venerdì 3 marzo 2017

Road To Logan: Nyx, recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Volendo partecipare con un ultimo post all'iniziativa del Zinefilo Road To Logan, serie di articoli preparatori  all'uscita dell'ultimo film su Wolverine, sono andato a cercarmi un fumetto che sapevo di avere, e nel quale ricordavo comparisse anche la giovane clone dell'artigliato canadese. Ho scoperto che l'importanza del personaggio in queste storie è molto minore di quanto ricordavo, ma tant'è, l'ho letto e ve lo recensisco, tiè.


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Il mondo dei mutanti Marvel ha una caratteristica particolare e, per me, affascinante: chiunque può possedere dei superpoteri, non deve essere necessariamente una bella cosa e non deve necessariamente sfociare nella creazione di un nuovo supereroe o supercattivo.
E' una delle cose che mi ha stregato di più dell'ambientazione della round robin 2 minuti a mezzanotte, alla quale ho partecipato con diversi raccconti per i quali ho creato le figure dei "figli dei Super", ragazzi che hanno ereditato dei superpoteri, anche se di caratura inferiore a quelli dei loro genitori, ma non la tendenza a dividersi in "supereroi e supercattivi".
Dello stesso genere segnalo anche il film Push, bruttino ma dove i superpoteri sono diffusi anche tra gente che non ha nessuna voglia di indossare tutine attillate. La mia recensione di Push la trovate qui.

road to logan

In questa falsariga si insinua Nyx, che consta di due miniserie di sette e sei numeri, una uscita nel 2006 e intitolata Mutamenti (Wannabe) e una del 2009, Senza Famiglia (No Way Home). 
La protagonista non è X-23 ma Kiden, un'altra adolescente dotata di poteri e sconvolta dalla morte del padre poliziotto.

road to logan

Kiden cresce come un'adolescente che definire problematica è dire poco: diciamo pure che è una disgraziata che fa venire voglia di prenderla a schiaffi dal mattino alla sera. Pasticche, comportamenti autolesionisti, rabbia per niente repressa, litigi con i coetanei che sfociano in una violenza assurda, insomma, un'adolescente nella media. D'altronde la madre, con quattro figli a cui badare da sola, non riesce a darle l'attenzione che dovrebbe, e la scuola che frequenta è uno di quei bei posti dove per entrare ti fanno passare sotto al metal detector.
Quando i suoi poteri si manifestano non fanno che portare ulteriore scompiglio in una vita già abbastanza incasinata.

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Scappata di casa, incontra più tardi X-23, in una versione che c'entra davvero poco con quanto abbiamo visto negli altri numeri dedicati al personaggio: qui la ragazzina appare quasi muta e chiaramente pazza, e si guadagna da vivere come prostituta agli ordini di un pappone violento e crudele,  che ovviamente la manda da clienti che amano farsi tagliare.
Quando scappa insieme a Kiden si riconferma il tema classico del personaggio, visto che il pappone di cui sopra mobilita un mezzo esercito per darle la caccia.
È proprio il coinvolgimento di Laura a far precipitare la situazione, e quella che poteva sembrare una storia di adolescenti problematici diventa una storia di fuga da gente armata, con la differenza che qui X-23 sembra un po' autistica e il tono non è quello di una storia di supereroi, ma di una gangster story con per protagoniste delle ragazzine terrorizzate alle prese sia con dei delinquenti spietati sia con i loro nuovi poteri. Per non parlare di un mondo nel quale i mutanti sono perseguitati quando non apertamente cacciati.

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Nella seconda serie è passato un po' di tempo, le vite delle protagoniste sembrano essersi un po' stabilizzare e quasi pare che siano riuscite a formare una cosa che sembra una famiglia, ma ovviamente qualcosa interviene ancora una volta a distruggere le loro poche certezze.
Questa storia rientra nei ranghi,  raccontando una vicenda più vicina alle classiche storie degli X-Men, con cattivi che tramano nell'ombra piani semplicemente troppo intricati per essere realistici, e nei quali a quanto pare possono prevedere ogni singola mossa dei loro avversari, compreso quanto tempo stanno al cesso e dove decidono di andare a mangiare per cena, con anche i soliti scagnozzi crudelissimi e potentissimi.
La vicenda sarebbe comunque interessante, ma c'è il solito, grande difetto di tutte le serie minori Marvel: non finisce. Qualcuno potrebbe ricordare che ne parlammo anche qui.
A differenza della prima parte che comunque aveva un finale anche se lasciava qualcosa in sospeso, la seconda ti molla lì, non dico sul più bello ma quasi. Come sempre, sperano di riuscire a vendere abbastanza copie da continuare la serie, poi non ci riescono e chi si è sbagliato di seguirla rimane lì come un pirla. Alla Marvel storie con un inizio e una fine non piacciono.
E poi non c'è più X-23,  sparita nel nulla. E pure nel primo la sua importanza era relativa e il personaggio non sembrava neanche lei, l'impressione è che l'avessero inserita solo per sfruttare un personaggio che in quel momento andava di moda.

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Insomma, il mondo dei mutanti Marvel visto da un punto di vista diverso da quello degli eroi è interessante e affascinante ma, se questo può bastare a consigliare la lettura della prima miniserie, non è sufficiente per salvare la seconda, che si becca solo una sufficienza.

Il Moro 

3 commenti:

  1. Mitico! Ero proprio alla ricerca della storia in cui X-23 finiva sulla strada ma non la trovavo: ti ringrazio per la chicca e per aver partecipato al blogtour con dell'ottimo materiale ^_^

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  2. Aggiornata la pagina dell'iniziativa ;-)

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