lunedì 24 giugno 2013

Star Trek - Into Darkness

O meglio, Into darkness - Star Trek, come ci tiene a sottolineare il Malvagio consiglio dei titli italiani(copyright by mr. Giobbin).
Ma che hanno in testa questi tizi?

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Riallacciandomi al mio precedente post, posso dirvi che quello che ho visto in questo film non è quello che avrei voluto vedere in un nuovo film di Star Trek.

Iniziamo questa recensione parlando dell'aspetto "tecnico": alla fine mi sono abbassato ad andare a vederlo in 3D, complice il fatto che grazie alla tessera del cinema lo pago lo stesso prezzo del 2D.
Il 3D di questo film è fatto abbastanza bene. Almeno è presente per quasi tutto il film, a differenza di quei cartoon dove lo infilano a forza in due-scene-due. Insomma, sarebbe non dico bello ma almeno non fastidioso, se il proiettore della sala non facesse pena. Spesso l'immagine era schiacciata in verticale o "sfuggiva" verso i lati. E questo al The Space Cinema di Torino (sala 5), giusto perché mi hanno fatto girare le scatole.
Che la vendetta di Khaless colpisca chi ha inventato il 3D.



Ovviamente, per poter guardare questo film ho dovuto lasciare a casa il mio piccolo nerd interiore, che altrimenti non avrebbe fatto altro che gridare all'eresia. Quel dannato rompiballe, quanti film mi ha già rovinato.

Di solito inizio raccontando un po' di trama, ma in questo film ce n'è talmente poca che non mi sembra il caso.
E questo è anche il principale difetto: poca trama (e quella poca ha anche notevoli buchi) al servizio di un'azione serrata e rocambolesca. Esplosioni, sparatorie, gente che corre e cade e grida e fa a pugni.

Star Trek - Into Darkness è un film di fantascienza action, con effetti speciali spettacolari e sequenze d'azione notevoli. Visto in tale ottica, è un bel film, con momenti esaltanti.

E Kirk fa ripartire un'astronave a calci. Solo-lui-può.

Hai una linea della vita molto, molto lunga.
Le citazioni inserite qua e là da J.J. Abrams, però,  infastidiscono invece di divertire, per il semplice motivo che sono appiccicate lì senza uno scopo. La fusione mentale di Spock all'inizio, il tribolo, gli inutili Klingon e le altre cosette sparse qua e là sono stupide. Nessun'altra definizione ha senso.

Così come altrettanto stupido è

inoltre c'è anche un altro difetto nella sceneggiatura, a parer mio abbastanza grosso, che metto sotto



Casacche rosse... poveretti.

Adesso, riattiviamo per un attimo il mio piccolo nerd interiore.
Le polemiche che girano in rete sulla presenza della dottoressa sexy hanno secondo me senso solo fino a un certo punto. La serie originale di Star Trek era figlia dei suoi tempi, e nemmeno lì le donne erano trattate molto bene... La scena del bikini è tra quelle stupide perché è una gag che andava bene in Vacanze di natale '95  invece che in un film moderno, non perché non sia "trekkiana".
Tra l'altro, il personaggio di Carol Marcus c'era anche nel film di Star Trek che ha ispirato questo, in qualità di ex fidanzata di Kirk.


Questa immagine l'hanno postata tutti, la posto anch'io.
M'avete preso per il figlio della serva?

Anche la tendenza all'"emozione" di Spock mi è parsa meno fuori luogo che nel primo film.
Non c'è la caratteristica principale di Star Trek: "strani, nuovi mondi". Beh, non c'erano nemmeno nei film vecchi. Mancano anche tutti i sottotesti filosofici e sociologici, ma vale la stessa obiezione: nei film precedenti erano sì presenti (non sempre), ma in misura molto minore che nelle serie.
Però, lì, il sense of wonder c'era lo stesso, cosa che a questo film manca completamente.
Nell'Enterprise ci sono più faretti che nella vetrina di un negozio di cellulari.
Non ci sono alieni, e i pochi che fanno una comparsata fanno pena, Klingon su tutti. La federazione è diventata di colpo umanocentrica, pare (e, tra l'altro, vi sfido a trovarci una persona di colore. Uhura non vale).
La storia è interamente incentrata su Kirk e Spock, rendendo gli altri personaggi semplici comparse. Bones riesce ad avere meno importanza di Uhura, la quale non riesce a fare altro che la mogliettina frustrata (e qui ci starebbe un'altra accusa di sessismo verso il buon J.J.).

La pensa come me, mi sa.

Basta così, ci sarebbero pacchi di buchi di sceneggiatura da criticare e incongruenze con lo "spirito" di Star Trek, del quale probabilmente J.J. Abrams e i suoi sceneggiatori hanno solo letto i riassunti su Wikipedia, ma la smetto prima che questa recensione diventi un romanzo.

Riassumo in poche parole: Into darkness - Star Trek è uno di quei film da vedere a cervello spento (e senza ascoltare il piccolo nerd interiore). Visto così, non è male.
Ma se cercate una trama con un senso logico, sense of wonder, spettacolarità al servizio della storia e non viceversa, un minimo di attenzione alla verosimiglianza, insomma, se cercate Star Trek, non lo troverete.

