martedì 29 luglio 2014

Il vangelo secondo Biff, amico d'infanzia di Gesù - di Christopher Moore, recensione

http://www.elliotedizioni.com/it/wp-content/uploads/9788861920507c.jpgSalve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Il vangelo secondo Biff (Lamb: The Gospel According to Biff, Christ's Childhood Pal, 2002) narra di come, nelle sfere celesti, si decida di porre rimedio a una evidente lacuna dei vangeli: tutto il periodo che va dalla nascita all'età adulta di Gesù.
L'angelo Raziel viene perciò mandato sulla Terra a resuscitare Levi detto Biff il quale, appunto, fu il migliore amico di Gesù per tutto il periodo dell'infanzia, per fargli redigere un nuovo vangelo con il quale riempire quel vuoto.

Biff ci racconterà quindi la sua giovinezza con Gesù, dalle prime avventure da bambini, i lavoretti e gli scherzi, l'apprendimento dei mestieri dei loro padri e il primo incontro con Maddalena. Il giovane Gesù è consapevole di essere figlio di Dio e destinato ad essere il messia, ma non sa cosa questo voglia dire e cosa ci si aspetti da lui. Dopo aver quindi imparato quello che c'era da sapere sulla Torah e dai rappresentanti della religione ebraica, deciderà quindi di intraprendere un lungo viaggio per cercare i tre Re Magi, i saggi che sono venuti a visitarlo alla sua nascita e che lui ritiene abbastanza sapienti da indirizzarlo sulla giusta strada.


Il viaggio è lungo e pericoloso, e sconfina addirittura nel fantasy (il castello di Gaspare ricorda molto certe ambientazioni di R.E. Howard). Gesù apprenderà la saggezza del tao e gli insegnamenti del buddhismo, oltre al kung fu, ovviamente. Ah, e sappiate che Gesù e Biff hanno inventato il caffè macchiato, il judo e il sarcasmo.


http://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/2/23/Cover_lamb_christophermoore.jpg

In questo libro si ride. Tutto è scritto con grande ironia, e la lingua tagliente di Biff, unita con la stupidità tipicamente umana sua e di molti dei personaggi che incontreranno, ci strapperanno fior di sorrisi quando non aperte risate.
Non pensate però che si tratti di un libro comico alla Parola di Giobbe, qui viene narrata l'avventura di una vita e la formazione del messia. Il lavoro dell'autore è encomiabile per come è riuscito a trovare i collegamenti tra gli insegnamenti di Gesù e le altre discipline e religioni presenti all'epoca, e ci mostra il modo in cui Gesù ha appreso questi insegnamenti e li ha inseriti nella sua dottrina.

Si ride, ma anche si pensa, grazie a spunti filosofici notevoli. Non sembra così improbabile che la formazione di Gesù sia stata davvero simile a quella raccontata qui.
E non è neppure minimamente blasfemo, almeno non lo sembra agli occhi di un ateo come me.

forse si perde un po' nell'ultima parte, nella quale racconta aneddoti della predicazione di Gesù che già conosciamo dai vangeli veri, ma visti attraverso l'occhio ironico e dissacrante di Biff. Questa parte, forse, avrebbe potuto anche non starci, o meglio, io l'avrei fatto finire prima dell'inizio della carriera di Gesù come predicatore. Si raccontano fatti anche parecchio drammatici, li conoscete tutti, e l'ironia non basta a stemperarli, così che quest'ultima parte ha un sapore diverso dal resto del libro e stona un po'. Ma è l'unico difetto, difetto che tra l'altro non sarà considerato tale da tutti i lettori, in un libro altrimenti davvero ottimo.

Insomma, questo libro è eccezionale. Non fatevelo scappare.

Il Moro

2 commenti:

  1. Me ne hanno parlato in molti del libro di Christopher Moore.
    Ma non credo che riuscirò a recuperalo in questo periodo.

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