venerdì 2 novembre 2012

Steampunk, di Paul Di Filippo

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Parliamo del romanzo Steampunk di Paul Di Filippo, che nonostante il nome possa farlo pensare non è italiano ma di Providence, Rhode Island.

Steampunk, titolo originale The Steampunk Trilogy, è del 1995 ed è il suo primo romanzo. Si tratta in realtà di una raccolta di tre racconti lunghi che condividono la stessa ambientazione vittoriana mischiata con elementi soprannaturali.

Tutti sappiamo cos'è lo Steampunk, no? Su Wikipedia trovate una spiegazione più che esaustiva, con decine di esempi, ma io non voglio mica che leggiate Wikipedia: io vi voglio qui!
Lo steampunk è un'ambientazione per opere di fantasia, ambientazione che in genere prevede l'utilizzo di tecnologia superata per ottenere risultati fantascientifici. Ambientato per lo più nell'ottocento, spesso nella Londra vittoriana, descrive macchine straordinarie mosse dalla forza del vapore (steam). Possiamo quindi avere, ad esempio, robot giganti con caldaie al posto dello stomaco, o navi volanti sollevate da enormi eliche.
Esistono molti sottogeneri dello steampunk, dallo steampunk fantasy allo steampunk western, passando per il sandal-punk, per il quale io stesso ho qualcosa in cantiere...




Cliccate qui per sapere come costruirlo!
Ha stimolato anche la nascita di diversi generi derivati, come il dieselpunk e l'atompunk.
Soprattutto, è l'estetica steampunk che io adoro, come potete vedere dalle immagini sparse qua in giro. Ottone, cuoio, legno, tutto così meravigliosamente retrò, utilizzato per realizzare oggetti moderni e sculture affascinanti, in giro per la rete si trovano anche le istruzioni per realizzare un pc in stile steampunk... solo per maniaci.

Questo non è nerd.. di più!
Ma non voglio in questa sede entrare troppo nello specifico, esistono decine di siti dedicati allo steampunk, io per esempio mi sento di consigliarvi Draghi d'ottone e nani con la scopa. Difficilmente riuscirei ad essere più specifico ed esaustivo di questi veri esperti, quindi torniamo a parlare del libro.

Il primo racconto ruota intorno a Vittoria, un tritone modificato a livello genetico da uno scienziato talentuoso, che gli ha dato l'aspetto di una donna. Per puro caso, l'essere finisce per assomigliare in modo impressionante alla regina Vittoria, tanto che, quando questa scomparirà misteriosamente, si cercherà di sostituirla con il tritone... il quale, però, ha anche sviluppato, come effetto collaterale, un irrefrenabile istinto sessuale.

cliccate qui per vedere altri folli cellulari steampunk
Nel secondo racconto, un noto naturalista viene coinvolto nella rocambolesca ricerca di un feticcio magico, ricavato dalle perti intime della donna nota come La venere ottentotta, una boscimana che per le sue peculiari caratteristiche fisiche veniva esibita come fenomeno da baraccone.

I protagonisti del terzo racconto sono Walt Whitman ed Emily Dickinson, che verranno coinvolti in un surreale viaggio nell'aldilà.
La voglio...

La caratteristica principale di questo libro è l'ironia che lo pervade in ogni pagina, e che prende in giro molti aspetti dell'inghilterra vittoriana. Il meraviglioso protagonista del secondo racconto, ad esempio, è uno xenofobo convinto, fermo sostenitore della razza ariana e antievoluzionista, talmente antipatico, razzista e odioso da essere adorabile... La scelta di farne il protagonista è senz'altro coraggiosa, con uno così nessuno potrebbe identificarsi... o quantomeno non lo ammetterebbe mai.
Steampunk Iron Man!
Il terzo racconto è particolare. Purtroppo non conosco la poetica di Emily Dickinson nè quella di Walt Whitman, comunque durante il racconto vengono a più riprese citati brani poetici che spesso sono perfettamente integrati con la narrazione. Non so se l'autore se li sia inventati, ma se sono effettivamente scritti dei due poeti ha fatto un grandissimo lavoro d'integrazione.
C'è pure il Borg Steampunk...

Insomma, un libro divertente, che mi sento di consigliare. Solo il titolo è un po' fuorviante, perché in genere si tende a chiamare "steampunk" un qualcosa in cui compaiano macchinari avveniristici che funzionano a vapore: qui niente del genere, il racconto più "scientifico" è il primo, con una specie di manipolazione genetica, gli altri sono più prossimi al fantasy che alla fantascienza. Sappiate quindi cosa vi aspetta, e leggetelo sapendo che vi farà fare qualche bella risata.

Il Moro




Nessun commento:

Posta un commento

;