venerdì 31 ottobre 2014

I guardiani della galassia, recensione. E anche un po' di Annihilation.

recensione guardiani della galassiaSalve a tutti, è Il Moro che vi parla!

I personaggi di quuesto film non sono molto noti al grande pubblico, nel quale ci sono anch'io.
Prima di andare a vedere il film mi sono quindi documentato grazie a post appositi come questo di Doc Manhattan e questo di Mr. Giobbin.
Ma in realtà un po' conoscevo già la squadra dei guardiani della galassia, per un solo fumetto: Annihilation e il suo seguito Annihilation Conquest, mega-crossover comprendente tutti o quasi i personaggi "cosmici" della Marvel.
Lì Annihilus, un vecchio nemico dei Fantastici 4, mette insieme un immenso esercito di insettoidi senza cervello e se ne va a spasso per la galassia a ridurre pianeti a macerie fumanti.
In effetti i Guardiani non sono i protagonisti principali di questa storia, anche se (non vorrei sbagliare, l'ho letta tempo fa) mi sembra di ricordare che la formazione attuale dei guardiani si formi proprio sulle pagine di Annihilation. La parte principale va a Nova, membro di un corpo di polizia galattica che ricorda molto le Lanterne Verdi DC, ma in questo enorme crossover c'è posto per tutti, e dico proprio per tutti: i personaggi coinvolti sono un numero che varia da "troppi" a "senza senso", e sono tutti non propri famosissimi, tanto che io ne conoscevo tipo tre. Però la storia era bella, abbastanza da spingermi a cercare su Wikipedia le biografie di tutti i personaggi che mi mancavano (e infatti ho passato più tempo su Wiki che sulle pagine del fumetto. Alcuni erano talmente sconosciuti che non comparivano nemmeno su wikipedia americana, ho dovuto andarmeli a cercare su siti specializzati in comics).

martedì 28 ottobre 2014

L'atlante delle nuvole, di David mitchell, e Cloud Atlas: il film. Recensioni

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

L'atlante delle nuvole, uscito in America nel 2004 e in Italia nel 2005 per Frassinelli, ha ricevuto nuova popolarità con l'uscita del film Cloud Atlas nel 2012 per la regia dei fratelli Wachowski, salutato da molti come un capolavoro.

Ci sono sette racconti. Il primo viene interrotto a metà dal secondo, il secondo dal terzo e così via fino al settimo, secondo l'ordine della data in cui sono ambientati. Poi si riprende il sesto, il quinto e così via fino al primo.
Il più interessante è probabilmente Il verbo di Somni, ma anche La tremenda ordalia di Timothy Cavendish è simpatico.

venerdì 24 ottobre 2014

Justice League: The Flashpoint Paradox - recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Justice League: The Flashpoint Paradox è è un film d'animazione del 2013, adattamento del crossover Flashpoint del 2011, ed è il diciassettesimo film della serie DC Universe animate original Movies.

Il film si apre con uno scorcio sul giovane Barry Allen, nel momento in cui perde sua madre, per poi passare direttamente ai tempi moderni. Senza nessun preavviso, Barry si ritrova, di colpo, in un mondo diverso da quello che ricordava.

Che succede? Villa Wayne è in rovina, e un Batman anziano spara e uccide. Capitan Cold è un supereroe. La madre di Barry Allen è viva, e la sua fidanzata non lo conosce. E Acquaman e Wonder Woman con i rispettivi popoli sono in guerra tra loro con il resto del mondo a fare da campo di battaglia.
Solo Barry Allen, Flash, si accorge del cambiamento.

martedì 21 ottobre 2014

Supercroocks e Kick-Ass 3, di Mark Millar. Doppia recensione.

http://www.millarworld.tv/images/m-comic-supercrooks.jpgSalve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Supercroocks è un fumetto supereroistico scritto da Mark Millar con la collaborazione di Nacho Vigalongo,  già regista di quel Los Crononocrimenes che trovare recensito qui.

Porta il marchio Millarworld, che contraddistingue quasi tutte le produzioni di mark Millar, come questa, anche se in realtà non sono ambientati nello stesso mondo ma solo accomunati dallo stile narrativo: una visione dei supereroi calata nel mondo reale, da una parte più realistici e dall'altra più pulp, nell'accezione tarantiniana del termine.

New York e gli Stati Uniti in genere pullulano di supereroi, al punto che è diventato impossibile per i supercattivi agire in qualsiasi modo. Ecco quindi l'idea di uno particolarmente sveglio: andare a fare un colpo dove i supereroi non ci sono. Tipo in Spagna.

venerdì 17 ottobre 2014

World War Z - il film, recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Forse ricorderete che in passato abbiamo parlato del libro di Max Brooks (sicuramente uno dei più bei libri da me letti quest'anno) e del suo spin-off Zombie story e altri racconti, (decisamente meno interessante), libro dal quale gli sceneggiatori Damon Lindelof (Lost), J. Michael Straczynski (noto autore di fumetti supereroistici)  e Drew Goddard (Cloverfield, Quella casa nel bosco) e il regista Marc Foster (Quantum of Solace) millantano di aver tratto questo World War Z. La guerra mondiale degli zombi.

Diciamo subito che fare paragoni con il libro è inutile e dannoso (per il film) in quanto gli unici punti di contatto sono:
A) ci sono gli zombi
B) ce n'è un casino.
Ah, beh, e il titolo.

martedì 14 ottobre 2014

Boxtrolls, le scatole magiche - recensione

Salve a tutti è Il Moro che vi parla!

