martedì 28 febbraio 2017

Road To Logan: Bersaglio X, recensione

Salve a tutti, è Il moro che vi parla!

Se volete avere un'idea di chi sia X-23, potete dare un'occhiata alla pagina riassuntiva del progetto del zinefilo Road to Logan, dove potrete trovare un paio di articoli a tema.
Personalmente non ho letto nè probabilmente mai leggerò i fumetti di cui parla Lucius Etruscus: per quanto possa piacermi l'ambientazione mutante, la testata regolare degli X-Men ha talmente tanti personaggi e una continuity così incasinata da rendere ogni numero pressoché incomprensibile a un lettore occasionale.
Per fortuna Bersaglio X è un'altra cosa, anche se non è proprio leggibile a sè stante: diciamo che è necessario sapere almeno quanto Lucius Etruscus ha scritto nella sua recensione di Innocenza Perduta, prima di iniziare, e cioè che X-23 è un clone di Logan, addestrato da Arma X a uccidere con l'abilità di un superninjaubermegaammazzatutti, con l'aggiunta della sensibilità ad un particolare odore che la fa entrare in berserk e la spinge ad ammazzare chiunque. Riesce a scappare da Arma X, dopo aver ammazzato per sbaglio anche la madre che era l'unica al mondo a volerle bene, e si allontana confusa nella neve, richiamando presumo la fuga di Logan stesso raccontata da Barry Windsor Smith.
Stessi poteri di Wolverine, due artigli per mano e uno per piede.



Bersaglio X, del 2007, scritto da Craigh Hyle e Chris Yost con i disegni puliti di Mike Choi e i bei colori di Sonia Obach, è ambientata tra X-23: Innocenza Perduta e le storie di cui parla Lucius nell'articolo su X-23 e i Nuovi X-Men.

A differenza della maggior parte delle storie degli X-Men, non è necessario aver letto altri millemila numeri prima, anche perché il personaggio era praticamente nuovo.
Qui si racconta di come Sarah Kinney, la madre di Laura o X-23 che dir si voglia, avesse una sorella, che ha un convivente conosciuto da un anno e una figlia della stessa età di Laura. Laura va a cercare rifugio da loro, ma il Centro, che dovrebbe essere la stessa cosa di Arma X ma non sono ben sicuro, non tarda a raggiungerla anche lì.



La storia prosegue tra vari flashback che mostrano parti del crudele addestramento e vecchie missioni di X-23, dove si fa evidente il contrasto tra la sua fragilità di ragazzina e la violenza e l'indifferenza con cui miete vittime, soprattutto quando è sotto l'effetto della sostanza che le scatena il "berserk".
X-23 diventa sempre di più un personaggio "dannato", perseguitato non solo da una potentissima organizzazione paramilitare, ma anche dalle sue debolezze. L'odore utilizzato per scatenarla è una spada di Damocle sulla sua testa che può scatenarsi in ogni momento. Una ragazzina che non è mai stata bambina, eppure conosce talmente poco del "mondo reale" da essere fuori posto ovunque. Perennemente in fuga, senza la possibilità di trovare una famiglia, amici, un luogo a cui appartenere.


E' una buona storia, che si fa leggere con piacere e aggiunge particolari interessanti sulla vita di questa ragazzina, un carnefice che è prima di tutto una vittima, dallo svolgimento abbastanza prevedibile ma comunque interessante.

Questo post partecipa all'iniziativa Road to logan, serie di articoli crossblog relativa al film e a tutto ciò che lo ha preceduto e ispirato, della quale trovate un paginone riassuntivo sul blog del Zinefilo:

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Il Moro

4 commenti:

  1. Sti disegni alla Marvel anni 2000 mi stanno profondamente antipatici :)

    Moz-

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  2. Figurati!
    Non ho nessuna intenzione di andare a cercarmi storie più moderne del personaggio, comunque, tanto non ci capirei niente... :-)

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  3. Per fortuna X-23 ha vita quasi a sé stante nell'affollatissimo universo degli X-Men, così con un po' di pazienza e anti appunti - perché non esiste una cronologia in rete! Sembra assurdo ma è così! - ho isolato quelle storie dove appare il personaggio, così da gustarmi la sua evoluzione.
    Innocenza perduta e Bersaglio X sono finora i più ampi omaggi tematici a lei dedicati, almeno di quelli che ho trovato e che sono usciti in italiano. L'anno scorso provai a leggere il primo numero della sua testata, "All-New Wolverine" (credo ormai sia uscita in Italia) ma l'ho trovata molto poverella: qui il personaggio invece è ancora cazzutissimo.
    Appena passo da quelle parti aggiorno la pagina di Road to Logan con il tuo pezzo ;-)

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