martedì 27 maggio 2014

Orfani 8 - War Pigs e Voyager. Recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Qui dovrebbe esserci la recensione dell'ottavo numero di Orfani, intitolato War Pigs. Comincio però a esaurire gli argomenti, perché non si può dire niente della trama senza spoilerare e perché i pregi e i difetti di questo albo sono praticamente gli stessi dei precedenti, quindi rischio davvero di scrivere sempre la stessa cosa.
Vi sparo lì quindi un'opinione veloce, anche lei più o meno sempre la stessa: War Pigs è, forse ancora più degli albi precedenti, qualcosa che in Bonelli non si è praticamente mai visto, e che farà fare più di un salto sulla sedia al lettore medio o occasionale. Per quelli scafati, invece, quelli che leggono fumetti e libri, di fantascienza e non, da quando hanno imparato a farlo, espandendo i propri limiti oltre i confini nazionali, tutto sa un po' di già visto, e i colpi di scena sono tranquillamente prevedibili. Vedete voi che tipo di lettori siete.

Sempre ottima la prosa di Recchioni, belli i disegni di Davide Gianfelice, ottimo disegnatore di scene d'azione (ma i suoi volti possono piacere o non piacere, a me non piacciono granché), sempre all'altezza i colori di Stefano Simeone.

Dato però che non voglio lasciarvi con un articoletto così breve, oggi facciamo due al prezzo di uno, e mettiamo anche la recensione di un'interessante miniserie, sempre di fantascienza: Voyager.




Voyager è una miniserie a fumetti francese del 2007 sceneggiata da Pierre Boisserie, pubblicata in Italia nel 2012 dall'Editoriale Cosmo.

L'Editoriale Cosmo si occupa di importare in Italia fumetti della scuola franco-belga, riadattandoli in formato bonelliano per renderli digeribili dal pubblico più generico, grazie alla diminuzione del prezzo.
Sì, perché se da un lato le vignette risultano più piccole e i dettagli più difficili da distinguere a causa delle ridotte dimensioni delle tavole, e bisogna rinunciare ai colori, dall'altro i volumi possono essere venduti allo stesso prezzo dei fumetti Bonelli, contro la quindicina di euro per i volumi cartonati con metà delle pagine della versione originale.



Voyager si risolve in sei volumi (originariamente erano 13, con metà delle pagine), ed è una serie di fantascienza con come tema i viaggi del tempo.
Ora, devo dire che covo un certo pregiudizio verso i fumetti di fantascienza francesi, che trovo spesso troppo "ermetici" o eccessivamente surreali. Opinione personale, eh.
In questo caso, però, l'autore è riuscito a rimanere "con i piedi per terra" proponendoci una storia interessante, piena di misteri che vengono svelati a poco a poco, con alcuni buoni plot twist (comunque abbastanza prevedibili da chi ha un po' di dimestichezza con la fantascienza) e personaggi vari e validi, al punto che buona parte degli stessi avrebbe meritato un maggiore approfondimento.


Si parte da un futuro distopico, in una Grandparis che è ciò in cui si è trasformata l'odierna Parigi, luogo diviso a metà dalla Senna: da un lato i ricchi e i fortunati, dall'altra i derelitti. Qui il potere è detenuto dal dittatore Markovic, uno degli uomini più potenti del mondo e signore dell'intero continente europeo, un sovrano dispotico con un progetto segreto. E' lui a creare i viaggiatori tramite manipolazione genetica, tre ragazzi con l'incredibile potere di teletrasportarsi nello spazio e nel tempo. Il fumetto inizia con la fuga dei tre ragazzi dal laboratorio di Markovic, aiutati in questo dal misterioso Vedder, viaggiatore del tempo, che pare essere uno di loro proveniente dal futuro...


Non spoileriamo troppo la trama, vi basti sapere che l'azione si sposterà in seguito nel 2008, poi nel medioevo, nel rinascimento, all'inizio della seconda guerra mondiale e nell'antica Roma, per concludersi poi nel futuro in cui tutto è iniziato.
La qualità dei disegni è nella media, non raggiunge mai vette di eccellenza ma non cade nemmeno troppo in basso. Diciamo che nella prima parte i visi femminili sono tutti uguali, che i disegni dell'antica Roma sono troppo confusionari (ma credo che rendano meglio a colori e su tavole grandi) e che la parte conclusiva ha uno stile troppo "cartoon" per una storia drammatica. Le immagini a colori che trovate qua in giro sono ovviamente dell'edizione francese, perché fanno più allegria su questo blog tutto nero. ;-)

Insomma un buon fumetto, non eccezionale ma una lettura piacevole.

Il Moro

6 commenti:

  1. Un'ovazione all'ultimo numero di orfani la faccio ben volentieri.
    Sempre all'altezza

    RispondiElimina
  2. Devo essere sincero, è vero che i prezzi sono più bassi in queste riduzioni di fumetti francesi, però col piccolo formato si perdono molti particolari.
    Comunque è sempre bello poter avere più possibilità di scelta in edicola.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono d'accordo con te, si perdono alcune cose, ma francamente a prezzo pieno IO non li avrei comprati. Come scelta commerciale mi sembra valida.
      Il Moro

      Elimina
  3. Andando avanti a leggere la serie, devo dire che conferma (purtroppo) il mio giudizio: come dici te, essendo un lettore del secondo tipo ;-) trovo che tutto sa di deja-vu e molto prevedibile...
    Piuttosto, cosa ne pensi del nuovo fumetto della Bonelli, Lukas? A me ha intrigato molto.
    http://ilmaredellavita.blogspot.com/2014/05/com-x-lukas.html

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ne parlai qui:
      http://storiedabirreria.blogspot.it/2014/03/orfani-6-e-lukas-recensioni.html
      Diciamo che mi è sembrato un buon fumetto, ma non mi ha colpito in modo particolare, nonostante la bravura di sceneggiatore di Medda.
      Il Moro

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
;