Kirk e McCoy al negozio Apple.
Il riferimento alla missione quinquennale, alla fine, mi fa sperare nella decisione di proseguire attraverso una serie televisiva. Lì si che si potrebbe recuperare lo spirito della saga, complici l'ampio respiro e la minor disponibilità del vil danaro, che costringerebbe gli sceneggiatori a scrivere una trama che impieghi meno esplosioni. Ma se invece proseguirà con un altro film... Mah.

Piuttosto, tutto questo mi fa ben sperare per il prossimo film di Star Wars. Se Gigetto Abrams lo gira come ha girato Star Trek sarà fantastico, perché questo stile per Guerre Stellari va benissimo. Per Star Trek, no.

Il Moro

17 commenti:

  1. Risposte
    1. Sicuramente ci srà un mucchio di gente che salta da un'astronave all'altra.
      Il Moro

      Elimina
  2. Sebbene ci sia Sherlock Holmes, non vedrò mai 'sta roba, proprio non fa per me XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io Sherlock Holmes non l'ho mai visto... Sarebbe quello che fa il cattivo, immagino?
      Il Moro

      Elimina
    2. Intendi cattivo nel telefilm? In questo caso non fa il cattivo, è che è eccentrico XD comunque te la consiglio tantissimo la serie: si chiama Sherlock e consiste, per ora, in due stagioni da tre puntate l'una che durano un'ora e mezza. Davvero guardalo perché è allucinante, è una delle cose più belle che abbia visto negli ultimi tempi.

      Elimina
    3. no, io dicevo quello che fa il cattivo in Star Trek. Mi informerò...

      Elimina
    4. Ah, non lo so, perché non mi sono nemmeno interessato. L'ho riconosciuto dalle tue foto xD Te lo consiglio vivamente ;)

      Elimina
  3. Chissà perchè ma me lo immaginavo esattamente come l'hai descritto... sicuramente lo guarderò, ma a cervello spento.
    Per info, l'"equipaggio" di Khan è quello che viaggia in stasi con lui sull'astronave SS Botany Bay della puntata "Spazio Profondo" della Serie Classica. Lo stesso che ritroviamo confinato sul pianeta all'inizio di "Star Trek II: L'ira di Khan".
    Ovviamente il giovane pubblico non ne ha la minima idea se non viene spiegato alcunchè nel film...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ah,ecco da dove esce l'equipaggio! Non sono abbastanza fanatico per ricordare la serie così bene.... tu sì, sembra! :-)

      Elimina
    2. Con la mia solita "rapidità", ho visto anche codesto film... e di Star Trek non ho visto niente!
      A parte al scopiazzatura della trama del vecchio "Star Trek II: L'ira di Khan" il resto e pura azione degna di un film con Jackie Chan mixata con un "pacco" di effetti spaciali.
      Dov'è la ponderata (a volte pallosa) lentezza che caratterizza la serie?
      Mah!!!
      Khan Noonien Singh è apaticamente interpretato da un monoespressivo Benedict Cumberbatch... era mooooolto meglio Ricardo Montalbán (vecchia scuola attoriale).
      Inoltre, per capire chi sia quel personaggio bisognerebe fare una "fusione mentale" col vecchio Spok... "deus ex machina" che in quella linea temporale alternativa, in teoria, non dovrebbe esserci!
      Gli altri interpreti hanno lo spessore di un foglio di carta! Funzionali...
      E che dire di Klingon pelati? Eresia!
      Un giocattolene, insomma... non fa certo ben sperare per "Star Wars: Episode VII".

      Elimina
    3. No, per star wars magari va bene. Lì è più giusto che scoppi tutto e che la gente salti da un'astronave all'altra... :-)

      Elimina
  4. Mi pareva di ricordare che, in una piega di qualche millisecondo del film, qualcuno racconta a Kirk chi è Khan... ma magari l'ho immaginato.

    Ciò che mi domando è: Se hanno la tecnologia per andare da un pianeta all'altro col teletrasporto, perché costruire enormi, costosissime, astronavi?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Né io né chi era con me l'ha notato .. per me non lo dicono.
      Anche il teletrasporto a transcurvatura è una notevole boiata nell'universo di star trek, a meno che non abbia bisogno anche di una piattaforma ricevente, così avrebbe più senso...

      Elimina
  5. Ma vogliamo parlare di gente che spiattella che esiste la sezione 31?
    Grazie per avermi ricordato che Kirk fa ripartire il nucleo di curvatura a calci. L'avevo rimosso. (E il film l'ho visto ieri.) Se non altro si spiega perché un guardiamarina diciassettenne assegnato alla navigazione può fare il capo ingegnere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ora che l'hai ricordato, puoi rimuoverlo di nuovo, senza rimpianti! :-D
      Il Moro

      Elimina
  6. E ancora non sono riuscito a vedere questo film...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Al cinema ha il suo valore. A casa, a meno di non disporre di un impianto audiovisivo di un certo livello... Mah. Se spegni il cervello va bene.
      Il Moro

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
;