lunedì 10 settembre 2012

John Carter

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Sì, anche questo film non è proprio nuovissimo, ma io l'ho visto solo adesso, che posso farci? Fedele allo spirito del film, sono fuori tempo massimo anch'io! XD
Troverete quindi decine di altre recensioni su internet, fatte anche da gente più autorevole di me, ma mi sembra giusto dire la mia perché... Perché sì! Quindi beccatevela!

Ho letto tutti i libri della saga di John Carter di Marte, e devo dire di averli particolarmente amati... ma non è perchè sono piaciuti a me che sono importanti, quanto perchè riecheggiano in buona parte della produzione fantasy-fantascientifica dei cento anni successivi alla loro pubblicazione (Sotto le lune di Marte è uscito nel 1912).
La trama di Avatar ha parecchie somiglianze con quella di John Carter, per dirne una.  E alla sua ambientazione si ispira l'universo di Guerre Stellari, per non parlare di quello degli amati Masters of the Universe della mia infanzia. Reminescenze si possono trovare anche in Il pianeta delle scimmie, Flash Gordon, Dune, Conan e tutta la Sword & Sorcery, tutto lo steampunk, e millemila altri.
 
(Prima di ricevere obiezioni: lo so che la sword & sorcery si può far risalire ai poemi epici, e che lo steampunk deriva principalmente dalla fantascienza vittoriana di Jules Verne. Ma chi è stato il primo a tradurre in forma di "vero" romanzo, e di successo, quelle impressioni e tematiche? Proprio il nostro Edgar Rice Burroughs con John Carter. Sentitevi liberi di smentirmi, comunque, in caso sappiate qualcosa che io non so)

E vogliamo parlare di Superman? Ricordiamo che il primissimo Superman del 1938 non ha il superudito, non ha l'intelligenza superiore, il soffio congelante e tutti gli altri superpoteri che sono poi stati aggiunti in seguito per dare varietà alle storie, e nemmeno volava: il primo Superman aveva la superforza e poteva saltare alto quanto un palazzo. Ohibò! Vi ricorda qualcuno? Senza contare che, esattamente come John Carter, è giunto su un pianeta alieno del quale ha douto imparare ad apprezzare gli abitanti e le loro usanze, e sul quale ha acquisito superpoteri grazie alle differenti condizioni geologiche e astronomiche (per Carter la differenza di gravità, per Kal-El l'influsso del sole giallo).
Si potrebbe dire che John Carter è il nonno di tutti i supereroi, a questo punto (anche se andrebbero ricordate le figure di Buffalo Bill e Kit Carson nelle Dime Novel del diciannovesimo secolo: anche loro eroi invincibili, ma privi di veri "superpoteri").

Questa introduzione era necessaria per dire a quanti hanno trovato il film tratto da questi libri "poco originale", "già visto" e cose così: sono gli altri ad aver copiato da John Carter, non il contrario.
Però non si può nemmeno dar loro tutti i torti. Chi non conosce i libri avrà sicuramente questa impressione di "deja vu", e non si può fagliene una colpa. Il film è uscito in occasione del centenario del primo libro, e di conseguenza parecchio fuori tempo massimo, come accennato all'inizio e sottolineato da quasi tutti i recensori di quest'opera.

Detto questo, passiamo a cose più "tecniche". Gli effetti speciali sono strabilianti, ma ormai non ci si fa neanche più caso. Gli attori principali fanno abbastanza pena, il cane a sei zampe (sì, come quello della Eni) è più espressivo del protagonista. Nota di merito per Tars Tarkas, intepretato da Willem Dafoe, irriconoscibile dietro la maschera della computer grafica. Musiche anonime, tranne in alcuni punti critici . Storia d'amore telefonata e banale, ma degna del romanzo da cui è tratta (si vedono, si innamorano, punto). Gag simpatiche, ma niente di più.
Dalla regia di Andrew Stanton, già regista di perle come Alla ricerca di Nemo e Wall-E ci potevamo aspettare di meglio.
Ho trovato interessante la spiegazione fornita per l'arrivo di John Carter su Barsoom (Marte per i nativi). Forse non sapete che nei libri non viene mai spiegato. Si addormenta, ha una strana sensazione come se venisse risucchiato verso l'alto, e si risveglia su Marte. Ah, ecco.
Nel film la cosa prende una piega fantascientifica che non stona con la trama originale (anche se le motivazioni di questi sacerdoti sono abbastanza incomprensibili). Ottimo anche il finale, anche questo originale (non mi ricordo che nei libri -SPOILER- John Carter sia mai tornato sulla Terra - FINE SPOILER - ma non potrei giurarlo), con l'idea del rovesciamento del concetto di "casa". La vera casa, per John Carter, è diventata Barsoom.

