martedì 14 giugno 2016

Push, recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Push è un film del 2009, diretto da Paul McGuinan con Dakota Fanning e Chris Evans (che a quanto pare accetta di fare solo film in cui ha dei superpoteri).

Superpoteri, appunto, ma di supereroi neanche l'ombra. Push tenta un approccio più realistico, con le centinaia di dotati che si nascondono alla malvagia "divisione", un gruppo governativo con l'obbiettivo di utilizzare le persone dotate di poteri con scopi militari.
Il nostro Chris Evans viene coinvolto in un intrigo in cui ha un ruolo di primo piano la sua ex fidanzata, unica sopravvissuta di un esperimento della Divisione e attualmente in fuga.


Storia non particolarmente originale, una trama di tipo action-noir con i superpoteri ma senza supereroi, ma sempre valida; una regia buona, performance attoriali decenti, musiche che ci stanno, un punto in più per l'ambientazione: il film si svolge tutto nella colorata e rumorosa Hong Kong. 
Il problema è la sceneggiatura: cose che non si capiscono, personaggi che smettono di usare i loro poteri senza una ragione apparente a seconda delle necessità dello sceneggiatore, motivazioni personalli dei personaggi secondari poco o per nulla rivelate, e i poteri dei veggenti che sembrano avere davvero poco senso. E il protagonista con la telecinesi che ha così poca fantasia da limitarsi a far svolazzare pistole in giro?


A ciò aggiungiamo che non ha un vero finale (forse si pensava a un seguito?) e otteniamo un film dalle buone potenzialità che purtroppo sono andate in gran parte sprecate.

Il Moro

5 commenti:

  1. Non è male come film, solo che come dici tu, il film spreca un ottimo potenziale.
    Anche l'idea di ambientare l'azione ad Honk Kong è carina peccato che viene gestita male.

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  2. Personalmente l'avevo rimosso... Quasi quasi gli ridò un'occhiata, nonostante come sia andato tutto.

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