Utopia, prima stagione - recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla.

Stavolta parliamo di una serie TV molto interessante, uscita in Inghilterra nel 2013.

L'incasinata storia ruota intorno a una graphic novel dal titolo The  Utopia Experiment, che parla di un misterioso esperimento (appunto).
Alcuni iscritti a un forum di appassionati decidono di incontrarsi quando uno di loro dice di aver trovato la seconda parte, inedita, della graphic novel. La stessa graphic novel per cui due uomini misteriosi sembrano disposti a uccidere senza alcuna pietà.
Da quel momento i malcapitati si ritrovano precipitati in un vortice di orrore, fatto di complotti e cospirazioni,coinvolti in un gioco molto più grande di loro.



Due aggettivi chiave per questa serie: inquietante e brutale.
Coloro che stanno cercando il manoscritto non si fermano davanti a nulla. Non c'è morale, in loro, non c'è pietà, solo la bieca ricerca del profitto, e forse anche qualcos'altro. Il loro degno esecutore è il terribile killer Arby, un tizio assolutamente terrorizzante nella sua indifferenza e nella sua apparente "normalità". Quel suo respiro ansimante da solo è capace di strappare più di un brivido. E muore veramente un mucchio di gente, anche di tipi che di solito in film e telefilm vengono risparmiati. Ma questa non è una produzione statunitense.

E l'inquietudine viene anche dal modo in cui ci viene mostrato cosa può fare un governo con la tecnologia. Basta girare per la strada per essere riconosciuti da almeno tre o quattro telecamere tramite software di riconoscimento facciale. Una sola telefonata può attirare attenzioni indesiderate come mosche sul miele. Non so quanto sia realistico tutto questo, ma se lo fosse anche solo la metà c'è comunque di che sentirsi male.
E la folle lucidità del piano è talmente logica da diventare quasi contagiosa.

Ottima anche la regia, che sottolinea ogni scena con accompagnamenti musicali azzeccatissimi e riprese degne di un film più che di una serie.
Gli attori se la cavano bene, e le loro performance sono valorizzate da un'ottima scrittura, con dialoghi perfetti. E non dimentichiamo la splendida fotografia, che utilizza colori saturi e forti contrasti.

Peccato solo che rimangano molti interrogativi irrisolti. Ma non preoccupatevi, è già stata annunciata la seconda stagione.

Insomma, un'altra perla dal Regno Unito, che ultimamente ci sta regalando delle serie davvero splendide. Non perdetevela.

Where is Jessica Hyde?

Il Moro.