venerdì 8 novembre 2013

Brad Barron, recensione della miniserie

http://www.nathannever.eu/nathan_never_fantascienza/wp-content/uploads/2013/01/brad001.jpgSalve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Brad Barron è  stata la prima miniserie del "nuovo ciclo" della Bonelli.
L'autore della serie è Tito Faraci, già collaboratore di un mucchio di testate, tra cui anche alcune Disney e Marvel (da segnalare lo splendido PK).
La storia si svolge negli anni '50: la Terra viene invasa dagli alieni e Brad Barron, ex eroe di guerra, è tra coloro che vengono catturati e costretti a combattere in arene per divertire i capi dei Morb. Riuscirà ovviamente a fuggire, e si metterà in cerca della moglie e della figlia, disperse durante il primo attacco. Durante la sua ricerca verrà coinvolto in varie avventure, fino a diventare determinante nella lotta per la liberazione dell'umanità.

La serie si basa sui classici stereotipi dei film di fantascienza degli anni '50, nei quali è ambientata la vicenda, su tutti l'invasione di alieni antropomorfi e cattivissimi che atterarno sulla Terra per colonizzarla. I Morb, oltre a mettere in schiavitù la razza umana, contaminano anche l'ecosistema terrestre inserendovi numerose specie aliene, che a volte si fondono con quelle terrestri con effetti di solito devastanti, oltre che orribili.

I primi numeri sono autoconclusivi, e cercano di affrontare ognuno un "tema" diverso dell'avventura classica: si va dalla fantascienza d'azione all'horror, dall'apocalittico al western, dalla guerra al dieselpunk. Nei numeri finali, poi, la continuity si fa più serrata, in un'escalation esplosiva.

Brutti e cattivi!
La serie è ben scritta e ben orchestrata, le storie sono appassionanti e sono corredate da disegni più che buoni.

Eppure, ci si aspettava di più dalla prima miniserie di casa Bonelli, non tanto in termini di qualità, quanto di innovazione.

Brad Barron è un eroe tutto d'un pezzo, come Tex e Zagor prima di lui. Forte, coraggioso, sensibile, non ha nemmeno un difettuccio piccolo piccolo. Secondo me non scorreggia nemmeno. Insomma, abbastanza antipatico.

Gli albi hanno la costa "disegnata" per formare il faccione del protagonista.
 Inoltre, si è spinto forse troppo sul citare classici dell'avventura e del pulp (non quello di Tarantino, quello degli anni '50 a cui si riferisce la serie, leggetevi questo recente articolo di Davide Mana al riguardo per favi una cultura), al punto che sappiamo bene o male sempre come va a finire prima ancora di arrivare a metà albo.

"Riuscirà il nosro eroe..." perché, avete dubbi?

D'altro canto, la serie ha comunque bei disegni e storie che si lasciano leggere con piacere. Anche l'ossessiva ricerca della moglie e della figlia, leitmotiv di tutta la serie, riesce a causare una certa immedesimazione in un personaggio altrimenti antipatico. Le storie poi sono piene d'azione e non annoiano mai.


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0QOJVJl-N-ZXLLwaU8UExldiFcb5LWS7z6RoVPKWEnN04U1U9MOplS-NSXSnmD3oVEMd8zHf3NB1Q2NsvHVCvxppwHuymh1Ry-PoVpv5tLjaI0OHsB2jOJ2qbs3IhSv5xWcxdv5gBiIvc/s400/Brad+Barron+III.jpg
New York sotto attacco nell'edizione spagnola.
Insomma, anche se non c'è niente di davvero originale, Brad Barron è comunque un buon acquisto soprattutto se si riesce a trovarlo tra l'usato, su internet o nelle bancarelle. Avrebbe potuto essere migliore se avesse osato di più, magari nel personaggio del protagonista. Mantenere l'ossessione per la ricerca della moglie e della figlia, ma diminuire le sue caratteristiche di eroe infallibile e pronto al sacrificio per chiunque, avrebbe secondo me giovato molto alla serie.

L'ultimo numero uscito.

La miniserie consta di 18 numeri. Sono inoltre usciti ad oggi sei numeri speciali a cadenza più o meno annuale, e credo che ne usciranno ancora. Sono volumi molto corposi, con un numero di pagine intorno alle 240. Non li ho ancora letti tutti, comunque i primi non aggiugono niente di importante alla serie principale.

Il Moro





3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  2. Forse non è originale, ma devo ammettere che non lo conoscevo.
    Recuperarlo non mi dispiace

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