate anche il riassunto di Blade Runner 2, se volete.


1997: esce Blade Runner
videogioco per PC di genere avventura grafica. Non segue la trama del film pur essendo ambientato nello stesso universo narrativo.
Di seguito un video di gameplay:


Teoricamente il gioco è compatibile solo con windows XP. Per giocarlo sui sistemi moderni vi toccherà installare XP su una virtual machine, oppure usare l'installer che trovate a questo link, che è il metodo che ho usato io.
Questo gioco riprende estetica, trama e personaggi dal film, ma col film non c'entra nulla. Il protagonista Ray McCoy è praticamente identico a Deckard (perfino il suo appartamento è uguale!) ma non è lui, si tratta invece di un suo collega più incline alla battuta, nonché un cacciatore di replicanti meno qualificato (in effetti è il suo primo incarico). C'è anche un alter ego di Bryant, praticamente uguale.
Il protagonista viene incaricato di indagare su una strage di animali in un negozio, perpetrata a quanto pare da un Nexus 6. Una strage di animali è un crimine particolarmente orribile nel mondo descritto nel libro di Dick, ma nel film è rimasto un tema a malapena sfiorato.
Altri elementi del libro che nel film sono assenti qui vengono giusto accennati, come gli "speciali" o il kipple.
Il gioco è un classico "punta e clicca", quindi bisogna esaminare con il mouse ogni elemento del paesaggio e parlare, più volte, con tutti. I dialoghi sono belli e interessanti e doppiati in italiano più che bene. In italiano il doppiatore di McCoy e quello di Clovis sono gli stessi di Deckard e Roy Batty nel film. In lingua originale, gli attori del film a prestare le loro voci e i volti per il motion capture sono stati invece Sean Young, Brion James, James Hong, Joe Turkel e William Sanderson.
C'è anche la possibilità di esaminare le fotografie come fa Deckard nel film, girando pure dietro gli angoli, e di sottoporre alcuni personaggi al test Voight-Kampff.
La trama è un noir investigativo abbastanza simile alla trama di Blade Runner. Non eccezionale, ma comunque valida.
Dal punto di vista grafico si tratta di un piccolo capolavoro per l'epoca, con animazioni complesse e scenari statici ultradettagliati (vengono usati i "voxel", la controparte tridimensionale dei pixel, una tecnica che consente una grafica tridimensionale senza necessità di attivare l'acceleratore 3D della scheda grafica), e le musiche sono semplicemente straordinarie: alcune sono riprese dal film e firmate Vangelis, altre sono originali ma riescono tranquillamente a stare al passo.
La principale bellezza di questo gioco è l'atmosfera. La pioggia, il buio, le strade squallide illuminate dai neon, i locali chiassosi e colorati che eppure nascondono un velo di tristezza, tutto contribuisce ad acuire la sensazione di essere dentro un'avventura nell'universo di Blade Runner. L'assenza di veri enigmi, invece di sminuire il valore del gioco, non fa che acuire la sensazione di vivere una storia.
Ci sono sei finali disponibili a seconda delle decisioni che vengono prese nel corso del gioco. Risulta abbastanza difficile seguire un percorso che porti a un finale preciso, perché questi vengono scelti in base ad azioni che potrebbero sembrare senza importanza, e a volte perfino il caso influirà sugli eventi (per esempio, alcuni personaggi che potrete sottoporre al Voight-Kampff hanno una certa probabilità di risultare androidi).
Insomma, forse di tutta questa lista il prodotto che più mi sento di consigliare agli appassionati di questo universo narrativo, se dovete sceglierne uno.



1998: esce Soldier,
film diretto da Paul W.S. Anderson con Kurt Russell, la cui sceneggiatura è stata scritta da David Peoples, già coautore di Blade Runner. Pur non c'entrando praticamente nulla con il primo film sarebbe ambientato all'interno dello stesso universo narrativo. Pare che l'idea del film nasca da una scena scritta da Peoples per l'inizio di Blade Runner, ambientata sulle colonie extra-mondo, poi mai girata.
Di seguito il trailer:


Si parla di una generazione di soldati addestrati a combattere e uccidere fin dalla più tenera età con metodi a dir poco crudeli, divenendo simili ad automi. Ora però una nuova generazione si fa avanti, aggiungendo all'addestramento anche modifiche genetiche, e la vecchia generazione viene, letteralmente, buttata nell'immondizia.
Il sopravvissuto Kurt Russell viene curato da un gruppo di coloni precipitati sul pianeta-discarica, ma i suoi ex commilitoni torneranno a farsi vedere per sconvolgere la vita della pacifica comunità. Ovviamente, Madornale Errore (cit.).
La pellicola riesce perfettamente nel suo intento di essere un dignitoso film di serie B. Abbiamo personaggi stereotipati, cattivi cattivissimi, recitazione che meh, trama largamente prevedibile, una buona messa in scena con delle scenografie carine e veicoli da combattimento guardabili, poche parole e un mucchio di azione tamarra: tutti gli ingredienti per un'ora e mezza di sano intrattenimento. Merita una visione, e potete divertirvi a trovare le (poche) citazioni dell'universo di Blade Runner, come lo spinner buttato tra i rottami, le citazioni delle "Porte di Tannauser" e dei "Bastioni di Orione", e questa escalation di soldati sempre più perfetti non sarà forse quello che porterà poi alla creazione dei replicanti? Stona un po' il fatto che il film sia ambientato più o meno nel 2030, ma vabbè.