Nota di demerito per il modo in cui è stato pubblicizzato: dal trailer sembra un Prince of Persia con le astronavi. Basta guardare la locandina: la scena delle scimmie bianche nel film è un intermezzo di importanza relativa, tutt'altro che degno della locandina. Chi lo guarda aspettandosi una serie di battaglie all'arma bianca e acrobazie spettacolari rimarrà (in parte) deluso. Leggetevi questo post di Roberto Recchioni, nel quale ci mostra la differenza tra il vero trailer e uno realizzato da un fan, con un maggiore occhio di riguardo alla trama del film e allo spirito dell'opera originale.

Insomma, diciamo che a me è piaciuto, ma andrebbe visto sapendo qual è l'opera da cui è stato tratto e la sua importanza. Se non si conoscono queste cose, sono un paio d'ore di intrattenimento godibile, ma niente di più.

Anzi, Già che ci siamo, lanciamo un piccolo sondaggio per chi ha visto il film-letto i libri: quali libri-film-fumetti-eccetera vi vengono in mente che, in qualche modo, siano debitori della saga di John Carter di Marte? Perché sicuramente io ne ho dimenticati un bel po' ;-)

Il Moro.




7 commenti:

  1. Io l'ho apprezzato, perchè mi ha fatto rivalutare un personaggio semi sconosciuto. Forse l'avrebbero potuto fare un pochino meglio, ma è un parere personale

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    1. Qualcosa di meglio si poteva fare. La storia è quella, ma quelle poche gag sparse alla "film disney da quattro soldi" si potevano evitare o migliorare. E anche la scelta degli attori protagonisti lascia a desiderare. Hai speso tutti 'sti soldi (veramente tanti, siamo sui 300 milioni di dollari), prendi un attore più espressivo di una patata, no?
      Il Moro

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  2. Come film, non era male. Certo, hanno dovuto svecchiare parecchio il romanzo, e mi sembra che abbiano preso elementi anche dai libri successivi (che non ho letto).
    Comunque, riguardo alla SPOILER morte di JC, mi sembra di ricordare che sia il modo (presunto) con cui passa dalla Terra a Barsoom, e alla fine torna sulla terra perdendo conoscenza in seguito al guasto alla fabbrica d'aria, che nel film non c'è FINE SPOILER.
    Comunque direi che JC è forse l'iniziatore del genere planetary romance, che passa per Jack Vance e arriva fino ad Avatar.

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    1. Io i libri li ho letti tutti, ma è passato parecchio tempo e non mi ricordo la trama nei dettagli... più che altro ricordo che quella benedetta principessa si faceva rapire una volta ogni tre capitoli o giù di lì! XD
      Non mi ricordavo come tornasse sulla Terra nei romanzi, ma ora che mi parli della fabbrica d'aria qualche campanello suona nella mia testa...
      Ma la modernizzazione con quella specie di medaglione di teletrasporto e la razza aliena conquistatrice non mi dispiace.
      Negli altri romanzi "spaziali" come il ciclo di Carson di Venere o quello del Popolo della Luna Burroughs ha ripiegato sull classiche astronavi. ;-)
      Sì, Edgar Rice Burroughs ha iniziato un po' tutto. Se non sbaglio, nelle copertine dei libri (e forse anche nelle descrizioni all'interno, non ricordo) John Carter era anche rappresentato con indosso un mantello rosso... proprio come Superman! (anche se credo che le prime illustrazioni di quel tipo siano posteriori al'uscita del primo albo di superman)
      Il Moro

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  3. Sì JC torna sulla terra alla fine del primo libro. Minchia quanto li ho amati qui libri! Vi ricordate? I Sacri Thern? Gli Uomini Pianta? I Pirati Neri di Barsoom? Gli Uomini Gialli dei ghiacci? Madonna che nostalgia. Non ho visto il film, ma più o meno ho capito com'è dalla tua recensione. Figa Woola il cane!!! Spettacolo!

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  4. OT
    scusate se scrivo qui ma non trovo una mail per contattarti.
    Ti è arrivata la mia risposta per il progetto di 2MM?

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    1. L'ultimo è il tuo commento del 27 agosto. comunque i commenti scirvili pure sulla pagina apposita, http://storiedabirreria.blogspot.it/2012/08/2-minuti-mezzanotte-crossover.html
      tanto mi arriva la mail di avviso ogni volta che qualcuno mi lascia un commento.
      ho messo anche il link tra quelli degli ebook, a destra.
      Mail ora ne creo una apposta, onde evitare di pubblicare quella personale.
      Il Moro

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