Boxtrolls è il terzo film d'animazione in stop motion dello studio Laika, dopo Coraline e Paranorman, ed è tratto dal romanzo per bambini Arrivano i mostri di Alan Snow.

Si svolge in una città fiabesca d'aspetto vittoriano, governata da un concilio di quattro "tube bianche" e ossessionata dai formaggi che produce e gusta in quantità. Nel sottosuolo vivono i boxtrolls, simili a gnomi  che usano come vestiti e rifugio delle vecchie scatole di cartone. Con loro vive un ragazzino, convinto di essere un boxtroll a sua volta. Le persone della superficie considerano i boxtrolls dei ladruncoli (e in effetti lo sono), e un perfido cacciatore di boxtrolls  si offre di sterminarli in cambio di una tuba bianca, cioè un posto di potere in municipio...

Non c'è niente di davvero originale, né nella trama né nell'aspetto visivo. Il tema del bambino cresciuto tra i diversi e che si trova a dover tornare tra i suoi simili non è una novità, vedi Il libro della giungla per fare un esempio. Così come anche lo scontro tra due mondi che prima si odiavano che poi grazie a un ragazzo di un mondo e una ragazza di un altro si uniscono pacificamente. Anche i personaggi sono stereotipati e classicissimi, con l'eccezione dei due tirapiedi, spesso impegnati in discussioni filosofiche (semplici) sulla natura del bene e del male.

venerdì 10 ottobre 2014

Il ciclo del nuovo sole, Gene Wolfe - Recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Il ciclo del nuovo sole è formato da cinque romanzi: L'ombra del torturatore, L'artiglio del conciliatore, La spada del littore, La cittadella dell'Autarca e Urth del nuovo sole (usciti uno all'anno dall'80 all'83, poi l'ultimo nell'87).

Il mondo è alla fine dei suoi giorni: siamo in un futuro lontanissimo, talmente lontano che il sole si sta ormai spegnendo. Come nella famosa saga della Terra Morente di Jack Vance, che ha dato il nome al sottogenere, si tratta di un'ambientazione cupa e malinconica, tipicamente fantasy ma con l'inserimento di tecnologie avanzate, che spesso non vengono comprese da chi ne fa uso in quanto risalenti a epoche passate. Niente magia, quindi, ma c'è una tecnologia talmente avanzata che può facilmente essere scambiata per magia. Nonostante ciò è un fantasy in tutto e per tutto.

L'ombra del torturatore (The shadow of the torturer, 1980) ci introduce la figura di Severian, apprendista della corporazione dei torturatori, narrandoci la sua giovinezza, i primi anni nella corporazione e la sua assegnazione a una lontana sezione distaccata, quando contravverrà ai precetti della corporazione donando la morte a una "cliente" prima di quanto stabilito, per amore.

Il suo viaggio per raggiungere la sua nuova destinazione lo porterà a scoprire questo strano, cupo mondo, affrontando l'odio che la gente comune prova per la sua professione.

martedì 7 ottobre 2014

Trine 2 - recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Trine 2 è un videogioco del 2011, di genere platform bidimensionale, come quelli di una volta, sviluppato dallo studio indipendente finlandese Frozenbyte.

La trama è roba da fantasy, con i tre protagonsti che si ritrovano loro malgrado a dover salvare il mondo. Non che importi più di tanto in un gioco di questo tipo.
Si può cambiare in ogni momento tra i tre protagonisti: il mago, in grado di sollevare oggetti con la telecinesi e di creare scatole e ponti, la ladra, che possiede un arco e un rampino con il quale appendersi ad alcune piattaforme, e il guerriero, che mena.

Si va avanti nel classico schema dei giochi di piattaforme bidimensionali: si avanza verso destra, cercando di arrivare alla fine del livello superando gli ostacoli. In questo caso, soprattutto grazie alle abilità del mago, per avanzare spesso dovremo risolvere enigmi basati sulla fisica.

venerdì 3 ottobre 2014

The surrogates, recensione (film e fumetti)

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

The surrogates è un fumetto del 2005, con Robert Venditti ai testi e Brett Weldele ai disegni. Credo sia la loro opera più nota.
È una graphic novel di fantascienza, che narra di un futuro non troppo lontano in cui l'invenzione dei surrogati, androidi comandati a distanza, ha sconvolto le abitudini dell'umanità.
Mentre gli "operatori" possono starsene comodamente sdraiati in poltrona con dei ricettori per le onde cerebrali sulle tempie, i surrogati vanno in giro al posto loro. La connessione neurale permette un controllo assoluto sulla macchina, e i sensori dei surrogati trasmettono agli operatori tutte le sensazioni che provano. Si può quindi, ad esempio, provare il gusto di fumare o di usare droghe senza subirne le conseguenze negative, e lavori pesanti possono essere eseguiti anche da chi non ne avrebbe il fisico.
Molte malattie scompaiono dal mondo, visto che pochi escono ancora di casa, così come scompaiono le differenze tra persone sane e portatori di handicap.
Non solo, ma ognuno può scegliere di essere, in pubblico, chiunque voglia. Uomini con surrogati donne, bianchi con surrogati neri, soprattutto persone vecchie e/o brutte con surrogati giovani e belli. 
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