1999: esce Total Recall 2070
serie televisiva cancellata dopo la fine della prima stagione di 22 episodi, liberamente tratta dal racconto di Dick Memoria totale (già ispiratore di Atto di forza) e dal romanzo Ma gli androidi sognano pecore elettriche?. Pur non essendo direttamente collegata a nessuna delle due opere ne mixa diversi elementi, quali gli innesti di memoria, le vacanze virtuali e gli androidi, con un impianto visivo fortemente ispirato al film Blade Runner. Non l'ho ancora vista, ma qui trovate un articolo al riguardo.
Di seguito il trailer.




2000: esce Blade Runner 4: Eye and Talon, 
l'ultimo romanzo dedicato alla saga da K.W. Jeter. Mai tradotto in italiano. Anche di questo, se volete, trovate qui la trama completa.




2006: esce Blade Runner - Cacciatore di androidi,
sceneggiato radiofonico in quindici puntate da 12 minuti trasmesso da Radio 2.
Da qui è possibile scaricare i podcast.

Blade Runner sceneggiato radio 2


Lo sceneggiato ripercorre fedelmente la trama del romanzo di Dick, molte frasi sono identiche, sebbene alcune parti manchino e altre siano state riassunte per ovvi motivi di tempo.
La trama è quella del libro, ma i doppiatori italiani sono quelli del film e le musiche sono quelle originali di Vangelis.
Il risultato è un'opera difficile da giudicare: se non conoscete il romanzo difficilmente i temi toccati, che comunque sono gli stessi, riusciranno a toccarvi, dato che vengono semplicemente trattati troppo in fretta. Ma potrebbe darvi una sensazione strana ritrovare gli stessi personaggi del film, con le stesse voci, fare cose diverse.
Se invece conoscete il romanzo, ovviamente non vi verrà raccontato nulla di nuovo da questo sceneggiato (a parte una scena all'inizio che mostra il dirottamento dello shuttle da parte degli androidi, assente sia nel libro che nel film), ma è comunque una valida riduzione che vi permetterà di reincontrare dei vecchi amici.


2009: esce Ma gli androidi sognano pecore elettriche? 
miniserie a fumetti disegnata da Tory Parker.


Philip K. Dick è accreditato come autore, dato che si tratta di una trasposizione fedele del romanzo. In effetti è identico quasi parola per parola, il che significa anche lunghissime didascalie che in un fumetto rendono la lettura piuttosto lenta.
Anche qui, come giudicare quest'opera? E' uguale al libro, punto. E in effetti è una miniserie piuttosto voluminosa, sono sei volumi da 140 pagine. Al massimo possiamo parlare dei disegni, che sono buoni, fanno il loro dovere, ma non sono nulla di memorabile. Da apprezzare comunque la messa in scena generale, e visto che l'aspetto grafico ricalca abbastanza quanto visto nel film, potreste provare a leggerlo per immaginare come sarebbe potuto venire Blade Runner se Ridley Scott avesse seguito alla lettera la trama di Ma gli androidi sognano pecore elettriche?. Sicuramente, molto più lungo.


2011: esce Ma gli androidi sognano pecore elettriche? - Polvere alla polvere,
come prequel degli eventi narrati nel fumetto precedente e quindi nel romanzo, scritto da Chris Robertson e disegnato da Robert Adler.


a gli androidi sognano pecore elettriche? - Polvere alla polvere


E' ambientato parecchi anni prima di Ma gli androidi...., gli animali stanno morendo uccisi dalla Polvere ma non sono ancora estinti, non sono ancora stati prodotti gli animali elettrici in sostituzione, il mercerismo è solo agli inizi, gli androidi sono meno evoluti e assomigliano più a dei terminator che a Baty e compagni, e per dar la caccia a quelli fuggitivi si usa un altro androide. A questo viene affiancato un uomo senza esperienza di combattimento ma in grado, grazie a un potere esp, una mutazione indotta dalla Polvere, di percepire l'aura emozionale degli esseri umani... ai suoi occhi quindi gli androidi, privi di aura, sono evidenti come lampadine.
Si tratta di un onesto fumetto d'azione, che fonde l'ambientazione e le tematiche del libro con le atmosfere hard-boiled del film. Il risultato è tutto sommato godibile, con qualche idea valida nonostante una trama tutto sommato abbastanza prevedibile.


