sabato 27 luglio 2013

Supreme Power

salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

No, questa non è una storia di Superman, ma ci somiglia abbastanza per farmi decidere di inserirla nel ciclo delle recensioni di fumetti sull'azzurrone con cui vi sto tediando negli ultimi tempi. Tra l'altro, l'autore è lo stesso di Superman - Terra Uno.
Supreme power è un fumetto di Joe Michael Straczynski (e ora pronunciatelo ad alta voce, forza!) disegnato da Gary Frank, che io ho letto nella sua versione pubblicata nel n. 78 di Le grandi saghe Marvel.

Lo Squadrone supremo è una vecchia idea della Marvel, risalente agli anni 70: hanno creato un universo parallelo in cui inserire alcuni personaggi quasi identici a quelli della Justice League della DC, più che altro per poter far scontrare Hulk con Superman e roba del genere senza doverlo prima chiedere alla Distinta Concorrenza.
J.M. Straczynski è noto come creatore di Babylon 5, una delle serie di fantascienza più importanti degli anni '90, della quale io, da grande appassionato di fantascienza quale sono... Non ho ma visto nemmeno un episodio. *ehm*ehm*
Nel 2003 decide di recuperare quei personaggi, modificarli un po' e riadattarli per delle storie moderne.



Abbiamo quindi un alieno che cade sulla Terra, con gli stessi poteri di Superman, ma che invece che da una allegra famigliola viene trovato dal governo e allevato per essere il perfetto eroe americano.
Nel frattempo, il cristallo che è la fonte di energia della sua navicella si fonde con un soldato, dandogli poteri simili a quelli di Lanterna Verde. Alcuni batteri contenuti all'interno della navicella infettano un ragazzino donandogli gli stessi poteri di Flash. E via così, compariranno anche personaggi simili ad Acquaman (che qui è una donna), Wonder Woman e Batman.
Nonostante i poteri siano praticamente gli stessi delle loro controparti DC (tranne Lanterna Verde, che ha alcune differenze sostanziali) le personalità e le storie di questi personaggi sono decisamente diverse. Il protagonista principale è comunque Hyperion, il corrispondente di Superman e come tale abbastanza vicino all'onnipotenza, che il governo ha allevato per usarlo come una specie di "eroe a comando", salvo non essere in grado di fermarlo quando si renderà conto di quanto tutta la sua vita sia stata un inganno...

Hyperion - Superman

Straczynski cerca di dare una visione dei supereroi il più possibile "realistica", immaginando che effetto avrebbero davvero persone simili nel mondo reale e in America in particolare. E, in effetti, non sono nemmeno davvero supereroi. Hyperion agisce da eroe perché è stato condizionato a farlo, ma sarà in grado di ribellarsi... e quindi non essere più un eroe. Blur, il corrispondente di Flash, è contemporaneamente il più "umano" e il più "eroico", ma anche lui rimane concentrato soprattutto su se stesso. Il dottor Spectrum (Lanterna Verde) è un militare che non discute gli ordini, Zarda (Wonder Woman) è addirittura una villain, la tizia acquatica senza nome (Acquaman) non parla e non sa bene cosa fare della sua vita, Nighthawk (Batman), che è di colore, è chiaramente uno psicopatico ossessionato da un razzismo dei bianchi nei confronti dei neri che sembra vedere solo lui... insomma, di "veri" eroi nemmeno l'ombra.

Blur - Flash

Tutto molto interessante, insomma, e Hyperion è un'eccezionale versione "realistica" di Superman. Interessantissime sono anche le azioni degli umani, qui impersonate dal governo e dai militari americani, che non cercano altro che mettere il giogo a questi super-esseri per utilizzarli a loro piacimento, possibilmente contro paesi avversari.

Nighthawk - Batman

Disegni molto belli, dialoghi eccezionali, storia appassionante e in parte anche originale: consigliato?
Nì.
Perché non finisce.
Nonostante il balenottero da 400 pagine delle Grandi saghe Marvel n. 78, la storia, pur arrivando a una svolta, è tutt'altro che conclusa. Molte sono le trame che rimangono aperte, lasciandoci in sospeso.

Zarda (Wonder woman) che ci mostra il suo lato migliore.

Supreme power ha un seguito in Squadron supreme, pubblicato in grandi saghe Marvel n. 74 (sì, uscito prima di questo, n. 78. Don't ask). Prima di quella però bisognerebbe leggere i due speciali Hyperion e Nighthawk, pubblicati in due 100% Marvel (a meno che non siano anch'essi inclusi nel volume delle Grandi Saghe, non so).
Esiste inoltre uno crossover con gli Ultimates pubblicato all'interno dell'omonima collana. Quello l'ho letto, ma poi non ho proseguito la lettura di Ultimates quindi non so se abbia avuto ulteriori sviluppi. Un mero pretesto per botte da orbi tra supereroi, comunque.

La tipa senza nome (Acquaman) invece lo copre con una pinna.

Insomma, questo Supreme Power, Grandi saghe Marvel n.78 è piacevole da leggere, ma non è una graphic novel. Nasce per essere una serie con cadenza presumibilmente irregolare. In America sono usciti più volumi rispetto a quelli arrivati da noi, ma comunque non esiste una fine. Rimane comunque una lettura davvero molto piacevole, consigliata, ma sappiate che potrebbe rimanervi un po' di amaro in bocca.

Il Moro

4 commenti:

  1. Non lo conoscevo... sembra qualcosa di veramente interessante

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    1. In effetti è niente male.... anche inquietante, pensare di avere uno così che se ne va in giro.... :-)
      il Moro

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  2. Lo lessi qualche tempo fa. A me come autore non fa impazzire, anche se ha scritto una delle saghe supereroistiche a mio avviso più fighe. Probabilmente la conosci, Raising Stars.
    In tema di supereroi inquietanti ti suggerisco The Mighty invece, davvero agghiacciante.

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    1. Rising stars L'ho già sentito ma non l'ho letto, The mighty invece non lo conoscevo proprio. Mi informerò!
      Il Moro

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