martedì 26 agosto 2025

Romanzi di fantascienza: Artemis la prima città sulla Luna, The Expanse 8 - L'ira di Tiamat, Project Hail Mary

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla! 

Un altro articolo in cui metto insieme opinioni brevi su cose che ho visto/letto/giocato e a cui per un motivo o per l'altro non ho potuto o voluto dedicare articoli più lunghi e dettagliati. In questo caso parliamo di tre romanzi di fantascienza, due dei quali dello stesso autore e uno appartenente a una saga di cui abbiamo già parlato in precedenza. I romanzi hanno in comune anche un approccio realistico alla fantascienza. Li trovate nell'ordine in cui li ho letti.


Artemis la prima città sulla Luna di Andy Weir recensione

Artemis la prima città sulla Luna di Andy Weir (2017)

Una particolarità di questo libro è l'uso continuo e spudorato dell'infodump. Due parole per spiegare di cosa si tratta: è quando l'autore inserisce una forzatura per spiegare al lettore qualcosa che i personaggi sanno già. Un esempio classico: due preti che parlano, uno dice all'altro: "La Trinità, che come sai è composta da padre, figlio e spirito santo..." il prete non ha alcun bisogno di specificare a un altro prete da cosa è composta la trinità, questa frase è costruita per spiegarlo al lettore. Ecco, Artemis è tutto così: nonostante sia narrato in prima persona dalla protagonista, questa si prodiga in informazioni spiegando continuamente tutto sul luogo in cui si trova e su cosa sta facendo. A chi lo sta spiegando? Al lettore, chiaramente, visto che lei lo sa già e non ci sono altri interlocutori. 
Questo stile è caratteristica di tutto il romanzo, bisogna dire che dopo un po' ci si abitua, ma forse sarebbe stato meglio non scriverlo in prima persona.

martedì 19 agosto 2025

Tutti i videogiochi di Tron

tutti i videogiochi di tron

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

E' un po' che non realizzo un articolo della serie tutti i videogiochi di... , non ho più trovato argomenti che mi interessassero. Ritorno a bomba perché ho visto che è uscito un nuovo videogioco su Tron e mi è venuta voglia di informarmi.

Come tutti i nerd sanno, Tron nasce come film di fantascienza targato Disney nel 1982. Il tema del film sono proprio i videogiochi, infatti i nostri protagonisti, programmatori di videogiochi di successo, vanno a finire in una sorta di mondo virtuale dove agiscono programmi viventi umanizzati. In questo mondo i programmi dissidenti vengono portati nella "Game Grid", o "Rete Giochi", dove vengono costretti a battersi nelle versioni "live action", diciamo, di alcuni videogiochi. 
Per un film così legato al mondo dei videogiochi, che già nel 1982 venivano visti come un media destinato a grande crescita, quali videogiochi "nella vita reale" saranno stati prodotti? E come saranno?

Su Tron sono usciti anche molti giochi non ufficiali, cercherò di trattare i più importanti ma è possibile che me ne sfugga qualcuno.

martedì 12 agosto 2025

I Fantastici Quattro - Gli inizi

I Fantastici Quattro - Gli inizi recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Ho visto questo film al cinema al mare, la settimana dopo quella di uscita, quindi oltre a vederlo quando ormai lo avevano visto tutti ho anche tardato a scrivere questo commento perché avevo altro da fare. Questo articolo quindi esce quando c'ho voglia, il che ovviamente significa in ritardo rispetto al resto del mondo. Eh, va beh, sopravviverò.

Anche il commento che segue è stato scritto a pezzi sul cellulare mentre ero ancora al mare, preferendolo al continuo scrollare vignette su Facebook, quindi se vi sembra una serie di pensierini slegati l'uno dall'altro è perché lo è. 

I fantastici 4: gli inizi ha avuto il potere di farmi tornare al cinema a guardare un film Marvel, io che non vado a vederli al cinema già da tempo e gli ultimi tre o quattro non li ho visti proprio. Questo perché è ambientato in un universo parallelo slegato da quello principale, quindi senza l'obbligo di aver visto altri mille film prima, quando non addirittura serie TV, per capirci qualcosa. In tal senso, l'annuncio nel finale che i FQ torneranno in Avengers: Doomsday mi è sembrato una minaccia.

martedì 5 agosto 2025

Zagor: Il passato di Tonka, Hellburg, Sasquatch!

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla! 

Come ho già fatto altre volte, raccolgo in questo articolo le opinioni che ho scritto sul forum Zagortenay riguardo alle ultime storie uscite, modificandole un po' per renderle fruibili anche per chi non è un abituale frequentatore del forum in questione e quindi magari non ha già letto i volumi di cui si parla o non conosce a menadito la storia di Zagor.



Il passato di Tonka, Zagor nn. 717-718, di Jacopo Rauch e Raffaele Della Monica

Una storia di 150 pagine circa, con come protagonista assoluto uno dei comprimari di Zagor: qualcosa mi dice che questa storia era stata pensata per un Color, o al massimo per uno speciale. Non viene detto nell'editoriale, ma ormai questo fastidioso passaggio di storie da una collana all'altra avviene in continuazione. Io leggo anche Dampyr, Tex Willer, Dragonero e Nathan Never (di Tex ormai solo alcuni speciali), ma sono quasi sicuro che questa cosa non avvenga in nessuna di queste collane e presumo in nessun'altra collana Bonelli. Perché avviene per Zagor, allora? Secondo me è perché hanno troppe uscite annuali e fanno casino per riuscire a stargli dietro...
Oppure mi sbaglio del tutto, e si tratta quindi di un gradito ritorno alle storie "lunghe il giusto" dell'era Nolitta, quando potevano iniziare e finire tranquillamente non solo a metà ma anche a un terzo o due terzi dell'albo, perché il punto era dare alle storie lo spazio che serviva loro e non stare dietro a esigenze editoriali. 
Fatto sta che questa storia è lunga il giusto. E' vero che a momenti si dilunga un po' negli scontri, ma d'altro canto questi sono il modo migliore di Raffaele Della Monica di mostrare il suo talento con grandi scene di battaglia, e stiamo certamente parlando di uno dei migliori disegnatori di Zagor. 
Il passato di Tonka si fa leggere con piacere, grazie a un gran ritmo, all'"espediente" di rendere Zagor un semplice spettatore lasciando spazio a un personaggio secondario di grande spessore come Tonka, e all'essere una vicenda totalmente ambientata tra gli indiani che mostra le rivalità e le alleanze tra le loro tribù, senza mettere di mezzo i bianchi. Probabilmente si poteva fare di meglio per non bruciarsi la vera identità del redivivo Spettro Nero nelle prime tre pagine: chi è che non ha capito chi fosse già dall'inizio?

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