martedì 21 luglio 2015

The filth, di Grant Morrison. Recensione

http://images.sequart.org/images/TheFilth1.jpgSave a tutti, è Il Moro che vi parla!

The Filth (in italiano Lo Schifo), scritto da Grant Morrison e disegnato da Chris Weston e Gary Erskine, è una miniserie a fumetti di 13 numeri, uscita tra il 2002 e il 2003.

C'è un uomo gretto e meschino, Greg Feely, la cui pochezza è controbilanciata solo dal suo amore per gli animali, in particolare per i gatti. Di punto in bianco scoprirà che questa è solo una personalità fittizia di copertura: gli è stato concesso un periodo di riposo con una personalità di riserva dal lavoro come "pulitore" per la Mano, un'organizzazione che si occupa di ripulire ed eliminare le tracce di qualsiasi cosa che contravvenga lo status quo mondiale.
Ma Ned Slade, questo il suo vero nome, fatica a liberarsi della personalità di Greg, al punto da rifiutarsi di farlo e cercare più volte di tornare alla sua meschina vita fittizia.

I compiti di cui si incarica la Mano consistono nel mantenere il mondo nella sua mediocrità, salvandolo da tutto ciò che esula dall'ordinario. Ma questa non è la storia di Warehouse XIII  o di Fringe. Questa è un'assurda cavalcata in un mondo lisergico, allucinato, caleidoscopico, in cui qualunque cosa può succedere, ma di solito quello che succede è malato e perverso.
Le cose che la mano deve affrontare sono semplicemente folli, così come sono folli i loro metodi e i loro alleati. Una scimmia parlante che è il miglior assassino del mondo e che ha ucciso Kennedy e dei delfini modificati in modo da essere maledettamente volgari sono tra gli alleati, tra gli avversari ci sono un produttore di film porno che utilizza lo sperma diabolico di un attore dall'origine artificiale per realizzare un "cumshot" su scala metropolitana, e un supereroe metafumettistico con il potere di materializzare i suoi pensieri come nuvolette sopra la testa.


grant morrison

Forse credete di stare iniziando a capire quale follia acida ci troviamo di fronte, ma non è così. Perché non è solo la trama ad essere folle, volgare ai limiti della nausea e psichedelica come se fosse scritta sotto acido, ma anche la sceneggiatura, la gestione delle tavole, i dialoghi spesso quasi incomprensibili contribuiscono a creare un tutto completamente fuori di testa.
Suggestioni da metafumetto che suggeriscono che i personaggi siano in un fumetto dentro un altro fumetto dentro la testa di qualche sceneggiatore pazzo, come in effetti è, in uno stralunato gioco di scatole cinesi.
I molti filoni narrativi lasciti incompiuti sono chiaramente voluti, per shockare ulteriormente il lettore, come se non fosse già abbastanza messo male dopo aver assistito a tutte quelle perversioni, sessuali e non e dopo essersi tuffato in tutta la lordura che ricopre il mondo e averci fatto una bella nuotata.

Grant Morrison


Può piacere o non piacere. Io di solito non amo questo genere di esperimenti, che cercano l'originalità nell'estremizzazione, ma The Filth mi è piaciuto, grazie anche agli ottimi disegni di Chris Weston, che spesso contribuiscono ad aumentare la confusione generale con un certo sprezzo della logica della costruzione delle tavole, rimanendo però puliti e particolareggiati senza nessuna sbavatura.

recensione fumetto

Consigliato, ma tenete pronte da parte delle aspirine per il mal di testa.

Il Moro

4 commenti:

  1. L'idea di base mi ricorda l'ottima serie TV "My Worst Enemy", in cui Christian Slater era un agente segreto che, per nascondersi, attivava un'altra personalità: da amorevole padre di famiglia. Solo che poi il meccanismo si inceppa e tutto schizza!
    Grazie della dritta ;-)

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    1. E grazie a te per avermi parlato di quella serie, non la conoscevo...

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  2. Me lo consigliarono come "trip allucinante sotto-forma di lettura"...

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