E finalmente arriviamo al giorno d'oggi, con la scimmia che saltella sulle spalle a tutti noi. Blade Runner 2049 non sarà come il primo? Bravi, avete scoperto l'acqua calda. Ma magari sarà bello lo stesso, dai.
Vi lascio con il trailer,


e con una personale riflessione:
tutte queste opere derivate, alcune delle quali mischiano elementi del film a elementi del libro, e nessuna che abbia scelto di rasentare la perfezione (sempre secondo me, ovviamente) presentando la trama e l'ambientazione del libro mantenendo però gli androidi come li abbiamo visti nel film. Chissà perché.

Il Moro

-AGGIORNAMENTO-
 Vi metto lì anche il secondo trailer in italiano di Blade Runner 2049:



e il primo dei tre cortometraggi prequel previsti prima dell'uscita del film:
Blade Runner 2036: Nexus Dawn
girato da Luke Scott, figlio di Ridley, con Jared Leto. Sottotitoli in italiano.


-AGGIORNAMENTO-
Ed ecco anche il secondo cortometraggio,
Blade Runner 2048: Nowhere to Run,
girato anch'esso da Luke Scott, incentrato sul personaggio interpretato da Dave Bautista. Sottotitoli in italiano.


-AGGIORNAMENTO -
E' finalmente uscito anche il terzo e ultimo cortometraggio, stavolta realizzato in animazione da Shinichiro Watanabe, già creatore del mitico cowboy Bebop.
Il video dura ben 15 minuti ed è effettivamente il prologo al film, quindi più importante per l'economia del film rispetto ai due corti precedenti.
Al momento non sono ancora riuscito a trovarne una versione in streaming sottotitolata in italiano, e nemmeno in inglese. Da scaricare c'è anche con i sottotitoli in italiano, ma non sono così sicuro che sia legale, quindi niente link... :-)
Ad ogni modo, vi posto qui il corto integrale in inglese.
Notare che l'androide maschio protagonista è praticamente identico al "villain" del videogioco del '97...



-AGGIORNAMENTO-
Sulla pagina Facebook di Blade Runner 2049 potete giocare a un simpatico giochino: il bot vi sottoporrà al test Voight-Kampff semplicemente inviando un messaggio alla pagina!
Ah, io sono umano. Meno male, avevo dei dubbi.

-AGGIORNAMENTO-
Ed ecco anche la recensione di Blade Runner 2049!
Riassumendo, mi è piaciuto molto, ma vi invito comunque a leggerla per sapere il perché.

-AGGIORNAMENTO-
2019: Blade Runner 2019
Nuovo fumetto del quale seguirà recensione dettagliata.

-AGGIORNAMENTO-
2020: Blade Runner 2049 - Nexus Protocol
E' un nuovo gioco da tavolo ispirato al nuovo film, un gioco da carte di tipo investigativo in cui bisogna trovare chi dei giocatori è il replicante. Non ho trovato recensioni dettagliate, ma sembra non troppo diverso dal gioco da tavolo di cui abbiamo già parlato. Se qualcuno ne sa più di me, sono tutt'orecchi.



Continuerò ad aggiornare l'articolo in caso di nuove uscite!
Il Moro

10 commenti:

  1. Eheh un grande mega recap di tutte le opere legate a questo titolo.
    Bellissimo il film con Russell, bello il fumetto Marvel anni '80!^^

    Moz-

    RispondiElimina
  2. Grazie per lo splendido post, urge ripasso!

    RispondiElimina
  3. Ottimo post, inutile dire che io mi sono fermato al film del 1982...

    RispondiElimina
  4. Ho amato moltissimo il romanzo di Dick, anche perché è davvero tutt'altra cosa dal film di Scott (che sono probabilmente l'unico al mondo a non aver mai amato: sarò un replicante? :-P )
    Lo slancio sessantottino di Dick di rendere le ginoidi delle donne emancipate, colte e indipendenti (unico autore ad aver ritratto positivamente delle donne artificiali) è stato spazzato via, e Scott ne ha fatte delle prostitute: curioso che nessuna femminista se ne sia mai accorta...
    Il sequel a fumetti mi è molto piaciuto, mentre il primo sequel di Jeter l'ho letto ma non ne ricordo una sola parola: mi sa che non mi è piaciuto :-P
    Mi permetto di consigliare questo mio post sui "Dottori spaziali" che spiega anche da dove esca fuori quel curioso titolo, "Blade Runner", che Scott volle anche a costo di perdere il gioco di parole per cui era stato concepito.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Conoscevo la storia del titolo, ma il post è comunque molto interessante.
      Tra l'altro tu sei anche l'autore di "Gynoyd - Duecento anni di donne artificiali", quindi ne sai... ;-)

      Elimina
  5. Grazie. E un Blade Runner sceneggiato da Burroughs sarebbe stato grandioso! ^_^

    RispondiElimina

;