martedì 25 luglio 2017

De Bello Alieno, di Davide Del Popolo Riolo. Recensione.

ucronia impero romanoSalve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Chi segue i miei lavori forse ricorderà che ho dedicato una pagina sull'altro mio sito, ucroniasaga.altervista.org, a tutte le ucronie aventi come punto focale l'impero romano. Oggi ho deciso di approfondire uno dei romanzi citati in quell'articolo.

De Bello Alieno, di Davide Del Popolo Riolo, è un romanzo ucronico-fantascientifico-steampunk uscito nel 2014 per la Delos Books e vincitore del Premio Odissea 2014.

La premessa ucronica è interessante, per quanto surreale: si presume che il genio sia "generico", e quindi che chi eccelle in un campo avrebbe potuto eccellere in qualsiasi altro se la sua vita avesse preso una strada diversa. Io non credo che sia così, credo piuttosto che ci siano cose alle quali siamo particolarmente portati, e una delle mie trame nel cassetto verte appunto su questo argomento... Ma questo romanzo ha questa premessa e quindi va accettato così.
Si ipotizza quindi che Giulio Cesare non abbia intrapreso la carriera di condottiero e politico, ma si sia dedicato invece alla scienza e all'ingegneria. Il risultato è che nel giro di pochi anni Roma è percorsa da treni a vapore, è dotata di luce elettrica ed è circondata da fabbriche automatizzate.
Il personaggio di Cesare sembra ispirarsi a quei personaggi del pulp degli anni d'oro come Doc Savage, Buckaroo Banzai o Tarzan: oltre a saper fare qualunque cosa meglio di chiunque altro è carismatico, affascinante, dotato di gusto sopraffino, bellissimo, simpatico e chi più ne ha più ne metta. Sta al lettore decidere se gli sta simpatico o meno, ma tanto si vede pochissimo, anche se tutto ruota intorno a lui.
Il libro infatti è strutturato un po' come un romanzo epistolare: si tratta di una raccolta di lettere, rapporti, trascrizioni, che un pezzo per volta raccontano la storia. L'idea è ottima per spostare il punto di vista da un personaggio troppo perfetto, e l'autore è molto bravo a diversificare le varie voci narranti. Lo stratagemma a volte tira un po' la corda, con descrizioni minuziose dei personaggi e degli avvenimenti che nessuno scriverebbe davvero in una lettera, ma è comunque ottimo per tratteggiare una vicenda corale, che non coinvolge solo una manciata di personaggi ma un intero impero.

La prima parte, nella quale Cesare viene attaccato dai detrattori delle nuove tecnologie, è un po' pesante e non molto utile, vista anche la facilità con cui Cesare si sbarazza poi degli avversari politici che hanno tenuto banco per pagine e pagine (potrebbe anche essere un effetto voluto, comunque non mi ha fatto impazzire), ma la storia decolla quando arrivano gli alieni.
Eh, sì, alieni tripodi, chiamati "marziani" in quanto i romani sono convinti che li abbia mandati il dio Marte, che atterrano sul Vesuvio in navicelle identiche a quelle dei Sayan e iniziano ad aprirsi la strada verso Roma a suon di lanciafiamme.
Qui lo stratagemma delle lettere diventa ancora più tirato per i capelli, ma la storia si fa più interessante, anche se continua una generale sensazione di "lentezza". Avrei preferito meno politica e più azione. Gusti miei.

Avrei preferito anche una caratterizazione più precisa degli alieni, semplici tripodi invulnerabili che si limitano ad avanzare stupidamente verso Roma, le cui uniche tecnologie a disposizione sembrano essere le corazze che li rendono invulnerabili ai proiettili e i lanciafiamme. Non volano, non fanno niente se non camminare e bruciare tutto. Un po' limitati per una razza che ha solcato gli abissi siderali.

Pur avendo studiato un po' l'impero romano per la saga Ucrònia di cui parlavamo più sopra, non sono in grado di confermare tutta la precisione "storica" del romanzo. L'autore comunque dichiara che tutti i personaggi tranne uno sono realmente esistiti, e che ha cercato di mantenere le loro personalità intatte durante la narrazione.
Nel complesso un libro non privo di difetti, ma comunque una valida lettura.

Il Moro

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
;