mercoledì 19 settembre 2012

The butterfly effect

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

L'altra sera io e il mio socio _Lu ci siamo visto questo film e quindi, anche se non si tratta esattamente di una novità, perchè non farne una recensione?

L'Effetto Farfalla a cui si riferisce il titolo fa parte della cosiddetta teoria del caos. Riassumendo molto, diciamo che una piccola variazione in un evento passato potrebbe portare cambiamenti enormi nel futuro. Il nome deriva da un racconto del mai troppo osannato Ray Bradbury, Rumore di tuono, nel quale un uomo che viaggia all'indietro nel tempo fino alla preistoria schiaccia una farfalla causando cambiamenti imprevedibili nel suo tempo d'origine.


La trama del film, cercando di non spoilerare:
Un ragazzino soffre di vuoti di memoria che gli causano blackout, spesso in momenti di particolare emozione. Si ritrova in luoghi diversi senza sapere come c'è arrivato, si trova ferite che non ricorda come si è fatto, cose così. Uno psicologo gli consigia di tenere dei diari, per esercitare la sua memoria. In seguito a un evento orribile in cui è rimasto coinvolto insieme a tre amici si trasferisce, e da allora non ha più vuoti di memoria fino a quando diventa adulto. Un giorno, all'università, rilegge per caso ad alta voce uno dei suoi diari, proprio in uno di quei punti dove aveva avuto un vuoto di memoria, e si ritrova di colpo sbalzato proprio in quel momento, con il corpo da ragazzo, ma tutti i suoi ricordi da adulto. Dura poco, ma si rende conto di avere il potere di viaggiare nel passato rileggendo i suoi diari, e di cambiarlo. Cerca allora di effettuare dei cambiamenti che possano migliorare la vita sua, ma soprattutto quella dei suoi due amici e della ragazza di cui era innamorato, che hanno avuto esistenze drammatiche. Ogni volta che ci prova, però, gli effetti sono ben maggiori di quanto aveva preventivato, e se da una parte la situazione migliora dll'altra peggiora sempre.



Allora, il film è bello. è in grado di emozionare, si riesce ad avere anche una certa empatia con lo sfigato protagonista. Ci si affeziona a questa sua lotta per rimediare agli errori del passato, si tifa per lui quando cerca di rendere il suo mondo perfetto. Perché, in fondo, chiunque ne abbia le possibilità dovrebbe provarci, anche a costo di correre qualche rischio, o dover rinunciare a qualcosa. Anche gli attori danno una buona prova di sè, anche se il protagonista Ashton Kutcher ha forse la faccia troppo "pulita e bellina" per questa parte. D'altronde prima d'ora l'avevo sempre visto in commedie romantiche. Ma non è colpa sua.



Il film ha però dei difetti, a livello di sceneggiatura. Difetti che non passano inosservati a uno che, come me, quando cerca di scrivere qualcosa si danna l'anima per riuscire a non lasciare buchi, a riannodare tutti i fili, a non violare le regole che si è autoimposto.
Cerco di spiegarmi senza cadere nello spoiler.
Quando il protagonista rivive un ricordo perduto (vi rammento che sembra poter tornare solo nei momenti che da giovane aveva cancellato dalla memoria) per la prima volta, si vede quello che si era dimenticato. Solo la seconda volta che rivisita lo stesso ricordo riesce a modificarlo. Più avanti, invece, torna indietro nel tempo e modifica il passato già da subito, cioè agisce immediatamente con la consapevolezza che ha da adulto. Compie perciò azioni che lo portano al punto in cui da piccolo si era risvegliato senza ricordare niente... ma prima avevamo detto che il passato può cambiarlo solo quando ci ritorna, cioè c'è stata una prima volta in cui ha vissuto quel momento senza essere tornato indietro dal futuro. Da questo punto di vista, come ha fatto, la prima volta, ad arrivare in quel posto o a compiere quelle determinate azioni? Perché le ha fatte? Mah.
Si ha la sensazione che gli autori abbiano violato le loro stesse regole, cosa che personalmente aborro. Sarebbe bastato far capire che non c'è stata una prima volta ma ogni volta che c'è il vuoto di memoria è una conseguenza del fatto che è tornato dal futuro, e sarebbe andato a posto. Così, invece, oltre ai vuoti di memoria abbiamo dei vuoti di sceneggiatura.



Un'altra cosa (e qui c'è un piccolo SPOILER) è: come mai lui ha questo potere? E non ditemi che l'ha ereditato dal padre, altrimenti vi chiederò come faceva ad averlo il padre, mi direte che l'ha ereditato dal nonno e andremo indietro fino ad Adamo ed Eva. Il film ha avuto due sequel, ma ho idea che non verrà spiegato neanche lì. Correggetemi se sbaglio. (FINE SPOILER)

Però questa è l'analisi di chi si diletta di scrittura, e quindi ha l'occhio critico anche per le piccolezze. Se si guarda il film con maggiore spensieratezza, risulta godibile e appassionante. Nel complesso, consigliato.

Nota di merito per il personaggio del panzone metallaro: fantastico! Lo adoro! Peccato che compaia poco.

Il film ha tre finali alternativi. A questo link li trovate raccontati da wikipedia, a quest'altro ve li potete vedere su youtube, in inglese.

Il Moro.







3 commenti:

  1. Visto molto tempo fa. Ne ho un buon ricordo :D L'idea della memoria che si reimpiantava(o qualcosa di simile, è passato troppo tempo dalla visione) mi è piaciuta un sacco.

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    1. Sì, ogni volta che modifica il passato gli si riempie la testa dei ricordi nuovi... ma quelli vecchi rimangono! dopo tre o quattro modifiche dovrebbe avere anche lui il Cervello Bacato!
      Il Moro

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    2. Ahah ecco ecco ricordavo bene :) Un mio caro parente insomma! :D

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