martedì 26 gennaio 2021

Pinguino, dolore e pregiudizio

Pinguino, dolore e pregiudizio - Recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Ecco recuperato per voi un altro articolo che si aggirava come un fantasma tra le bozze del blog addirittura dal 2013! Eccolo qui ripescato e ripulito, non fateci caso se puzza un po' di pesce!

Pinguino - dolore e pregiudizio è una miniserie di Gregg Hurwitz e Szymon Kudranski del 2012.

Vi trovano posto due trame parallele: una rinarra, tramite flashback, le origini del Pinguino e la sua difficile storia d'amore con la non vedente Cassandra, l'unica a non essere disgustata dal suo aspetto.

Non conosco le origini classiche del Pinguino, e non so quanto dureranno queste, vista l'abitudine della DC di reboottare tutto il reboottabile ogni volta che l'editor-in-chief starnutisce.
Per il momento abbiamo questa bella storia, che ci racconta non tanto le origini della carriera originale del Pinguino quanto la sua infanzia, e gli avvenimenti che l'hanno spinto a diventare "cattivo"

E come prende l'amore un supercattivo di quelli "veri", malvagio e sadico senza però essere semplicemente pazzo? Come potrebbe punire quello che vede come un affronto alla sua donna?


Pinguino, dolore e pregiudizio - Recensione



Il punto forte di questa miniserie (uscita in Italia in un unico volume per la RW Lion) sono i sentimenti contrastanti che ti fa provare per il personaggio principale.
Empatizzi con il Pinguino quando viene preso in giro da piccolo, tanto da sperare in una sua rivalsa... per poi sbarrare gli occhi di fronte alla violenza della stessa.
E di nuovo ti trovi a tifare per lui quando viene schernito per il suo aspetto o per la dolcezza del suo rapporto con la madre e con la fidanzata, per rimanere poi disgustato dagli orribili crimini di cui si macchia.

Pinguino, dolore e pregiudizio - Recensione

Empatia e disgusto a pagine alterne, in una sequenza addirittura nella stessa pagina, a mostrarci l'ambivalenza di un personaggio talmente schiavo delle sue emozioni da reagire in modo esageratamente "malvagio" a un'offesa o esageratamente "buono" nel caso opposto.

Insomma, un buon modo per approfondire un personaggio che di solito, nonostante la fantastica interpretazione che ne ha dato Danny de Vito nel secondo film Burtoniano, viene relegato a ruoli secondari (di solito Batman va a chiedergli qualche informazione e lo malmena un po' davanti ai suoi uomini).


Pinguino, dolore e pregiudizio - Recensione



Lo stile dei disegni è buono, ma l'unico problema è che a volte è difficile capire cosa sta succedendo, soprattutto nelle scene d'azione.

Insomma, non un capolavoro, ma una buona storia, che merita di essere letta.

Il Moro

6 commenti:

  1. Purtroppo neanche io conosco le origini classiche del Pinguino però una serie così merita davvero molta attenzione. Chissà se riesco a trovarlo da qualche parte visto che hai detto che risale al 2012

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    1. Sì, diciamo che questo articolo non è proprio "sul pezzo"... 😅

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  2. Credo non abbia più senso parlare di "origini" quando dei personaggi vengono "reboottati" in continuazione, esistono solo storie buone e meno buone: basta aspettare un anno o poco più perché le origini cambino :-P
    Qui l'idea sembra intrigante, ma i disegni in effetti - da come ne parli - mi sembrano quelli che sono più belli da ammirare che da seguire, all'interno di una vicenda d'azione.

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    1. PEr i disegni un po' hai ragione, ma ci sono casi in cui la cosa si fa ben più evidente. Vedi ad esempio una delle ultime storie uscite su Harley Quinn e il Joker "criminal SAnity", che sfrutta un disegno fotorealistico: bello da vedere, eh, ma statico né più e né meno che come un fotoromanzo.

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  3. L'ho letta anch'io un po' di anni fa, (forse) ne ho scritto anche sul Cornerhouse. Ne conservo un buon ricordo.

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